Una giornata splendida alla scoperta dei maestosi templi di Bangkok!
La mattina ci muoviamo alle 9:30 e raggiungiamo il Palazzo Reale con un taxi.
Al di fuori delle mura di cinta, piccoli negozi vendono o affittano (30 baht al pezzo) pantaloni lunghi, parei e camicette per coprirsi adeguatamente durante la visita al palazzo.
Data la sacralità del complesso, per i thailandesi l’Imperatore è una figura semi-divina, non pensate di entrare con spalle e gambe scoperte, nemmeno con 40 gradi!
L’ingresso è abbastanza costoso rapportato alle altre attrazioni della città (500baht a testa), ma dopo pochi passi si resta subito incantati dai colori degli edifici intarsiati, dall’oro delle statue e dai luccicanti tetti in maioliche. Tutto è pulito e splendente, come fosse stato costruito due giorni prima e non più di due secoli fa.
La mole di turisti (nessun occidentale) all’interno del complesso di templi del Wat Phra Kaew è asfissiate, ma è tutto talmente affascinante che non ci si stanca di togliersi le scarpe e fare una breve coda per ammirare il Buddha di Smeraldo nel Phra Usobot adornato da fiori, incensi, candele e preghiere. Questa statua vestita con abiti sfarzosi, è il simbolo della famiglia reale: nessuno può toccarla se non il Re stesso, che in una cerimonia che si tiene ad ogni cambio di stagione (cioè ogni 4 mesi, perché le stagioni in Thailandia sono solo tre), ne approfitta per dargli una spolveratina.
La visita all’intero complesso può esser fatta in circa due ore ma può portar via anche tutto il giorno: per i più curiosi molti padiglioni accolgono mostre permanenti (sulla storia del Paese e della famiglia Reale, armi, dipinti, monete…) ed è facile rimanere attoniti di fronte agli enormi affreschi intarsiati d’oro sulle mura del Wat Phra Kaew.
Passeggiando lungo l’esterno del Palazzo Reale, sotto un viale alberato e leggermente ventilato, ci godiamo un’infinita esposizione di ciondoli, piastrine, icone in pietra: è il mercato degli amuleti dove, con pochi baht, ci siamo accaparrati un porta fortuna, anche se di preciso non sappiamo bene quali poteri abbia…
A piedi raggiungiamo così Wat Pho (ingresso 100baht) nel cui complesso svettano anche altri edifici maestosi, tra cui la scuola di massaggio Thai e le affascinanti tombe a guglia dei Rama.
L’attrazione principale è il Buddha reclinato, mastodontica rappresentazione ricoperta in oro del Buddha coricato a terra a aspettare il suo nirvana.
Il giallo brillante della statua illumina l’intera sala del palazzo ma il pazzo forte arriva alla fine. La pianta dei piedi della statua è interamente decorata in madreperla: i 108 disegni rappresentano i modi in cui Buddha si manifesta dai fiori, agli animali. E’ sicuramente la parte più fotografata!
Con 20 baht si può acquistare una ciotolina colma di spiccioli, da depositare, uno per uno ed esprimendo ogni volta un desiderio o una preghiera, nelle 108 urne minuziosamente decorate e appese alla parete, sul retro della statua.
Il sole è cocente e alle 14 la temperatura è quasi insopportabile. Concludo con fatica una trattativa tra i venditori di souvenir per una maschera in legno del Buddha, da aggiungere alla nostra collezione in salotto.
Per raggiungere il Wat Traimit, nella zona di Chinatown, prendiamo finalmente un tuc-tuc.
L’ingresso alla stanza del Buddha d’oro, in cima ad una lunga scalinata esterna, costa 40 baht: anche qui è necessario avere le spalle coperte, ma sulla sommità per fortuna tira spesso una leggera e piacevole brezza.
Raggiungiamo a fatica (se provi a chiedere informazioni, cercheranno in ogni modo di farti salire su un tuc tuc) il molo sul Chao Praya dove, su un battello, con pochi spiccioli, arriviamo al Wat Arun, bellissimo tempio in stile Khmer (50baht, spalle coperte), senza dubbio il tempio più affascinante della città.
La salita lungo i ripidissimi è stretti gradini non è per tutti: è il colpo di grazia che uccide le nostre ginocchia insieme al caldo soffocante che stroncano il nostro spirito.
Tanto the freddo, un buon ananas sbucciato e confezionato ad hoc e decidiamo di tornare in hotel, per goderci la piscina. In fondo, siamo in vacanza!