Pensare a Djerba è pensare al mare. A distese di sabbia bianca finissima che si tuffa nell’acqua dalle mille sfumature di blu.
Non ricordavo un mare così bello dall’ultima volta che sono stata in Tunisia, a Bizerta. Questa bellezza l’ho colta in modo completamente nuovo e diverso. Avevo bisogno di un po’ di relax e tintarella, negli ultimi tempi i miei viaggi hanno avuto ritmi serrati e percorsi impegnativi.
Difficile stancarsi di bagni di sole e birre ghiacciate sul bagnasciuga, ma chi ama viaggiare ha spesso bisogno di qualcosa di più e corre alla ricerca di stimoli e informazioni che soddisfino la sua curiosità.
Djerba è un’isola tranquilla che vive di turismo: tra una spiaggia paradisiaca e l’altra si può entrare in contatto con la vera, originale cultura tunisina a partire dai piccoli villaggi (densamente popolati) per finire ad un “centro turistico” con interessanti attrazioni per tutta la famiglia.
Houmt Souk
Tè freddo alla mano, quanto è rilassante passeggiare tra gli stretti vicoli delle cittadine djerbine?
Houmt Souk è il luogo ideale per acquistare ceramiche e tajine, tabacco per narghilè e spezie tunisine.
Munitevi di un bel cappello di paglia ed un paio di occhiali scuri per ripararvi dal sole, un abito leggero (magari sulle tonalità dell’azzurro) e un paio di espadrillas ai piedi saranno perfetti per un look tunisino easy e fresco.
Per scattare belle foto ma sentirvi sempre a vostro agio è importante indossare gli abiti giusti. I miei consigli sugli outfit più pratici e di tendenza per l’estate li trovate sulla nuova pagina di Zalando “spiagge paradisiache” con idee per un look che parte dal bikini e arriva all’abitino per una serata glam!
Djerba Explore
Djerba Explore Village
Una passeggiata tra edifici bianchi come vuole la tradizione. Le boutique propongono souvenir e prodotti della tradizione tunisina, dai più kitsch ai più raffinati. Io adoro le ceramiche dipinte con colori sgargianti e i teli in filo di cotone.
Potete scegliere il bistrò che più preferite per gustarvi un delizioso tè alla menta o una bibita rinfrescante accompagnata dai deliziosi datteri tunisini.
Il look giusto? Un costume intero tinta unita con un caftano a fantasie geometriche, flip-flop e una borsa da spiaggia per avere sempre tutto a portata di mano!
Lalla Hadria Museum
13 secoli di arte e storia tunisina raccontati attraverso manufatti e artigianato tipico. Più di 1000 pezzi testimoniano i vari momenti della cultura locale. Il museo si disloca lungo 15 stanze in cui perdersi tra vasellame, maestosi tessuti, statuette e utensili.
Djerba Heritage
Potrete vedere coi vostri occhi come erano strutturate le abitazioni tunisine dell’antichità con gli immancabili ingressi a gomito per garantire la privacy all’interno della casa. Pareti di un bianco candido, muri spessi e tetti a cupola per assicurare una temperatura più mite possibile durante la torrida stagione estiva.
Magazzini con anfore ricolme di materie prime e molte stanze dedicate ai lavori dell’epoca. Alcune donne vi stanno aspettando all’ombra delle capanne per mostrarvi come macinare il grano o come creare deliziosi cappelli di paglia intrecciata.
Sarete immersi in cortili con enormi bouganvilles, tappeti e tendaggi preziosi, maioliche decorate: gli alloggi erano curati negli interni in ogni più piccolo dettaglio.
Un mansueto dromedario ci mostra come, con il suo prezioso aiuto, si raccoglieva l’acqua dal pozzo.
Crocod’iles
Il gioco di parole fa da presentazione a questa enorme piscina dedicata a loro, le lucertolone tunisine dalle dimensioni impressionanti. Decine e decine di coccodrilli, alcuni davvero enormi, se ne stanno placidamente a mollo nell’ombreggiata area studiata e realizzata appositamente per soddisfare le loro naturali esigenze.
Un parco protetto per concedere ai coccodrilli una vita nel lusso permettendo ai visitatori di ammirarli nel loro “fare quotidiano” (fare assolutamente nulla)!
L’area è aperta tutto l’anno e l’ingresso costa 15 dinari (meno di 7 euro).
Sinagoga La Ghriba
Il nostro viaggio è stato organizzato proprio nei tre giorni che, ogni anno, ospitano il frequentatissimo pellegrinaggio alla Ghriba, la bellissima sinagoga più antica di tutta la Tunisia.
L’evento speciale ci ha visti affiancati dal Ministro del Turismo tunisino in un clima molto attento alla sicurezza di tutti i visitatori.
La manifestazione è particolare e coinvolgente anche se mi sono “sfuggiti” gran parte dei passaggi. Grida, canti, aste di fiori e fazzoletti: è sicuramente una grande festa che si può individuare soprattutto dal profumo di piatti tipici ebraici che pervade l’aria.
Qui è importante indossare un abbigliamento consono all’occasione religiosa. Capo fasciato da un foulard, spalle e ginocchia coperte. Il clima è sempre caldo quindi consiglio un paio di pantaloni di lino e una camicetta: perfetti nelle sfumature della terra africana.