I Cantori di Carpino e la mia prima taranta

Non ditemi che vi siete persi le mie performance da ballerina e suonatrice su Facebook durante il mio viaggio a Carpino, Puglia?
Beh, nel dubbio, vi ripropongo qualcosa qui sotto perchè non so quando capiteranno di nuovo delle manifestazioni artistiche di questo livello! 🙂

Scherzi a parte, durante la festa per l’accensione dell’albero di Natale di Carpino, ho vissuto alcune esperienze davvero tradizionali e coinvolgenti. Poi sì, un po’ di fortuna non guasta mai e mi sono ritrovata a bere vino nell’accogliente salotto del signor Nicola e di sua moglie, tra presepe e racconti dei famosi Cantori di Carpino.

La sera del 7 dicembre, nella piazza del piccolo borgo del Gargano, si sono accese le luci dell’albero di Natale si è dato fuoco ai rami di ulivo creando un altissimo falò davanti alla chiesa principale e un palco è stato allestito appositamente per l’esibizione degli amati Cantori di Carpino.

La festa è stata aperta da una fiaccolata e da alcune canzoni natalizie cantate dai bambini del paese e provenienti dai borghi dei dintorni.
Poi è arrivato l’attesissimo momento della cena, sempre in piazza, dove il signor Michele ha pensato bene di rimpinzarci di tutti i piatti tradizionali che si servono in questo periodo freddo dell’anno: zuppa di pane, ceci, le immancabili fave e una carne deliziosa cotta alla brace con spezie che venivano utilizzate per la carne secca dei pastori.
Il tutto innaffiato da ottimo Nero di Troia ovviamente, che scaldava mani e cuore.

Con la scusa di smaltire il lauto pasto (ma in realtà un po’ alticce e troppo coinvolte dal ritmo di chitarre e castagnole), ci siamo prodigate in una taranta dietro l’altra sui sanpietrini della piazza che poco a poco lasciava spazio soltanto ai soggetti più mondani… o amanti del vino! 🙂
E’ stata la prima volta che ho provato a ballare la taranta, o tarantella.  I passi non sono complessi o che seguono rigidi canoni ma certo l’interpretazione è fondamentale e noi ne abbiamo ancora da imparare.

Prove generali di castagnole

Foto di gruppo

La sera successiva ci siamo ritrovati a casa di Nicola che ci ha raccontato la storia dei noti Cantori di Carpino in modo nostalgico, simpatico e coinvolgente. Vederlo suonare ad un metro da me è stato molto emozionante.
La situazione mi invogliava a prestare attenzione al testo delle canzoni (in dialetto pugliese) che trattano spesso di vicende amorose con finali romantici ma anche no.

Nicola veniva accompagnato dal ritmo incalzante delle castagnole (nacchere) della moglie Rosa, tranne per la magnifica, prodigiosa performance della sottoscritta che solo alla fine della canzone, stremata, si è resa conto di aver praticamente sbagliato tutto!

La storia dei Cantori di Carpino

Beh, la storia ve la lascio leggere sul bellissimo sito ufficiale dei Cantori di Carpino.
Vi metto un po’ di curiosità anticipando che la prima aggregazione dei Cantori di Carpino si ebbe nel lontano 1924 e tra i 7 membri spiccava Antonio Piccininno, ora ricordato come “l’ultimo dei cantori” perchè deceduto il 9 dicembre 2016 all’età di 100 anni.
A loro va il merito di aver tramandato negli anni storia e tradizione di un popolo di contadini, pescatori e pastori diventando fonte inesauribile di ispirazione per gli interpreti di musica popolare.

Negli ultimi anni i Cantori di Carpino hanno vissuto il passaggio dalla dimensione provinciale a quella nazionale. Artisti come Eugenio Bennato, Renzo Arbore e Teresa De Sio si sono appassionati alla musica carpinese trasformandoli in un vero e proprio mito per i cultori della musica etnica.

“Oggi Piccininno è il riconosciuto guardiano della tradizione. Non solo perché l’ha custodita e trasmessa cantando, ma anche perché si è accollato un compito difficile e di straordinario valore: mettere per iscritto questa sapienza orale, prima che fosse troppo tardi.
Dopo la morte di Piccininno, i Cantori di Carpino oggi sono composti da: Nicola Gentile (tamorra e voce), Rocco Di Lorenzo (chitarra battente e voce), Gennaro Di Lella (chitarra acustica), Rosa Menonna (castagnole) e Antonio Rignanese (chitarra battente).”

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