Appena giunti a Trakai, 25km da Vilnius, immaginare che questo tranquillo paese di 5000 abitanti fu nel medioevo la capitale di un grande regno è davvero difficile!
Eppure il suo castello conserva tra le sue mura una grossa fetta della storia della nazionale e oggi, grazie alla sua completa ricostruzione, è diventato un simbolo dell’orgoglio lituano.
Il castello di Trakai, unico al mondo nel suo genere, che fu per decenni la residenza e il centro del potere del Granducato di Lituania, venne costruito nel XIV secolo dal Gran Duca Kęstutis.
Subì la prima devastazione ad opera dei Teutoni nel 1377, durante la quale Kęstutis perse la vita.
Vytautas il Grande, salito al potere dopo anni di battaglie per il trono, ne riprese la costruzione fino al 1409: fortificò ed innalzò il maschio costruendo la sala del trono in stile gotico, il ponte levatoio, un nuovo perimetro di mura e alcune costruzioni difensive sulle isolette vicine.
Il 1410 è l’anno della violenta battaglia di Grunwald, una delle più grandi battaglie medievali, pietra miliare della storia lituana e motivo di orgoglio nazionale (la battaglia è stata ampiamente sfruttata anche per la propaganda prima nazista e poi sovietica in Lituania), riproposta ancora oggi in ogni modo in dipinti, monumenti e persino in rappresentazioni storiche in costume trasmesse in diretta sulla tv nazionale.
Le armate di Vytautas il Grande, alleate con la Polonia, sconfissero i Teutoni-Prussiani a Grunwald, infliggendo al nemico numerose perdite (caddero tutte le più alte cariche del regno impegnate in battaglia) e catturando la maggior parte delle truppe.
La successiva marcia trionfale verso Marienburg, capitale del regno teutonico, però non andò a buon fine (le sfortunate truppe polacco-lituane furono presto sconfitte dalla dissenteria!) e in pochi mesi tutti i territori e fortezze occupati da Vytautas furono riconquistati dai prussiani (ma questo nessuna guida lituana ve lo sottolineerà mai).
Fortunatamente per i lituani, la pace di Thorn del 1411 pose fine alle scaramucce imponendo pesanti sanzioni economiche ai Teutoni: le casse del regno germanico si svuotarono direttamente negli scrigni del castello di Trakai che entrò nel suo massimo momento di splendore e fu da allora chiamato la “Piccola Marienburg”.
La terza fase di espansione del castello di Trakai avvenne quindi nel XV secolo, con la costruzione di mura con gallerie e feritoie munite di obici e cannoni. Anche la città conobbe la sua massima espansione come centro economico e legislativo del Granducato di Lituania.
Purtroppo, allo stesso tempo, dopo Grunwald la linea calda del fronte e del potere si era spostata più verso la Polonia: Trakai, da posizione strategica al centro del regno, perse pian piano importanza e, dopo la morte di Vytautas il Grande nel 1430, si trasformò dapprima in residenza estiva di Sigismundo, quindi in sede della Cancelleria del Granducato (qui era conservata la Metrica Lituana, la raccolta completa di codici e leggi del Granducato attraverso la quale si amministrava la giustizia) e fino al XVI in una prigione.
Il castello fu distrutto nel XVII sec. durante le guerre contro il Granducato di Mosca e mai più ricostruito.
Caduto in rovina e sotto le intemperie degli agenti atmosferici, rimase così fino alla fine del 1800, quando catturò l’attenzione di Wincenty Smokowski che intraprese alcuni studi e disegnò i primi bozzetti di come poteva essere il castello nei suoi anni migliori.
I lavori iniziarono ai primi del ‘900, prima su iniziativa di privati e poi per mano e volere della Russia (pulizia delle mura e accatastamento dei ruderi).
La prima fase della ricostruzione avvenne durante e dopo la Prima Guerra Mondiale (ricostruzione del maschio e delle mura), quindi negli anni ’30, dopo interruzioni a singhiozzo per mancanza di fondi, con la costruzione delle torri.
Dopo un nuovo stop durante l’occupazione nazista, nel dopoguerra si ultimarono i lavori al maschio e a tutte le fortificazioni.
Solo dagli anni ’70 si intrapresero i lavori di costruzione (da zero) della foresteria che all’epoca ospitava le cucine, la dispensa e gli alloggi delle guardie.
I lavori di restaurazione di Trakai terminarono solo nel 1992, 2 anni dopo l’indipendenza della Lituania dall’ex URSS e quasi 100 anni dopo il loro inizio.
Nessuno saprà mai quantificare la spesa totale, ma il risultato, sebbene se visto da vicino possa sembrare vistosamente falso (i mattoni forati più economici han sostituito le pietre di cava e gli antichi mattoni in cotto), è tutto da vedere e… godere!
Cosa ne dite di organizzare una giornata a Trakai?
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