Derry-Londonderry, la città irlandese del “Bloody Sunday”

Arriviamo a Derry che è ora di cena, dopo la bella giornata sulla Causeway Costal Route.
Una cena alla Walled City Brewery nell’ex caserma delle truppe inglesi di Ebrington Square, sulla sponda est del fiume, a degustare le birre di questo birrificio artigianale è il benvenuto che ci dà questa città dai mille contrasti, a tratti davvero assurda.

Walled City Brewery

Tour guidato sulle mura di Derry

Dopo una rilassante notte e una lauta colazione al Bishop’s Gate Hotel, situato nel cuore della città e racchiuso dalle famose e indistruttibili mura medievali, l’indomani mattina alle 10 ci attende a pochi passi John del Martin Mc Crossan City Tour per un tour a piedi delle mura della Walled City.
Il tempo non è clemente, la pioggia fine e incessante accompagnata da qualche folata di vento (siamo pur sempre vicini al mare e in Irlanda), ci terrà compagnia per i 50 minuti della passeggiata (per fortuna alla fine ci attende un bel the caldo!).

Si inizia con una dettagliata storia della città, indispensabile per cogliere le mille contraddizioni di una città (e di uno Stato – Irlanda del Nord per gli irlandesi, Ulster per i lealisti protestanti).
Dalla fondazione (una piccola colonia inglese – inizialmente solo per scopi commerciali – sulla sponda del fiume in territorio irlandese), agli innumerevoli assedi subiti, alle incessanti lotte (persino sul nome della città!) tra cattolici e protestanti dal medioevo fino all’IRA.
John parla veloce e sciorina a raffica una serie di date difficili da tenere a mente per chi non è ferrato sulla storia medievale inglese.

Derry è soprannominata anche “la Città Vergine” in quanto le sue possenti mura sono rimaste inviolate da tutti gli assedi condotti nei secoli, anche il più lungo del 1689 durato 105 giorni e che è costato la vita a migliaia di persone rinchiuse (a forza) nelle mura e ridotti a mangiare qualsiasi essere vivente (cani, gatti, piccioni e topi) per la fame.
Gli abitanti di Derry sono ancora scherniti oggi per la loro cucina!

St. Columbus Cathedral

Le mura si innalzano nei pressi della St. Columbus Cathedral (protestante), la chiesa più bersagliata dai bombardamenti perché costruita in cima alla collina, per poi scendere a partire dalla Bishop’s gate, la porta sud della città, nei pressi del Verbal Arts Centre.

I murales intorno a questo padiglione raccontano con ironia la storia di questo edificio che negli anni dei Troubles (1969-1998) era la sede dello spionaggio del MI5: centinaia di telecamere erano schierate come cannoni sui bastioni a riprendere tutti e tutto ciò che accadeva nel quartiere cattolico-irlandese.
Da questo lato dei bastioni, infatti, si possono scorgere quasi tutti i murales politici letteralmente “sbattuti in faccia” agli inglesi del quartiere di Bogside.

Il quartiere cattolico merita una visita non solo per queste toccanti opere d’arte (i murales ritraggono le vittime degli scontri o richiamano alla pace e alla volontà di unione con l’EIRE), ma anche per immergersi nei luoghi resi tristemente famosi dalle immagini in bianco e nero della battaglia di Bogside (agosto 1969) e del più celebre Bloody Sunday (il massacro del 30 gennaio 1972 – 13 morti).

Il Derry Corner è la celeberrima parete della casa con la scritta “You are now entering Free Derry” – uno stato nello stato autodichiaratosi nel 1969 – a pochi passi dal monumento ai caduti dell’IRA e al monumento per le vittime del Bloody Sunday.
Se avete tempo e siete interessati ad approfondire la storia dei Troubles a Derry, consigliamo il tour guidato a piedi di un’ora e mezza circa (partenze alle 11, 13 e in estate anche alle 15).

Sul ponte pedonale Peace Bridge

Le due sponde del fiume Foyle – a est quella inglese (i protestanti-unionisti sono il 40% della popolazione) a quella ovest irlandese (98% di cattolici) – sono oggi unite dal moderno ponte pedonale “Peace Bridge”, la cui struttura ricorda due mani che si stringono in gesto di pace.
Pace che ancora oggi, racconta John, è più che altro una convivenza forzata.

La tensione si sente e questa doppia faccia di città aperta e pacifica ma allo stesso tempo piena di rancore si manifesta ovunque, dal nome della città (Derry per gli irlandesi, Londonderry per i protestanti inglesi – ancora oggi sulle cartine ha il doppio nome, ma attenzione a non far confusione!) fino alla parata per la festa cattolica di San Patrizio (patrono d’Irlanda) che per non crear tensioni viene chiamata “Spring Festival”.

Nel Tower Museum

Nel piazzale di fronte al Peace Bridge consigliamo di fare un salto all’interno della Guildhall con le sue splendide vetrate e di dedicare ancora qualche minuto alla visita del Tower Museum che racconta la storia della città (tralasciate la sezione sulla nave spagnola) dalla preistoria ai Troubles con tanto di cimeli e contenuti multimediali. Un utile ripasso per quello che vi siete persi durante il tour guidato!

Vale la pena visitare la città di Derry?

Assolutamente sì. A mio avviso non si può comprendere che cos’è oggi l’Irlanda del Nord senza aver visitato Derry: un paese con i piedi ancora in due scarpe che, ancor di più dopo la Brexit, cerca con tutte le forze (e gli evidenti limiti politici) di coronare un sogno che dura 100 anni, l’unione con l’Irlanda.

Come raggiungere la città di Derry

Da Belfast (112km, 1h15 in auto) ci sono frequenti bus che partono dalla stazione dietro all’hotel Europa (il viaggio con Translink o Eurolines dura circa 2 ore) oppure in treno dalla stazione centrale (2h30 ogni 3 ore circa).
Anche da Dublino (230 km, 3 ore in auto) ci sono collegamenti in autobus con le compagnie Translink o John McGinley (4 ore), mentre il viaggio in treno passa da Belfast e dovrete cambiare.

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