Di recente ho avuto la fortuna di tornare in Valbelluna ed approfondire la mia conoscenza di questi magnifici luoghi, ai piedi delle Dolomiti, sotto un aspetto più naturalistico ed avventuroso.
Il clima ottimale dell’autunno mi ha permesso di cimentarmi in trekking panoramici, sport più estremi ma di dedicare anche il giusto tempo al relax, alla visita di borghi storici e sì, anche al buon cibo tipico.
Se volete copiare paro-paro il mio itinerario o prenderne spunto per realizzare qualcosa di perfettamente adatto a voi, di seguito troverete tutti i dettagli. Per aggiornamenti o approfondimenti, potete contare sul supporto del team di Dolomiti, the mountains of Venice.
Come raggiungere la Valbelluna
È possibile raggiungere sia Belluno che Feltre comodamente in treno, anche se il regionale effettua molte fermate e va decisamente lento. Se non abitate nelle vicinanze, il mio consiglio è di prendere un volo aereo che vi porti all’aeroporto di Venezia o di Milano e, da lì, noleggiare un’auto.
Un’auto a noleggio è ‘ideale per spostarsi in autonomia ed essere tranquilli di poter visitare tutte le bellezze che vi offre la Valbelluna.
Affidandovi al sito Discovercars.com potrete comparare le migliori compagnie di noleggio auto con semplicità. Con più di 6 anni di esperienza e un panorama che comprende ben 150 Paesi, in un paio di click sceglierete l’auto giusta da noleggiare tra più di 500 provider, con un risparmio fino al 70%. Nessun costo nascosto e assistenza 24/7.
Giorno 1 – Nevegal
Giornata dedicata al trekking medio-facile sul Nevegal.
Lasciando l’auto al parcheggio de La Casera è possibile intraprendere un trekking panoramico su sentieri e strade sterrate che si affacciano sul bellissimo lago di Santa Croce e vi conducono fino a toccare la neve in autunno. Un percorso ad anello di circa 8 km con un dislivello di 200 m.
Lasciate che venga buio e, a 1600 m slm, rifugiatevi all’Agriturismo Faverghera dove vi scalderete dinnanzi alla stufa gustando alcuni saporiti piatti dell’agrichef Marco Vuerich. Mangiate e bevete quanto volete, il parcheggio, al ristorno, dista pochi minuti a piedi, tutti in discesa.
Giorno 2 – Altopiano del Cansiglio e Belluno
La mattina ci addentriamo nella foresta del Cansiglio con una guida esperta, alla ricerca del re della foresta: il cervo.
Il trekking facile di circa 3 ore si percorre tutto all’interno di una storica faggeta.
I colori, durante il foliage, sono impareggiabili. Se avrete fortuna, vedrete il cervo. Altrimenti imparerete tante cose curiose come è capitato a me. Cosa sono le faggiole, come funzionano le foto-trappole, cos’è una lama… il tutto percorrendo il sentiero che univa due antichi villaggi cimbri (popolazione locale dell’Alpago).
Il pranzo è l’occasione perfetta per assaggiare il pregiato agnello dell’Alpago, una razza di agnello presidio slow food molto apprezzata.
Al Risto Golf Club Cansiglio lo cucinano con esperienza e poi potrete cogliere l’occasione per smaltire il lauto pranzo con una partita a golf. Anche se non siete soci del club, è possibile pagare la partita ( 9 o 18 buche); il campo è un vero gioiello, fornito di golf cart (che io adoro!). Al campo di tiri prova mi sono rilevata una promessa del golf e divertita un sacco!
Il pomeriggio è da dedicare alla visita del capoluogo di provincia, la graziosa cittadina di Belluno, da raggiungere curiosamente con le scale mobili dal comodo parcheggio pubblico.
Belluno è particolare, sembra tanto piccolina ma racconta una storia appassionante e ricca.
Oltre agli edifici storici del centro, meritano una visita la Basilica Cattedrale di San Martino e la chiesa di Santo Stefano. Non perdetevi anche la torre medievale!
La conclusione di giornata ideale è una degustazione con shopping annesso all’azienda agricola Poggio Pagnan a Farra di Mel. Scoprirete la varietà di uva resistente e le loro etichette curate fin nel più piccolo dettaglio.
Dove dormire a Belluno
Il Park Hotel Villa Carpenada è un albergo di lusso che offre agli ospiti i più moderni comfort all’interno di una struttura storica. Anche negli arredamenti troverete quel particolare mix: mobili antichi e vasca Jacuzzi… che ne dite?
In questo hotel hanno soggiornato ospiti illustri come Papa Francesco e il presidente Pertini.
Anche la cena vi consiglio di consumarla al ristorante dell’hotel. Piatti della tradizione rivisitati in chiave moderna e presentati con molta eleganze. Un ottimo servizio, attento, sia in sala che alla reception..
Giorno 3 – Zumelle e canyoning
In quanti sognano un’esperienza medievale dalla A alla Z? Al castello di Zumelle è possibile prenotare una camera perfettamente in stile medievale e sedersi ad un tavolo imbandito con le pietanze più saporite dell’epoca.
Il castello è stato ristrutturato seguendo gli antichi canoni: nella torre sono riprodotte le stanze come nel medioevo e nei sotterranei è possibile prendere parte ad una sessione di escape room.
Al ristorante ci si siede su pelli di pecora e si beve sidro da una brocca. Ogni pietanza è accompagnata da una differente bevanda alcolica che spesso somiglia ad un amaro digestivo. L’atmosfera è suggestiva e coinvolgente, tra candele e personale vestito con abiti tradizionali medievali.
Il tempo di digerire il lauto pranzo ed è subito ora di fare sport. Sport per impavidi, amanti dell’acqua, sprezzanti delle basse temperature.
In Valbelluna sono molte le forre dove è possibile praticare canyoning e, accompagnati da una guida esperta, due dei percorsi più panoramici sono il Brent de L’Art e la Val Maor.
Dopo questa adrenalinica avventura è il momento di rilassarsi.
Questa sera si cena al Rifugio Pranolz a Trichiana ma prima ci si prende un po’ di tempo nella sua bellissima spa. L’area wellness interna è nuova e ben curata. Area tisane, lettini, sauna e doccia finlandesi, stanza del fieno, docce emozionali.
Poi c’è l’area esterna con una splendida vasca idromassaggio rotonda in legno con l’acqua riscaldata dalla stufa sottostante. Che panorama!
Una ricca cena a base di formaggi locali e vino per poi cadere in un sonno profondo nel più totale silenzio. La mia camera è tutta in legno col il soffitto spiovente di travi profumate di pino e le tendine di pizzo…
Giorno 4 – Sportful Dolomiti Race e Feltre
Pronti a saltare in sella per affrontare una delle salite più ripide nella storia del ciclismo? In Valbelluna passa la Sportful Dolomiti Race, la corsa ciclistica di 210 km cui prendono parte ogni anno circa 5000 ciclisti da tutto il mondo.
Il percorso è davvero impegnativo, pesante che prevede un totale di 5000 m di dislivello!
Noi ovviamente la affrontiamo su una e-bike ma l’emozione è comunque tantissima! Contattate Dolomiti, the mountains of Venice per noleggiare un ebike in Valbelluna e scegliere il tratto di salite che fa al caso vostro.
State però attenti, per ora di pranzo dovete trovarvi all’Albergo Ristorante Croce D’Aune e farvi preparare un bel piatto fumante di polenta di mais sponcio (prodotto locale) con il famoso salame fritto nel burro. E poi canederli, vin brulè, birra Dolomiti, baccalà, fagioli…
Se svuoi approfondire, leggi: “Piatti e prodotti tipici bellunesi“.
Al pomeriggio sarà piacevole passeggiare tranquillamente alla scoperta di Feltre. Il piccolo borgo della Valbelluna ha tante curiosità nascoste. Il teatro, l’architettura dei suoi palazzi e, accompagnati dalla guida locale Isabella Pilo, vedrete una particolarità che non vi svelo del tutto ma che c’entra col celebre artista Morto da Feltre.
Per cena, immancabile una tappa alla più grande birreria d’Italia, la Birreria Pedavena. Ne sono state aperte diverse in altre regioni, l’ultima qui vicino a me a Prato, ma questa è la sede centrale e oltre ad una abbondante cena di piatti tradizionali accompagnati dalle loro migliori birre alla spina, sarà possibile fare una visita allo storico birrificio (orari permettendo)!
Giorno 5 – Mel
Mattinata dedicata alla visita di uno dei borghi più belli d’Italia. Mel è un comune molto piccolo in provincia di Belluno. Potrete passeggiare tra le affascinanti viuzze o visitare, insieme alla guida Marta Azzalini, le sale affrescate del comune (con il piccolo museo archeologico) e l’adiacente casa Francescon, un vero e proprio gioiello, attualmente privato, colmo di storia e passione.
E per concludere in bellezza?
Beh, niente di meglio di un volo in tandem col parapendio. Dal Monte Avena, insieme ai maestri del Para e Delta Club Feltre proverete l’ebbrezza di alzarvi in volo su panorami da togliere il fiato! E’ stata la mia seconda volta in parapendio e ne ho avuto conferma: è bellissimo!
Non abbiate paura, non c’è da buttarsi nè da affrontare strane manovre acrobatiche a meno che voi non lo vogliate!