Se provate a chiedere a qualcuno di indicarvi sulla mappa dove si trovi il Malawi difficilmente ve lo saprà dire. Molto probabilmente vi chiederà “Malawi chi?”.
In effetti si sa molto poco di questo piccolo stato dell’Africa australe incastonato tra Zambia, Mozambico e Tanzania.
Io stessa, la prima volta che ci sono andata, non avevo delle aspettative molto alte, eppure mi sono dovuta ricredere.
Il Malawi è un paese che mi ha subito colpito molto per la grande varietà e bellezza dei suoi paesaggi e per la calorosità della sua gente. Paesaggi struggenti e bellissimi, accesi dal verde della stagione delle piogge.
Persone sorridenti, ospitali e molto socievoli, che non esitano un attimo a mollare la zappa con cui stanno zappando la terra per salutarti.
Non a caso il paese si è guadagnato l’appellativo di “warm heart of Africa”, cioè cuore caldo dell’Africa, e ha la fama di essere uno dei paesi in cui le persone sono più felici (sebbene tra le più povere al mondo).
Anche la Lonely Planet ha inserito il Malawi tra le mete al top per il 2014.
Cosa fare e vedere in Malawi.
Le cose da fare e vedere in Malawi non mancano e sono molto diversificate.
In primis non può mancare la visita al Liwonde National Park, il più grande parco naturalistico del paese.
L’ideale è fare anche un safari in barca lungo il fiume Shire, dove abbondano elefanti, ippopotami, coccodrilli e un’avifauna incredibile (questo è il paradiso per gli amanti del birdwatching) e soggiornare in un ecolodge immersi nella natura.
Dopo di che puntate verso nord, verso le Viphya Plateau, con le sue praterie che vi faranno sembrare di essere in piena Preistoria, e le distese del Nyika National Park, ideali per un safari a piedi o in 4×4.
Nel sud del Malawi, vicino al confine con il Mozambico, si trova il suggestivo Monte Mulanje, la vetta più alta dell’Africa australe, che ha ispirato Tolkien per la stesura de “Lo Hobbit”. È possibile fare trekking, salire fino alla cima Sapitwa (3.050 m), o fare passeggiate tra cascate e corsi d’acqua, ammirando specie di flora e fauna che crescono solo qui, come il famoso cedro di Mulanje.
Non lontano dal monte Mulanje il paesaggio è dominato dalle verdi e dolci colline delle piantagioni del tè.
Consiglio a tutti di passare qualche giorno di relax in una delle antiche case coloniche immerse tra le piantagioni, concedersi una degustazione di tè e conoscere da vicino come avviene la lavorazione del tè.
Sempre restando in tema di relax è d’obbligo trascorrere qualche giorno sulle rive del lago Malawi. Il terzo lago africano in ordine di grandezza.
Le sue spiagge sabbiose e dorate e le sue acque azzurrissime habitat dei famosi pesci ciclidi (molto richiesti per finire negli acquari di tutto il mondo) sono davvero un incanto. Qui è possibile rilassarsi in spiaggia, fare gite in barca o in canoa o addirittura fare snorkeling.
Non ci si deve dimenticare che in Malawi sono molte le persone a vivere al limite della sussistenza.
Se siete sensibili alle cause umanitarie potete decidere di visitare o dare una mano in una delle tante missioni presenti nel paese.
Una missione molto bella è quella che si trova a Mua: è la più antica presente in Malawi.
Qui si può visitare anche la più grande collezione al mondo di maschere del Gule Wamkulu, le cerimonie segrete dell’etnia locale, i Chewa.
Il Malawi è un paese tranquillo, di dimensioni relativamente piccole e le strade sono per lo più asfaltate e in buone condizioni, quindi è possibile esplorarlo senza problemi e in tutta sicurezza.
Il mio consiglio è quello di farsi costruire un itinerario su misura da un tour operator locale.
Vista la posizione ottimale, è possibile abbinare la visita del Malawi alla visita di uno dei paesi circostanti, come ad esempio i parchi dello Zambia, il nord del Mozambico o i parchi del sud della Tanzania.
2 comments
é sempre un piacere poter raccontare il mio amore per l’Africa nera, tra l’altro raccontando di un piccolo ma bellissimo paese di cui si sa purtroppo poco: il Malawi. Lo consiglio a tutti!
Grazie Greta per avermi ospitata 🙂
Grazie a te per aver regalato al mio blog un racconto così bello su un paese ancora poco conosciuto.
Ospitarti è stato un piacere Claudia! Alla prossima!