La piazza del Municipio e la fontana “kissing students”
Arrivati a Tartu si viene immediatamente accolti da Raekoja Plats, la piazza del Municipio, nel nostro caso vestita col più bell’abito delle feste.
L’enorme abete è circondato da animali intagliati nel legno, a grandezza naturale, e da un curioso vascello, anch’esso interamente in legno. La nostra guida, Kristen, ci spiega che nelle stagione calda viene utilizzato per trasportare i turisti in una gita lungo il fiume, mentre in inverno viene tirato a secco il piazza per fare divertire i bambini.
Il lato più alto della piazza è chiuso dall’edificio del Municipio, color rosa pallido. Esattamente di fronte si trova la fontana con una statua speciale. Sono i “Kissing students”, due giovani che si baciano sotto ad un ombrello.
Un alto scatto della vostra fotocamera lo merita un palazzo unico nel suo genere (o quasi).
Il palazzo del barone De Tolly, generale zarista nelle guerre napoleoniche, ospita il Museo d’Arte di Tartu e la sua particolarità è essere vistosamente inclinato verso il suo lato sinistro. Questo perchè fu costruito in parte sui resti di un muro storico. E’ impresionante!
Di fronte alla piazza, al di là della strada, si trova un ponte moderno sul fiume Emajogi che nasconde una curiosità.
E’ ormai rituale comune e scaramantico che gli studenti della città debbano attraversarlo camminando sul sottile cornicione ad arco se vogliono arrivare a conseguire la laurea. Ovviamente questa pratica è molto pericolosa e Kristen ci dice che il comune sta addirittura valutando di abbattere il ponte. Con l’occasione della sicurezza, in realtà, si vorrebbe ricostruirlo con le fattezze che aveva in precedenza, prima che venisse distrutto sia dai tedeschi che dai russi.
L’Università di Tartu
Tartu è la seconda città più importante dell’Estonia, dopo Tallinn, e la sua notorietà deriva principalmente dallo storico complesso universitario.
La sede principale si trova a pochi passi da Raekoja Plats. E’ un imponente palazzo in stile neoclassico così ben conservato da sembrare nuovo di zecca.
Nel periodo natalizio è completamente ricoperto di lucine ed ospita spesso concerti di studenti.
Siamo stati molto fortunati perché proprio il giorno della nostra visita abbiamo potuto assistere per qualche minuto alle prove generali di un concerto che si sarebbe tenuto di lì a poche ore.
E’ stato molto curioso: le prove sono forse più affascinanti del vero e proprio concerto.
L’università di Tartu comprende numerosissime facoltà e gli edifici specifici sono disseminati per tutta la città.
St. John, la chiesa di mattoni rossi
Sempre a pochi passi da Raekoja Plats è possibile entrare alla St. John Church, l’unica chiesa estone costruita interamente in mattoni rossi.
Questa caratteristica è tipica dei Paesi del nord Europa.
L’interno è austero quanto l’esterno ma molto affascinante anche perché, proprio durante la nostra visita, una ragazza si stava esercitando all’organo. Da pelle d’oca!
Lungo tutta la parete di una navata laterale, su mensole simili a grezze assi di legno poggiano numerosi resti di statue e teste che decoravano l’esterno dell’edificio prima dei bombardamenti. Tutto quello che è stato possibile salvare si trova esposto nella chiesa e non è più stato ricollocato nella sua sede originale.
I ponti del Diavolo e dell’Angelo
A delimitare l’accesso all’antico centro storico di Tartu, oggi un verdeggiante parco dopo il passaggio dello zar Pietro che rase al suolo la città, in cima alla collina (Toomemägi) vi sono i suggestivi ponti dell’Angelo (bianco) e del Diavolo.
Il loro nome non ha nulla a che vedere con le figure bibliche, ma nasconde una storia curiosa.
La collina ospitò per anni una sede consolare britannica e il parco antistante è da sempre noto come “Giardino degli inglesi”. Il termine “inglese”, in estone, somiglia molto alla parola “angelo”, così il ponte verso la piazza del municipio, bianco e esposto ad est, venne soprannominato Ponte dell’Angelo.
In contrapposizione, il ponte in ferro nero dal lato opposto opposto del parco, è stato denominato “Ponte del Diavolo”: sarà solo il nome, ma passare sotto questo ponte di notte, nonostante le luci natalizie, mette i brividi!
Il primo poeta estone
Kristian Jaak Peterson è un eroe nazionale.
Questo giovane poeta, originario di una famiglia poverissima di Riga, non ancora maggiorenne lasciò la famiglia per raggiungere Tartu a piedi. Voleva seguire le lezioni universitarie, che allora erano tenute solo in tedesco.
Durante l’occupazione prussiana, infatti, la lingua estone era severamente proibita: non poteva esser né scritta, né parlata, né tantomeno insegnata.
Con le sue poesie e i suoi scritti, risollevò l’orgoglio nazionale estone.
“Potrà mai la lingua di questa terra,
come un alito incantato,
salire al cielo
e trovare l’eternità?”
Purtroppo non riuscì a leggere nessun giornale in estone, poiché morì a soli 21 anni di tubercolosi.
E’ considerato un padre della patria e la sua statua nel parco di Toomemägi accanto ai ruderi dell’antica cattedrale, che lo ritrae con un bastone e le scarpe consumate dal lungo cammino, è diventata un luogo di pellegrinaggio specialmente il 14 marzo, giorno del suo compleanno e festa nazionale.