Candela in Fiore: il festival dei mastri infioratori in Puglia

La Puglia, grazie al suo clima mite e alla nota ospitalità, accoglie turisti durante tutto l’anno. Ma la primavera e l’autunno sono, a mio parere, i periodi migliori per avventurarsi in esperienze che sanno coinvolgere davvero l’ospite facendolo sentire parte della comunità. Scegliere quali siano le occasioni migliori per visitare la Regione mediterranea non è impresa facile e ci viene qui in soccorso Expedia, proponendoci ben 15 esperienze imperdibili in Puglia.

La mia esperienza recente mi ha portata a Candela: a questo piccolo borgo della Daunia piace vincere facile, l’ho visitato durante il festival Candela in Fiore, come potevo non rimanere incantata?
Alla fine di maggio (ma quest’anno a metà giugno visto il meteo inclemente che ha fatto perdurare l’inverno fino alle porte dell’estate) Candela si risveglia e si colora di tutte le sfumature dei bellissimi fiori che crescono nella zona.

Candela in Fiore, la festa dei mastri infioratori

Non solo abitanti di Candela, ma i migliori mastri infioratori dei paesi limitrofi si riuniscono per l’occasione. L’obiettivo: realizzare un tappeto di petali di fiori lungo tutta la via principale del borgo.
Il tappeto di fiori ha dei caratteristici disegni geometrici ai quali si alternano vere e proprie opere d’arte che vedono impegnati gli artisti fin dalle prime ore del giorno prima la manifestazione.

La Venere di Botticelli, la Dama con l’ermellino… davvero impensabile che questi “quadri” siano stati realizzati con sabbie colorate e petali se non l’avessi visto coi miei occhi!

Il tema principale di questa edizione di Candela in Fiore 2019 è Matera capitale della Cultura 2019. La vicina città della Basilicata è molto amata nella zona e alcune opere realizzate coi fiori ne richiamano i famosissimi sassi.

Se riuscite a distrarvi da questa distesa di colori, cogliete l’occasione per una gradevole passeggiata lungo i ripidi vicoli e le scalinate che conducono alla parte più alta del borgo.
Antiche mura, torri, portoni con importanti stemmi e poi un antico forno dove, accordandosi in anticipo con l’attivissima proloco del paese, è possibile partecipare ad una cooking class pugliese con chef d’eccezione. Le signore anziane di Candela saranno sempre entusiaste di svelarvi i segreti delle orecchiette perfette. Pronti a mettere letteralmente le mani in pasta?

La Chiesa di Santa Maria della Purificazione

Nel periodo estivo vi serviranno alcune pause per rinfrescarvi. Oltre ad un bar ogni 10 metri, ci sono tappe interessanti che caratterizzano il borgo di Candela.
D’obbligo una visita alla Chiesa di Santa Maria della Purificazione. Impossibile perdervela: si trova proprio al termine del tappeto di fiori (o della via principale di ingresso al paese) con una imponente scalinata d’accesso, in posizione sopraelevata.

Palazzo Ripandelli col Museo del Giocattolo e la Casa di Babbo Natale

Il Palazzo Ripandelli invece vi riserva sorprese a seconda della stagione.
Noi abbiamo visitato il Museo del Giocattolo: tre stanze che custodiscono alcuni dei vecchi giocattoli più ambiti negli anni passati. Bambole, lettini, culle, tricicli, marionette con teatrino, cavalli a dondolo. Un po’ terrificante per chi vive come me quegli oggetti del passato ma decisamente completa.

Nel periodo invernale è possibile abbinare la visita a quella alla Casa di Babbo Natale. Un susseguirsi di stanze ricche di addobbi avvolgeranno voi e i più piccoli in un’atmosfera natalizia per un paio d’ore. Alberi ricolmi di luci, la camera da letto e la cucina di Babbo Natale, il pozzo dei desideri, orsi e pinguini (insieme!!), e tanti tanti pacchi regalo.

Avete fatto 30, fate 31. Recatevi anche al Museo del Presepe. Qui ci tengono molto alle tradizioni e vi verranno raccontate tante storie sui presepi che ci sono in esposizione. Veri e propri gioielli della miniatura, alcuni rappresentano fedelmente dei quartieri di Candela, rendendoli ancora più speciali e suggestivi.

Casa di Babbo Natale

Le serre di Eurosa

Avete dei dubbi sulla bellezza dei fiori di Candela? Oltre ai tappeti di petali, il borgo per l’occasione viene adornato da decine e decine di piante provenienti dalle Serre Eurosa, stabilimento situato nei pressi del comune.

La particolarità di questa azienda è il suo animo “green”. Lavorando in collaborazione con la centrale elettrice poco distante, l’acqua calda prodotta da quest’ultima durante i processi di raffreddamento viene raccolta ed utilizzato nelle serre per riscaldare gli ambienti in inverno. Una volta perso il suo calore, l’acqua tornerà a circolare nella centrale e ricomincerà il ciclo di raffreddamento. Geniale, no?

Ho la fortuna di visitare alcune serre tra cui le nursery dove micro piantine radicano e raggiungono dimensioni adatte ad essere trapiantate in piccoli vasetti singoli. Questo grazie principalmente al clima umidissimo e caldo ma anche a speciali fertilizzanti naturali studiati dall’azienda.
Vi lascio solo immaginare la parte di cuore che ho dovuto abbandonare nell’area dei cactus: magnifici!

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