Una sezione a parte meritano le Isole Cook, classico paradiso tropicale a quattro ore di volo dalla Nuova Zelanda.
Partiamo con volo Air New Zealand da Christchurch, facendo uno scalo ad Auckland, e arriviamo a Rarotonga, la capitale.
Tecnicamente le Cook sono uno stato a parte, legate alla Nuova Zelanda da un patto di ausilio e difesa.
Il clima ovviamente è molto più piacevole che nel sud della Nuova Zelanda, ci sono circa 30 gradi costanti.
Tuttavia è da sottolineare che gennaio e febbraio sono la stagione delle piogge.
Noi siamo stati fortunati e in cinque giorni non abbiamo preso neanche una goccia d’acqua, ma una coppia inglese conosciuta in loco ci ha detto che la settimana prima aveva piovuto incessantemente per giorni di fila.
L’isola è esattamente come ve la immaginate: laguna azzurrissima protetta dalla barriera corallina, pesci coloratissimi, possibilità di immersioni, snorkeling, kayak. Noci di cocco dappertutto e sabbia bianchissima.
Abbiamo noleggiato uno scooter e siamo andati al mercato locale, molto variopinto, e poi abbiamo fatto il giro dell’isola, che ha una circonferenza di 32 km.
Abbiamo soggiornato al Sanctuary, una struttura moderna e ben attrezzata.
Avevamo una stanza bella e curata nei dettagli, pulita, con wi-fi, aria condizionata, accesso diretto alla spiaggia privata e alla sala ristorante.
Il resort è dotato di piscina interna, campi da tennis e dà la possibilità gratuita di utilizzare pinne, maschere da sub, equipaggiamento per snorkeling e kajak, oltre ad asciugamani sempre disponibili puliti.
La cosa notevole è che il Sanctuary è diviso in due aree: una dedicata solo agli adulti e una per le famiglie con bambini. Doppia piscina, doppio ristorante e sala colazione, doppia spiaggia.
Tutto strutturato intorno alle esigenze delle due diverse tipologie di clientela. Per le coppie relax, silenzio e sfiziosi aperitivi serviti dal bar direttamente in piscina; per le famiglie piscina con gli scivoli, giochi serali di intrattenimento e ristorante con musica. Si è liberi di girare per la struttura, ma i bimbi chiassosi non possono venire nella zona riservata agli adulti. E, per chi lo apprezza, è una gran cosa.
Il personale è tutto locale. Molto gentili e accoglienti, lavorano veramente parecchie ore al giorno.
Le Cook sono un buon mix fra il relax totale a contatto con la natura esotica e la modernità efficiente dell’area anglofona del Mondo.
Last but not least: abbiamo mangiato davvero bene e, detto da due ristoratori, non è poco!
Pesce in grandi quantità e freschissimo, salse di frutta locale deliziose, marmellata di mango a colazione e tante altre sfiziosità da far venir l’acquolina in bocca. Gluten free disponibile, e con cognizione di causa: pane apposta coperto e segnalazione sul menu delle opzioni adatte a che deve evitare il glutine.