Il 2020 è stato un annus horribilis per gli amanti dei viaggi e per il settore turistico in generale: dopo la confusione iniziale e una timida ripresa nei mesi più caldi, sembra che i confini stiano tornando a chiudersi e sempre meno voli potranno decollare verso le mete più ambite.
Cosa fare dunque per continuare a soddisfare la voglia di destinazioni esotiche, di perdersi in città millenarie o lasciarsi emozionare davanti a veri e propri paradisi terrestri?
Un aiuto, tanto inaspettato quanto insolito, ci viene dal mondo dei giochi e videogiochi che, grazie alle loro trame e alle grafiche ormai tanto reali da apparire delle vere e proprie riprese cinematografiche, ci consentono di ‘viaggiare’, se non fisicamente, almeno con il cuore e la mente.
Giochi da tavolo: Ticket to ride e le varianti dei giochi da casinò più famose
Se nella sua versione originale Monopoli ci permette di esplorare, e comprare, le vie e le piazze della Milano del Ventennio, Ticket to Ride si propone invece di farci ripercorrere il mondo intero.
Lo scopo del gioco è infatti quello di raggiungere le diverse destinazioni assegnate a ciascun partecipante all’inizio del gioco, che non vengono svelate agli avversari. Per vincere, è necessario occupare i tratti di ferrovia che uniscono le destinazioni di ciascun giocatore, prendendo il comando di snodi ferroviari tattici per bloccare il percorso degli avversari. Chi ha creato il percorso ferroviario più lungo alla fine del gioco (vengono assegnati punti extra per gli obiettivi secondari raggiunti) viene dichiarato il vincitore.
Ticket to Ride è inoltre molto recente: pubblicato per la prima volta nel 2004 da Days of Wonder, ha da allora tenuto molto impegnato il suo creatore Alan R. Moorn, che ha riadattato la mappa utilizzata nella versione originale per creare percorsi molto specifici. Grazie a questo gioco possiamo ora esplorare l’Europa intera, l’Asia, l’Africa, gli USA attuali e del 1910, la Germania, i Paesi Scandinavi e addirittura solcare gli oceani, senza poi dimenticare New York, Londra e Amsterdam.
Le illustrazioni delle mappe, delle carte e delle scatole, curate da Julien Delval e Cyrille Daujean, fanno di
questa serie di giochi un vero e proprio mezzo di trasporto in grado di portarci a spasso per il mondo e anche indietro nel tempo, tanto nel Far West quanto nella Londra vittoriana.
Per chi preferisce esplorare la cultura dei vari Paesi invece che le città e la geografia, non c’è opzione migliore dei giochi da casinò. Molti di quelli che infatti oggi sono considerati giochi a sé stanti hanno invece una unica radice comune, che è stata poi modificata e adattata nel corso dei secoli ogni volta che questo gioco ha raggiunto Paesi e città diversi.
È il caso per esempio del Ventuno, nato in Spagna già nel 1611 e addirittura citato da Miguel Cervantes in una delle sue novelle.
Il gioco esplose poi in Francia nel 18esimo secolo e trasformatosi nel Pontoon britannico e nel più famoso blackjack negli Stati Uniti, ma è impossibile non notare le somiglianze della dinamica di gioco con il 7 e mezzo nostrano.
Come riporta il sito di Betway Casino, lo stesso vale per la roulette, che è ora disponibile in diverse varianti: francese, europea e americana. Queste sono sì giocate secondo lo stesso principio, ma offrono puntate diverse e le regole applicate alle caselle “0” e “00” variano in base all’influenza delle regole dei casinò dei diversi Paesi in cui questo gioco si è diffuso nei secoli scorsi.
Videogiochi: quando la grafica supera quasi la realtà
È indubbio che, partendo da origini umili e pixelate negli anni ’80, i videogiochi si sono ora trasformati in molto di più di un semplice passatempo.
Questi prodotti hanno sfruttato al massimo il progresso tecnologico soprattutto dal punto di vista della grafica, diventando dei veri e propri mezzi di intrattenimento a 360°, raccontando storie avvincenti e facendo immergere i giocatori nella trama grazie a dei capolavori graficamente quasi indistinguibili dalla realtà.
Alcuni titoli nello specifico fanno ora al caso di chi vuole esplorare nuovi panorami o rivisitare i luoghi del cuore durante questi mesi in cui farlo di persona non è più possibile: stiamo parlando di saghe come quella di Assassin’s Creed, il videogioco Death Stranding e anche Red Dead Redemption 2.
La prima è perfetta per chi vuole viaggiare nel tempo ed esplorare città come la Firenze medievale, le piramidi egizie e non da ultimo la Parigi della Rivoluzione Francese. Per capire il livello a cui questa saga si è spinta nel riprodurre fedelmente l’ambientazione in cui il protagonista svolge le proprie missioni, basta sapere che il modello della cattedrale di Notre Dame presente in Assassin’s Creed Unity verrà utilizzato per guidare il piano di ricostruzione dell’imponente edificio dopo il terribile incendio del 2019.
Gli amanti della natura potrebbero rivolgersi invece a Death Stranding, uno dei giochi per PlayStation 4 più chiacchierato di sempre, capace di catapultare il giocatore in una Islanda post-apocalittica ancora più desolata e selvaggiamente naturale di quella che conosciamo al giorno d’oggi.
Menzione d’onore per Red Dead Redemption, videogioco curato da RockStar Gaming che riproduce fedelmente il Midwest statunitense di un’America ancora in fasce: il Grand Canyon, Monument Valley, il deserto del New Mexico, i picchi delle Montagne Rocciose e le pianure del Wyoming; tutto questo e molto di più sono a portata di mano di chi decide di montare in sella al proprio cavallo armato di rivoltella e lanciarsi a capofitto nel Far West dai chiari richiami spaghetti western.
Il mondo dei viaggi sembra essere cambiato per sempre e il futuro del settore è sicuramente legato a doppio filo con il mondo della tecnologia, in tutte le sue declinazioni.