Con un amica, in coppia o in famiglia, senza spendere follie, basta raggiunge il paese di Candelo per trascorrere un piacevole e rilassante fine settimana.
Una visita al ricetto è d’obbligo e ne rimarrete sicuramente affascinati, ma questo piccolo paese a pochi passi da Biella ci riserva alcune sorprese che il blog tour #natalealricettodicancelo ci ha permesso di scoprire.
Nella botte piccola ci sta il vino buono.
Probabilmente il detto funziona anche per la birra perchè al birrificio artigianale ‘Un Terzo’ abbiamo potuto degustare una birra squisita.
La speciale Natalis, prodotta appositamente per esser immessa sul mercato nel periodo natalizio, è una birra ambrata con retrogusto di caramello.
Il piccolo birrificio a conduzione famigliare produce 13 diversi tipi di birra e la esporta anche all’estero, per chi apprezza la rara eccellenza.
Oltre all’assaggio abbiamo ricevuto una accurata spiegazione sui procedimenti di produzione.
Composizione della miscela per il mosto, filtraggio, fermentazione, imbottigliamento.
Il tutto curato con rigore e precisione.
Avete mai pensato di iscrivervi ad un corso di cucito?
Io mai, fino a quando non abbiamo fatto visita a ‘Filomania’: un comune negozio di merceria di fuori, un incantevole laboratorio di cucito all’interno.
La gentile signora Luisella Marafante, sarta dell’atelier, ha sospeso la lezione privata in corso per offrirci una dimostrazione di ricamo a macchina.
Le nuove cucitrici semi professionali per poco non fanno pure il caffè.
Si sceglie uno tra le migliaia di disegni caricati all’interno del suo computer, si inserisce qualsiasi tipo di stoffa scelta nel telaio e la macchina fa tutto da sola. Indica il colore del filo, le tempistiche, infila l’ago e taglia il filo alla fine.
Ci ha lasciati a bocca aperta!
Mi renderebbe ancor più fiera saper creare uno dei numerosi lavori esposti nel negozio.
Una decina di corsi è organizzata per insegnare tecniche di cucito a me sconosciute fino a quel momento. Il corso biscotto, il corso caleidoscopio, il corso origami…
Ed io che al massimo potrei attaccare un bottone ai jeans!
Se siete in visita al ricetto, perfetto per il pranzo è la Trattoria D’Oria, adiacente alle mura del borgo.
L’ambiente è curato ma rustico allo stesso tempo con tovaglie giallo acceso, tini in legno e zucche ad adornare le diverse sale.
Noi abbiamo assaggiato un antipasto di paletta (tipico salume biellese simile a prosciutto cotto) e tomino, risotto alle castagne, maialino con mele e crauti e una gustosa torta al cioccolato.
La prenotazione è d’obbligo nei giorni di festa: l’ottima posizione assicura al locale un’affluenza notevole. Mangerete sicuramente in compagnia!
Una cena gustosa, curata, servita con professionalità?
Non rinunciate a coccolarvi al ristorante La Corteaperta, a pochi passi dall’ingresso del ricetto.
Il proprietario saprà proporvi piatti per tutti i gusti, dagli immancabili antipasti piemontesi rivisitati dall’abile cuoca, al pesce, ai tradizionali brasati.
Tra i nostri assaggi: tortino di spinaci con fonduta, battuta di carne con verze e bagna cauda, tagliatelle alla SanPaolo, brasato di sottofiletto con patate, spada alla griglia, bunet e semifreddo al torroncino.
Difficile scegliere tre portate ma se voi ci riuscite, sappiate che il prezzo del menù è competitivissimo e comprende acqua, vino e caffè.
E per uno spuntino veloce, perchè non fermarsi al vecchio pulmino Volkswagen di Farinel on the road?
Specialità: miasse. Farina di granturco (polenta) bagnata in acqua e stesa in strato sottile su lastre di metallo rovente poste a gratinare in verticale in forno. Ne risulta una croccante sfoglia da cospargere di formaggio e ripiegare stile crepe. Una delizia!
Un bollente vin brulè da digestivo è perfetto!
Una visita la merita anche la ‘Tenuta La Mandria‘ che, occupandosi i agriturismo da 50 anni, è probabilmente la più antica azienda del settore.
E’ immersa nelle vaste praterie biellesi chiamate ‘boraggia’ e una fitta rete di stradine e sentieri regalano indimenticabili passeggiate a cavallo.
La tenuta è infatti anche un maneggio e ospita aspiranti cavallerizzi fornendo lezioni impartite da professionisti, vitto e alloggio nel suo bed&brekfast. E’ possibile anche pranzare e cenare con cibi genuini e cucinati in stile contadino.
Oltre al grande maneggio coperto e a 100 ettari di superficie interamente coltivati in proprio, è possibile visitare, nei suoi edifici, il museo della sella, fiore all’occhiello del proprietario, il signor Marco Aondio.
Per chi volesse fermarsi per la notte, una gentilissima padrona di casa vi aspetta al b&b Mimosa, situato in una tranquilla zona residenziale.
D’inverno, dalle sue finestre, si vedono le montagne innevate come fossero a pochi passi.
Ma anche l’interno della casa è adorabile.
Appena entrati si viene avvolti da un delizioso profumo di cannella.
Le tre camere sono finemente arredate con vecchi mobili ristrutturati in azzurro, come le porte. Tv, biancheria pulita e asciugacapelli.
La colazione non ha eguali. Tutto quel che vi può venire in mente lo troverete a disposizione su un’ampia credenza e la tavola sarà agghindata a festa, con tovagliette natalizie.
Si noleggiano anche biciclette per 3 euro al giorno.
Un soggiorno curato in ogni minimo dettaglio. Come esser a casa propria, anzi, meglio.
Un ringraziamento speciale alla proloco e al Comune di Candelo che hanno riservato per noi queste visite speciali.
2 comments
Che bello! Certe volte non c’è bisogno di andare troppo lontano per trascorrere giornate così piacevoli. M’ispira tantissimo la birra artigianale!
Noi siamo grandi amanti della birra e, da poco, anche di quella artigianale. Ti assicuro che la Natalis è una cosa da provare! 😉