Città pericolosa, città da evitare, città brutta e con nulla di interessante da vedere…
In tutti i modi anche noi siam stati incoraggiati ad evitare Bogotà, la megalopoli sudamericana di 9 milioni di abitanti.
Eppure, vuoi per lo scalo obbligatorio, vuoi per la curiosità che ci contraddistingue, abbiamo deciso comunque di darle una chance.
Nella città “2600 metri più vicina alle stelle” (questo è il motto di Bogotà), in mezzo ad una grande ed umida vallata sulla cordigliera andina, “lluvia siempre!” specialmente in aprile e ottobre.
Preparati al peggio, la fortuna è stata dalla nostra e nei due giorni che abbiamo dedicato alla visita (inizio novembre) nemmeno una goccia!
Ecco le 5 cose da non perdere a Bogotà:
1. La Candelaria e i suoi musei
Il centro storico di Bogotà è racchiuso in pochi isolati ed è molto sicuro di giorno (polizia in ogni angolo, tanta gente, tutti i negozi e gioiellerie aperte), un po’ meno la notte: dopo le 19 qui chiude tutto (tranne il Mc Donald’s).
Sull’enorme piazza Bolivar si affacciano i palazzi più importanti: la cattedrale di Santa Fé con la Capilla del Sagrario, la Casa del Florero (casa del fioraio) da cui Bolivar levò il grido di guerra per l’indipendenza Colombiana, il palazzo del congresso, il palazzo di giustizia, il municipio e soprattutto il prezioso ufficio d’informazione turistica fornito di mappe e consigli utili.
Alle spalle, verso la montagna, se non vi siete persi un uno dei numerosi e labirintici mercati artigianali, le strette e ripide vie nascondo ancora qualche scorcio coloniale, ormai circondato da grattacieli e palazzoni pieni di uffici.
L’antica zecca (Casa della Moneda), ospita oggi i musei della fondazione del Banco de Colombia.
Uno su tutti il famoso Museo Botero, con 208 opere donate dall’artista colombiano (123 sono sue) alla città: assolutamente da non perdere, l’ingresso è gratuito!
2. Il Museo de l’Oro
Che siate interessati o meno all’archeologia e alla storia pre-colombiana, il Museo de l’Oro (ingresso 3000COP, meno di 1€) vi lascerà a bocca aperta.
Oro, oro, oro e ancora oro da tutte le parti “collezionato”, spesso senza le buone maniere, dai conquistadores.
Il percorso del museo è molto didattico: il primo piano è dedicato alle tecniche di lavorazione del metallo, mentre al piano superiore, dietro a pesanti porte blindate, sono esposti veri e propri capolavori appartenenti a sacerdoti e nobili.
Il pezzo più importante e meraviglioso è senza dubbio la balsa d’ofrenda, la zattera in oro del popolo Muisca che rappresenta il sovrano (Zipa) mentre, ricoperto d’oro, offriva doni (in oro?) alla dea Guatavita lanciandoli da una zattera nel lago sacro.
Da questa antica tradizione nacque la leggenda di El Dorado che spinse i conquistadores a svuotare un lago a secchiellate per raggiungere l’oro sul fondo e il direttore del Museo de l’Oro a costruire un acquario multimediale che vi farà provare questa magica esperienza.
3. La scalata a Monserrate
Tranquilli, non è una vera scalata, anche se salire la breve e ripida scalinata a 3200 metri d’altezza vi metterà alla prova!
Il Teleférico, la cui stazione è raggiungibile con una breve corsa in taxi o con una lunga passeggiata dal centro (30 minuti tutta in salita), dopo una lunga e vertiginosa risalita, vi lascia all’inizio della via crucis (l’altitudine la renderà tale anche per voi!) che conduce alla basilica di Monserrate, famosa in tutto il Paese per la statua della Madonna nera.
La chiesa non è nulla di che, ma dalle sue terrazze il panorama sulla città è davvero spettacolare. Solo da questo mirador potrete dire di aver visto tutta Bogotà!
4. Shopping alla Zona Rosa e Zona T
E’ vero: tolto il centro e Monserrate, non aspettatevi molto altro di particolare da questa città.
E allora perchè non darsi allo shopping?
La Zona Rosa e T sono i centri nevralgici della movida colombiana e solo in questi quartieri commerciali troverete centri commerciali, grandi firme, discoteche, locali.
Se vi chiedete dove va la gente, che di giorno gira per il centro, la sera, la risposta ce l’avete sotto gli occhi!
5. Una cena romantica in Zona G
A pochi isolati dai centri commerciali della Zona Rosa, si estende questo quartiere ricco di bar, locali e ristoranti raffinati.
La Zona G (G=Gourmet) è famosa in tutta la Colombia non solo per i suoi innumerevoli ristoranti dove potrete assaporare qualsiasi tipo di cucina, ma anche per ospitare il primo Starbucks del Sud America (che onore!).
[divider]Spostamenti e mezzi pubblici a Bogotà
Muoversi a Bogotà non è semplice, il traffico nelle ore di punta è davvero infernale e non esistono linee della metropolitana in alta montagna.
I bus Transmilenio ne fanno le veci con corsie preferenziali: molto economici e comodi dall’aeroporto al centro, un po’ meno per raggiungere gli hotel o i siti di interesse in periferia.
Per fortuna ci sono i taxi che sono abbastanza economici (5-10€ la corsa)!
Dove scegliere l’hotel a Bogotà?
Le zone in cui sono situati la maggior parte degli hotel sono il centro storico (Candelaria), la Zona T e la zona del Parque 93.
Pur avendo prenotato l’hotel in centro, mi sento di sconsigliarvi questa zona per due motivi: il rumore e le chiusure dei negozi (tutti!) alle 19. Quest’ultimo motivo vi obbligherà comunque, a meno che non abbiate intenzione di cenare al Mc Donald’s, a spostarvi per la serata in una delle altre due zone per metter sotto i denti un boccone decente o anche solo per bervi una birra.