1. Visitare il Museo della Carta e della Filigrana.
Tutti abbiamo usato i fogli da disegno F4 alle scuole medie. Ebbene, li fanno qui.
E fanno molto di più: carta di ogni grammatura e qualità, quaderni e agende, filigrana per banconote o sedi dei sovrani più famosi al mondo.
I fogli più curiosi? Quelli colorati, a edizione limitata, con basi vegetali impensabili quali i carciofi, le melanzane, le pesche, …!
La nascita di un foglio di carta fatto a mano è vera magia.
Vedere lo svolgimento dell’intero processo grazie al mastro cartaio ha un fascino particolare. Dalla macchina per il pestaggio della carta, allo stendino gigante per l’essicazione dei fogli appena creati, tutto è storia e arte.
La vera abilità però ce l’ha il mastro cartaio che, cullando a mano la cornice a dima, separa l’acqua dalla cellulosa e dà vita al foglio di carta, ancora intriso ma già reale.
La guida sa mostrare la propria passione per questo mondo in continua evoluzione, spiega i processi automatizzati e sa affascinare nuovamente spiegando la nascita della filigrana, delle banconote e della carta riciclata. Davvero da non perdere.
Nella Chiesa di San Domenico, oltre l’altare maggiore si trovano a destra una sacrestia adornata di affreschi e decorazioni e a sinistra una torre che fu vera e propria Cappella di adorazione, sapientemente dipinta.
I colori sono vivi come allora, nessun restauro è stato fatto eppure tale è la perfezione delle linee che si resta senza fiato.
Sul lato opposto del coro ligneo, una doppia Cappella si sviluppa in lunghezza. Qui è raffigurato un incantevole presepe che, così come altre scene sacre, rammenta un episodio cruciale della vita del Cristo.
Potrete vedere qualcosa di veramente unico in termini di attività farmaceutica ed erboristica insediata in un negozio avente una storia ricca e singolare.
Questo negozio nel centro storico di Fabriano risale al Settecento quando, in questa sede, venne aperta una spezieria.
In pieno centro storico, a poche decine di metri dal Palazzo del Podestà, si trova questa osteria-trattoria-pizzeria a km 0.
Utilizzano prodotti del territorio, ricercando genuinità e tipicità per donare un sapore molto locale e caratteristico ai propri piatti, con un occhio all’economia virtuosamente legata all’uso di prodotti local e con lo scopo di diffonderne la conoscenza e ampliarne il mercato.