24 ore a Bago: il Myanmar meno turistico

Bago per molti è solo un pied-à-terre per la Golden Rock, eppure questa polverosa cittadina dei record, a soli 80 km da Yangon (1h30′ in auto o 2h di treno) ha una storia da scoprire.

Sapevate che Bago (o Pegu come la chiamavano gli inglesi) è stata una capitale del Myanmar, che ha la pagoda e il serpente più grande del Myanmar e il Buddha disteso più antico e grande del sud est asiatico?

Bago è una cittadina tranquilla e si visita facilmente in una giornata gironzolando in motorino o in bicicletta (facendo solo un po’ più attenzione lungo la Mandalay-Yangon Highway). Vi consiglio sempre di stipulare una polizza viaggio ERV per non correre alcun rischio e godervi la vacanza sotto ogni suo aspetto.

Il ponte di legno verso il mercato

Ore 9:30 – colazione all’Hadaya Cafè
Un’istituzione a Bago, è la sala da the più frequentata della città. I pasticcini sono ottimi (se non avete fatto colazione in hotel)!

Ore 10:00 – Due passi allo Street Market
I profumi della frutta fresca e dei pesci di fiume appena pescati, il continuo viavai di motorini, carretti e monaci in cerca di elemosina rendono l’esperienza indimenticabile.
Ma ancora di più è lo sguardo attonito dei mercanti, impietriti dal vedere qualche turista aggirarsi tra il caos delle bancarelle!

Ore 11:00 – Il pranzo dei monaci al

Kha Khat Waing Kyaung

Poter accedere ad un monastero buddista durante il pasto dei monaci è un privilegio che a Bago è purtroppo divenuto un business.
Le orde di bus carichi di turisti (cinesi in maggior parte), in viaggio da Yangon alla Golden Rock, fanno tappa qui ogni mattina per assistere alla sfilata dei monaci che si avviano al refettorio. In cambio, le guide invitano i clienti a rilasciare generose offerte al monastero: questo è il prezzo che i 500 monaci devono “pagare” per esser disturbati durante l’unico pasto della giornata.

Ore 12:00 – Shwemawdaw Pagoda: sempre più in alto!
E’ la pagoda più grande del paese (112m contro i 98 della Shwedagon Paya di Yangon), meta di pellegrinaggio da tutto il sud del Myanmar.
La storia è curiosa: da un piccolo e modesto tempietto creato per custodire due capelli del Buddha, questo venne ampliato e arricchito da due denti dell’Illuminato fino alla fine del 1400, quando un forte vento abbatté lo stupa.
Da allora, ogni danno subìto dallo stupa è stato un pretesto per ricostruirlo e innalzarlo sempre più, in ultimo il terremoto del 1930 i cui segni sono ancora visibili: parte dell’antico hti giace ancora sul versante sud-orientale dello stupa.
Il biglietto d’ingresso 10000K (7€) include l’accesso a tutti gli altri siti della Bago Archeological Zone.

Hinta Gon Paya

Ore 13:00 – Hinta Gon Paya e la leggenda degli hamsa
Sulla collinetta alle spalle della Shwemawdaw Pagoda sorge un piccolo tempio leggendario, costruito sul luogo esatto in cui il maschio di un hamsa (l’uccello sacro simbolo di Bago) si posò sull’unico isolotto in mezzo ad un immenso lago, fornendo appoggio alla sua compagna: per questo si dice che gli uomini di Bago siano dei veri gentleman!

Ore 14:30 – Il serpente più grande del mondo?
Allo Snake Temple un pitone di oltre metri e 125 anni, riposa sonnacchioso e venerato da centinaia di fedeli.
Si pensa sia la reincarnazione di un nat (spirito protettore) o di un monaco.
Pur avendo una fobia terribile dei serpenti, ammetto che questo enorme rettile non mi ha turbato: è lì tranquillo su un tavolo pieno di offerte in denaro, sembra imbalsamato!
Trovare il tempio è un po’ difficile: dalla strada principale dopo la Shwemawdaw Paya, bisogna seguire i cartelli rossi con scritte in birmano.

Myathalyaung Buddha

15:30 – I Buddha reclinati di Bago
Ci spostiamo dall’altra parte della città per vedere i Buddha reclinati (dopo pausa pranzo veloce e una birra rinfrescante dopo il caldo torrido di fine febbraio): il Myathalyaung Buddha si vede molto bene dalla strada ed è una pausa piacevole per qualche foto; un aperitivo prima del clou.
Lo Shwethalyaung Buddha (Buddha reclinato) è lungo 55 metri a alto 16 e fu costruito nel 994 dal re Mon; tempestato di gemme e pietre preziose è tra i più famosi e venerati del Paese.
La curiosa storia di questo monumento, costruito in fretta e furia dal re Mgadeikpa dopo la sua fulminea conversione al buddhismo, è raccontata correttamente (la Lonely Planet riporta alcuni errori) dai dipinti sul retro della base d’appoggio.

Mahazedi Paya

16:15 – Una pagoda fuori dal coro: Mahazedi Paya
Unica nel suo genere nel sud del Myanmar, questa pagoda scalabile è unica a queste latitudini in quanto molto simile a quelle di Bagan. La struttura attuale, dopo che la precedente fu gravemente minata e distrutta da diversi sismi, è stata ultimata nel 1982.

Dalla terrazza superiore (interdetta alle donne) il panorama al tramonto è stupendo!

17:00 – Shwe Gulay Pagoda e il tunnel dei Buddha.
Dopo tanti templi e pagode, finalmente una diversa! Un lungo tunnel che gira intorno alla base dello zedi custodisce le statue di 64 Buddha: i fedeli affollano questo tempio al tramonto.

Kyaik Pun Pagoda

17:40 – Quattro Buddha per 4 sorelle: la Kyaik Pun Pagoda
Quattro Buddha alti 30 metri ciascuno siedono spalla a spalla rivolti verso i punti cardinali.
La leggenda racconta che il tempio fu costruito dal re Dhammazedi per le sue 4 sorelle: se una sola di esse si fosse sposata, il tempio sarebbe crollato.
Le sorelle morirono zitelle, ma nel 1930 il terremoto danneggiò una sola delle statue, che fu prontamente ricostruita per onorare la zitella centenaria.

Cena in agrodolce

19:30 Cena romantica con vista sulla Shwemawdaw Pagoda
L’Hantawaddy è un famoso ristorante che, se di giorno è affollato da comitive di turisti, la sera si trasforma in un ristorantino romantico. La terrazzina al piano superiore con vista sulla pagoda illuminata rende unico questo locale, il cui menu in inglese è molto ricco ed economico.
Purtroppo non fornisce servizio taxi e ritornare in hotel può essere difficile: con un po’ di pazienza e fortuna bisogna fermare un moto taxi sul viale principale.

21:00 Finalmente in hotel!
La vita notturna a Bago non offre molto, ma dopo una giornata in giro in motorino non vediamo l’ora di coricarci nel nostro letto del Kanbawza Hintar Hotel, uno dei pochi hotel prenotabile via Booking.com di Bago.
La location è un po’ fuori mano da attrazioni e ristoranti (il più vicino è l’ottimo Two Brothers a 500m), ma la zona è tranquilla e il servizio alla reception è impeccabile con noleggio bici, motorini e prenotazione di escursioni/transfer per aeroporto.

Buonanotte! Domani si parte per la Golden Rock!

Laghetto vicino al Myathalyaung Buddha

Come raggiungere Bago da Yangon

Da Yangon i bus frequenti partono dalla Highway Station (1h45′ – prezzo 4$ o 5000 kyats), ma noi consigliamo vivamente il treno più conveniente e divertente #35 (partenza dalla Central Railway Station di Yangon alle ore 7:15) o #31 (8:00: il biglietto in Upper Class costa 1450 kyats (1€!).
Meglio prendere il biglietto il giorno prima (posti ce n’è, ma l’Upper Class ha solo un vagone) direttamente alla stazione di Yangon o alla biglietteria all’angolo tra Bo Goyke rd e il cavalcavia di Sule Paya rd: il passaporto è obbligatorio per l’acquisto del biglietto.

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