Giorno 1. San Casciano dei Bagni e Fonteverde
Passeggiata nel piccolo centro storico di San Casciano dei Bagni con visita al Palazzo Comunale dove le “Stanze Cassianesi” ospitano preziosi reperti di età etrusca rinvenuti sul territorio.
Immersione nelle acque termali dei vasconi gratuiti aperti al pubblico chiamati Bagno Grande. L’acqua è a 42 gradi tutto l’anno. A pochi metri dalle vasche è stato rinvenuto, nel 2020, un sito archeologico molto particolare. Si tratta di un luogo di culto, il Tempio di Apollo, dove erano venerati numerosi dei contemporaneamente.
Pomeriggio di relax all’interno del complesso alberghiero Fonteverde. Piscine di acqua fredda, piscine termali, trattamenti curativi specifici, aperitivi ed un’ottima cena.
La struttura di lusso è pronta a soddisfare ogni vostra esigenza. Si tratta della terza zona termale in Val di Chiana insieme a Montepulciano e a Chianciano Terme.
Giorno 2. Lago di Chiusi e Museo Nazionale Etrusco
Il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi ospita alcuni dei reperti etruschi più importanti mai rinvenuti. La zone che più mi hanno incuriosita sono quelle dei canopi (i vasi mortuari che ho conosciuto in Egitto), dei minuziosi gioielli e delle lapidi funerarie.
Ci spostiamo sul lago per un pomeriggio all’insegna della natura e della gastronomia tipica.
Pranziamo al ristorante Pesce d’Oro, sulle sponde del lago, con il brustico, un piatto tipico a base di pesce di lago “abbrustolito sulla brace”. È proprio il tipo di cottura che rende speciale questo piatto. Se avrete la fortuna di assistere ad un cooking show, vedrete che il pesce intero verrà posizionato sul fuoco vivo realizzato con canne di lago.
Riparati dal sole, sotto le fronde degli alberi mosse dal vento, ci rilassiamo con una lezione di yoga guidata dal maestro Alessandro.
È stata la mia prima volta e devo dire che la sua voce rilassante ma anche ferma e rassicurante mi ha quasi ipnotizzata.
Nel silenzio più totale del lago. Bellissimo.
Prima di lasciare il lago di Chiusi ci facciamo una passeggiata sul lungo pontile in legno. Costeggiando le barchette colorate dei pescatori si scorgono gruppi di oche e anatre che nuotano tra le ninfee. Un luogo wild che ti mette in pace.
Prima di rientrare, visitiamo la Catacomba di Santa Mustiola, scavata dalle prime comunità cristiane.
Giorno 3. Cetona e Sarteano, tra i Borghi più belli d’Italia
Giornata dedicata a due dei borghi della Val di Chiana che rientrano tra i Borghi più belli d’Italia.
La mattina siamo a Cetona, il piccolo borgo con le case che, disposte ad anello, sembrano abbracciare la collina. Sulla cima del colle, l’antica Rocca. Dall’ampia piazza partono le numerose viuzze che nascondono i luoghi salienti di Cetona.
Cominciamo dal Museo Civico della Preistoria del Monte Cetona dove sarà possibile vedere addirittura uno scheletro completo di orso. Il museo racconta la storia di questa terra e poco distante da Cetona è possibile visitare un sistema di grotte che si sono rivelate un insediamento umano di circa 50.000 anni fa.
Dopo la storia, è il momento di gusto e artigianato.
Fate una sosta alla cantina La Frasca dove è possibile fare una degustazione di vin santo abbinato ai formaggi locali (pecorino). Una vera scoperta.
E poi curiosate nel laboratorio Ceramiche di Pippo: Franco è un artista molto originale e vi mostrerà volentieri le sue tecniche per lavorare ceramica e terracotta.
Nel pomeriggio ci spostiamo a Sarteano e cominciamo un trekking sul Sentiero dei Mulini. Non è particolarmente impegnativo ma consiglio scarpe da ginnastica antiscivolo e un cappellino per il sole. I panorami sono quelli tipici della Val di Chiana intervallati da cascatelle e rivoli d’acqua fresca.
Il borgo merita sicuramente una passeggiata e poi recatevi a visitare la Tomba della Quadriga Infernale. La tomba è scavata nel travertino e decorata con capolavori pittorici dai colori perfettamente conservati. Si tratta di una scoperta incredibile per mano del gruppo archeologico locale nel 2003
Giorno 4. Visita a Petroio e degustazioni di Nobile di Montepulciano
La giornata comincia con la visita di Petroio, un piccolo borgo panoramico arroccato sulle alture della Val di Chiana.
Imperdibile la ristrutturazione di un antico palazzo nobiliare che oggi ospita un graziosissimo hotel in stile toscano. Palazzo Brandano è gestito dalla coperativa “Vivi Petroio” ed è una struttura sempre aperta al pubblico.
Per pranzo ci spostiamo a Montepulciano dove vi consiglio uno dei ristoranti che più mi ha stupita. Le Logge del Vignola si trova in pieno centro storico a Montepulciano. Pochissimi tavoli a sedere, sia dentro che su un terrazzino esterno, lo rendono un luogo esclusivo. Il menù incuriosisce con elaborate rivisitazioni di prodotti tipici toscani come i fegatelli. Piatti splendidi da vedere e deliziosi da gustare.
Dopo pranzo ci attende la visita della città di Montepulciano: vicoli stretti, boutique e artigianato, scalinate ripidissime ed un belvedere da sogno. Uno dei punti che ho apprezzato di più però resta la piazza. Incantevole.
Ci sta una tappa alla Bottega di ValdiChianaEating. All’interno del Palazzo del Capitano, nel cuore di Montepulciano, trovate un negozio, un luogo di ritrovo, una cantina degustazioni ma soprattutto lo shop dove comporre la vostra box con i prodotti d’eccellenza della Val di Chiana senese.
Ma è il momento delle degustazioni di vino. I famosi Nobile di Montepulciano DOC e Rosso di Montepulciano DOCG ci attendono prima alla Cantina Talosa. Si tratta di una cantina storica che si snoda con gallerie e cunicoli sottoterra coprendo più livelli del manto stradale. Da notare le immense botti adiacenti la sala degustazione.
Dopo ci spostiamo al Consorzio del vino Nobile di Montepulciano dove incontro per la prima volta i “dispenser” automatici per la degustazione del vino. Con una tessera pre-ricaricata in loco è possibile servirsi da soli un calice di vino o la quantità strettamente necessaria ad una degustazione. Si possono scegliere decine di etichette.
Prima di lasciare Montepulciano vi consiglio una tappa al Parco Villa Trecci: rose rare e una storia interessante da ascoltare.
Giorno 5. Torrita e dintorni sulle tracce di Dante Alighieri
Si comincia dall’allevamento di Chianina che visitiamo la mattina perchè dopo le 12 le mucche si dirigono a fare la bella vita al pascolo. Per me è molto importante che gli animali destinati alla nostra alimentazione siano allevati nel modo corretto.
Questo allevamento prestigioso fa parte della Tenuta La Fratta, una fattoria storica del 1208 dove ha soggiornato Ghino di Tacco, il bandito gentiluomo menzionato da Dante Alighieri nella Divina Commedia.
Oggi la Tenuta ospita una struttura ricettiva molto varia. Camere, appartamenti, locali per i pellegrini della Via Francigena, ristoranti e location con piscina per matrimoni e cerimonie.
La giornata a tema Dante Alighieri ci porta a Sinalunga dove, indossati caschetto e stivali, ci addentriamo nei cunicoli sotterranei chiamati bottini. Si tratta in realtà della storica rete idrica sotterranea. Oggi visitabile in compagnia di guide certificate, è un percorso adatto a tutti che comincia con un angusto cunicolo claustrofobico ma che si apre presto con ampie stanze, volte disegnate dal calcare e pozzi.
Per pranzo è ora di assaggiare la Chianina sotto forma di tagliata al Ristorante La Dogana della Fattoria di Palazzo Vecchio. Siamo a Valiano di Montepulciano e il panorama qui lascia davvero senza fiato. L’azienda produce buona parte delle materie prime che vi verranno servite al ristorante e anche alcune etichette di vino perfetto come accompagnamento.
Arriviamo a Torrita: dopo una visita al centro storico del paese, è il momento di alcune degustazioni di prodotti tipici.
Consigliatissimi la Macelleria Belli (il prosciutto di cinta senese e le coppiette piccanti sono deliziosi) e il birrificio artigianale Saragiolino dove mi sono innamorata di una American Ipa davvero intensa.
Concludiamo la giornata e il nostro viaggio in Val di Chiana con una visita al laboratorio artigianale di ceramica San Rocco. Qui vedrete tutto il procedimento per la creazione di vasi di ogni tipo. Da quelli immensi per i parchi delle ville, a piccoli contenitori per l’olio in cucina. Passando ovviamente da oggetti artistici quali lampadari e quadri decorati con la tecnica della cuerda seca (corda secca). Questa tecnica mi ha affascinato tantissimo. Mi hanno fatto provare a decorare un piatto da portata e ho promesso ci sarei tornata presto per un workshop.
Ma certo non è l’unico motivo per cui tornerò molto presto in Val di Chiana. Ad esempio, bisogna provare le Terme di Chianciano, cosa ne dite?
[Per questa bellissima esperienza si ringraziano Lonely Planet e Val di Chiana Living.]