Si dice che chi guardi negli occhi l‘Angelo di Užupis, rimarrà per sempre legato a questo luogo.
…. Ma è tutto merito dell’Angelo!
Užupis è un quartiere, pardòn, una Repubblica straordinaria, uno Stato dentro lo Stato nel centro di Vilnius.
Un mix perfetto tra i migliori lati di Chirstiania a Copenhagen e Montmarte a Parigi.
Užupis (in lituano “Oltre il fiume” Vilnia) è una vera e propria Repubblica degli Artisti, dotata di un Parlamento (che si riunisce nel bar in riva al fiume), una bandiera (in realtà sono 4 che cambiano colore a seconda della stagione) ed una vera e propria costituzione.
Si raggiunge e si gira facilmente in bicicletta, noi abbiamo sfruttato l’efficiente servizio Cyclocity, il mezzo ideale per scoprire tutti i suoi angoli più nascosti e particolari.
Accanto al ponte principale, anche qui invaso dai lucchetti degli innamorati, ci si imbatte nella Sirenetta (opera del 2002 dello scultore Uzupiano Romas Vilciauskas) nascosta in una nicchia, che si dice posso ammaliare talmente tanto le persone da non farle più andar via.
Dall’altro lato l’Užupio kavinė, un locale in mattoni rossi su cui sventola la bandiera di Užupis, funge da sia bar che da Parlamento ed è una tappa fondamentale per una birra rinfrescante in riva alla Vilnia!
Proseguendo lungo la via principale (Užupio gatve) ecco apparire l’Angelo di Užupis, una scultura in bronzo anch’essa di Vilciauskas, posta in cima a una colonna ed eletta insieme alla Sirenetta il simbolo del quartiere.
Nella via laterale (Paupio gatve) appese su un lungo muro di cinta vi sono le targhe della Costituzione della Repubblica, tradotte in tutte le lingue.
Più che una Costituzione (rimando a questo interessante post che la analizza punto a punto), un manifesto artistico, letterario e filosofico che, leggendolo, strappa più di un sorriso.
Una carta dei diritti e dei doveri talmente semplice che se fosse utopicamente applicata, renderebbe davvero a tutti la vita migliore!
La maggior parte dei turisti, vittime (inconsapevoli?) dei tour organizzati, a questo punto fa marcia indietro verso la Galeria, una piccola casa-museo in riva al fiume, sede intellettuale di Užupis.
Difficile, quasi impossibile, riuscire ad avere due foto uguali a distanza di settimane: la Galeria, così come il pensiero artistico, è in continuo movimento: la sua facciata cambia colore, disegno, insegne e allestimenti artistici esterni in continuazione!
Grazie alle nostre biciclette con rapporti leggeri abbiamo “scalato” la collina salendo alle spalle dell’Angelo per scoprire la vera anima del quartiere.
Bassi fabbricati con grandi cortili interni, talvolta decorati da qualche graffito, lasciano via via spazio alle tipiche case lituane in legno ormai nascoste in mezzo a numerose nuove palazzine residenziali molto chic (ma poco artistiche): Užupis è oggi uno dei quartieri più richiesti sul mercato immobiliare cittadino, lontano anni luce da quell’antico quartiere di malaffare, regno di ladri e prostitute di inizio novecento.
Vi sembrerà strano, ma il posto più autentico di Užupis è il cimitero di S. Bernardino.
Se il resto del quartiere è vivo, caotico ed in continuo mutare, questo antico cimitero, pieno di sculture e lapidi in granito ottocentesche, è un luogo di pace dove il tempo sembra essersi fermato.
Gli abitanti del quartiere in visita ai loro cari si siedono sulle fresche panchine all’ombra di alberi secolari, quasi a sembrar più che altro intenti a sfuggire dal caos che c’è là fuori.
Un gatto seduto su una lapide, il vero custode del luogo, con il suo sguardo penetrante vedendo degli estranei entrare, sembra volerci chiedere: “che ci fate voi qui?”.
“Sono solo un viaggiatore curioso”, caro il mio gattone rosso…
E se non basta come risposta faccio appello alla Costituzione:
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2 comments
Wow ragazzi! Non sapevo dell’esistenza di una simil- Christiania a Vilnius! Deve essere davvero bella! Da tenere a mente senz’altro…ciao!!!
Ciao Elena! Te la consiglio vivamente. Davvero carina, curiosa e ben curata! Bacione!