“Triste. Fredda. Non ci sarà nulla da vedere…”
Se anche voi avete un’idea della capitale della Bulgaria che si avvicina a questa, ecco il post che fa per voi. Preparatevi a cambiare opinione, vi salirà presto la voglia di volare a Sofia, complice il prezzo bassissimo a cui spesso di può trovare il volo Ryanair da Malpensa (9€ a tratta).
Sofia mi ha stupito, non me l’aspettavo così viva, spensierata e giovane!
Itinerario: cosa vedere a Sofia
Arriviamo nel pomeriggio di domenica e usciamo subito per vedere un po’ la città. Passeggiamo intorno al Palazzo Nazionale della Cultura (NDK) e al parco omonimo, raggiungiamo il centro nevralgico di Sofia, Boulevard Vitosha. Si tratta della via pedonale rivolta alla montagna omonima, che domina la città con le sue piste da sci distanti solo 15 minuti dal centro.
Negozi aperti fino a sera dove fare shopping, ristoranti e decine di caffè sempre pieni di giovani ad ogni ora del giorno fanno di Vitosha la via dello struscio per eccellenza. Dal parco NDK fino alla splendida cattedrale Svetla Petka (tristemente nota per il fallito attentato al re del 1925), questo chilometro della moda assomiglia un po’ a una piccola Strøget.
Visita guidata di Sofia con guida in italiano
L’indomani nella hall dell’Hotel Downtown ci attende Yavor, una guida professionista locale di Stella Tour parlante un ottimo italiano, che ci accompagnerà per una mattinata alla scoperta di Sofia, organizzata da Visit Sofia.
La passeggiata comincia dal Ponte delle Aquile, il limite della città fino al dopoguerra (oggi pieno centro), per passare sotto al contestatissimo monumento all’Esercito Sovietico che in molte occasioni, per protesta, viene scherzosamente dipinto da writer e artisti.
Risalendo verso ovest, ecco che in pochi isolati si trovano tutti i luoghi di interesse della città, come la storica Università.
La cattedrale ortodossa Alexander Nevski, costruita a fine ‘800, spicca per le sue cupole dorate e quasi oscura la piccola chiesa in mattoni rossi di Hagia Sofia, la più antica della Bulgaria.
Curiosità!
Forse non tutti sanno che l’antica città Tracia di Serdica non prende il nome attuale da Santa Sofia (anche se un patriarca poco preparato sulla storia della chiesa ha deciso così!), ma dal greco Hagia Sophia, nome dell’antica basilica, che significa Saggezza (un appellativo di Gesù Cristo).
Yavor ci racconta qualche curiosità su questa antica basilica scampata alla demolizione e sul perché metà è in cemento armato.
Già prima della guerra, i ruderi di questa basilica, trasformata in moschea durante l’occupazione turca, ospitavamo depositi comunali e persino diverse cisterne di gasolio!
Poi uno storico, dopo lunghi studi, ha creduto che questo edificio fosse l’antica basilica cristiana di Hagia Sophia risalente al 300 d.C e convinse il sindaco a non abbattere questo rudere: bingo!
Salvate le macerie dalla demolizione (il tetto era crollato), iniziò l’opera di restauro e si scoprì la cripta piena di affreschi, mosaici e decine di tombe (probabilmente anche quella di un santo).
La piazza antistante, oltre al monumento al milite ignoto e una discutibile statua del re Samuel (a cui, purtroppo per noi, sono stati tolti i led rossi dagli occhi), ospita di giorno un mercato delle pulci, Qui si possono trovare oggetti tradizionali, spille e memorabilia sovietici, tante matrioske a prezzi stracciati, icone sacre ma anche molte cineserie.
Anche la bella chiesa russa di San Nicola, copia della cattedrale di Kiev in scala, è più recente di quanto sembri in quanto è stata costruita dopo l’indipendenza della Bulgaria per i delegati russi.
Del Palazzo Reale c’è poco da dire perché restano solo le mura. È stato depredato alla fine della guerra dopo la fucilazione della famiglia reale (rea di aver appoggiato i nazisti). In un’ala è stata allestita una mostra d’arte contemporanea, mentre oltre metà del palazzo rimane vuoto.
Yarov ci fa notare i palazzoni enormi costruiti tutto intorno dai russi, quasi a nascondere e soffocare, non solo architettonicamente, il simbolo della monarchia.
Il palazzo del Presidente della Repubblica, davanti al quale potrete assistere al cambio della guardia ad ogni ora, abbraccia nel cortile l’antico Battistero del 400 (trasformato prima in moschea, poi in chiesa) di San Giorgio. Al suo interno ci sono splendidi affreschi e, nei sotterranei che portano alla Metro, le antiche mura romane della città di Serdica riscoperte e restaurate su iniziativa del municipio di Sofia con un progetto ancora in fase di ampliamento.
Un breve salto alle terme – eh sì, Sofia non ha fiumi ma ha le terme, per questo i Romani sono arrivati fin qui! – da cui zampilla acqua a 46°C e poi finalmente il pranzo nel microbirrificio Halbite con tanto di degustazione di birre locali!
Con una breve corsa in taxi (12 lev, 6 € a tratta) si può raggiungere la Chiesa di Boyana, famosa in tutta la Bulgaria per i suoi splendidi affreschi e patrimonio UNESCO dell’umanità.
Dista 5 km dal centro e i bus 64 e 107 si fermano nelle vicinanze. Partite per tempo, perché a causa del traffico nell’ora di punta, potreste metterci anche 45 minuti a raggiungerla!
2 comments
tutto molto interessante ,, potrei sapere come contattare yavor??
Ciao Antonino, grazie. Prova a contattare http://www.stellatour.com/, è l’agenzia dove lavorava nel 2016. Buon viaggio!