Arrivando da Phuket…
10*giorno: Phuket-Koh Phi Phi.
Arrivati al molo di Koh Phi Phi nel pomeriggio, una long tail boat dell’hotel ci viene a prendere.
Scendiamo direttamente su una delle piccole spiagge del Viking hotel resort, un gruppo di bungalows a palafitta completamente in legno arroccati sulla ripida costa rocciosa.
La sera prima avevamo prenotato una stanza superior, con terrazzo (coperto!!) arredato e amaca, matrimoniale con zanzariera, bagno privato con doccia (solo fredda) e ventilatore, vista mare. Compliments, ombrello, e sarong sono di serie.
Ci sono altri tre tipi di camere ma il lusso qui non serve. Pare di esser fuori dal Mondo, ed è quello il bello!
Piccole calette ospitano spicchi incantevoli di spiaggia chiara e fine.
Ai lati, semi sommersi dall’acqua, grossi massi neri levigati ad incorniciare il quadretto.
Scolorite long tail boat in legno, ormeggiate a pochi metri dalla riva.
La vegetazione è fitta e ci si muove su ardui sentierini in terra e ciottoli, scavalcando radici e tronchi.
Molto faticoso raggiungere la zona molo la sera, con ristoranti e negozietti.
Bisogna fare una ventina di minuti di “arrampicata”, a volte scivolosa, e attraversare due spiagge.
Arriviamo esausti al 4 Seasons restaurant dove io scelgo nuovamente una pizza mentre Filippo si butta su un pollo teriyaki con riso e insalata. I prezzi solo i soliti.
Le solite cose anche sulle bancarelle tranne una simpatica calamita a tartaruga.
In ogni angolo scoviamo un micio, tutti pulitissimi, sani, docili. Si vede che qui vivono bene. C’è pappa per loro ovunque e quando piove (perchè piove anche qui…) si riparano su asciugamani nelle Spa o nelle hall degli alberghi.
Noi ci siamo riparati sotto il tetto in makuti e bamboo del nostro terrazzo e siam qui a goderci il fresco sui divanetti.
Peccato un po’ di zanzare… che a quanto pare questa volta hanno preferito il sangue di Filippo!
11*giorno: Koh Phi Phi.
La mattina apriamo gli occhi alle 9 e ci buttiamo giù dal letto: c’è il sole!
Che emozione! Che fortuna!
Corriamo alla reception e fermiamo una seconda notte, poi via giù al molo per prenotare last second un tour in barca di mezza giornata (400baht)! Le tappe saranno molto più emozionanti del previsto!
Si parte alle 10 con una colazione un po’ troppo internazionale per i nostri gusti: wurstel, pancetta…
Siamo un bel gruppo di 25/30 ragazzi attorno ai trent’anni, in prevalenza australiani e cinesi.
La barca è medio/grande e sopporta abbastanza bene le alte onde che al rientro però raggiungono anche i 4 metri e fanno un po’ paura.
La prima sosta è alla Monkeys beach dove possiamo interagire a nostro piacimento con una trentina di scimmiette selvatiche, abituate a scendere in spiaggia da alte rupi, per scroccare cibo ai turisti.
Ti rubano di mano di tutto, cercano di salire sulle barche incustodite e una si è anche arrampicata sul mio pareo!
La seconda sosta ci ha visti catapultati in un famoso film. The Beach, la pellicola con Leonardo DiCaprio e Tilda Swinton del 2000.
Un sogno, e ve lo racconto nel post: Maya Bay, sulla spiaggia di The Beach con Leo DiCaprio.
Un attimo di riposo gustando un riso speziato e dell’anguria e si riparte per fare snorkeling a Phi Phi Leh bay. I pesci non sono molti ma alcuni decisamente grandi. Pappagallo e Balestra oversize. Maschera e boccaglio sono compresi nel pacchetto gita.
Poco più in là l’ultima sosta per un tuffo in un mare color verde acqua pennarello. Pare un laghetto tutto circondato da altissime scogliere con vegetazione, e aperto solo in un breve tratto dove l’acqua entra pacata. Vicino alle rocce si può udire l’eco.
Rientrando al porto di Phi Phi Don, l’isola principale del piccolo arcipelago, rallentiamo davanti alla Viking cave, una grotta nella scogliera che ricorda un covo di pirati.
Alcuni (pochi) proseguono per altre spiagge, con la gita ‘full day’.
Noi, decisamente stanchi, scegliamo di concludere soddisfatti la giornata tra la piccola spiaggia privata del nostro bungalow e la più grande spiaggia dell’isola, Long beach, a pochi passi dal resort.
La sera, per cena, la solita scarpinata verso il centro.
Tempura di gamberi, filetto di tonno in agrodolce e hamburger con patate.
Sazi ed esausti, torniamo nel nostro angolino sperduto.
… e il viaggio prosegue verso Koh Lanta.