Arriviamo in ritardo. Fino all’ultimo siamo rimasti indecisi se avventurarci in mezzo alla fitta nebbia della provincia o farci un comune giro in centro città.
Poi, come al solito, Filippo ha insistito e ha fatto molto bene!
La piazza principale ospita un mercatino natalizio ma la fiumara di gente si sta dirigendo altrove.
Una folla importante, che davvero non mi aspettavo, se ne stava in piedi a riempire tutta la balconata del Belvedere di San Salvatore Monferrato.
E’ una piccolissima città collinare, anzi, un paesone, chi avrebbe immaginato potesse attirare tanti curiosi!
La spiegazione era ancora in corso. La ditta specializzata “Skylanterns” illustrava al pubblico, con immensa pazienza, il funzionamento delle ormai diffuse lanterne cinesi, o lanterne di carta.
Eppure in molti parevano non conoscerle.
Con tanto di accensioni e lanci di prova, l’illustrazione passo-passo si protrae a lungo; fa molto freddo e la nebbia per fortuna si è provvidenzialmente alzata del tutto.
Dall’alto di un palchetto, il ragazzo scandirà personalmente la procedura così che tutti potranno far alzare il cielo le numerose lanterne contemporaneamente.
Poi parte la vendita. 7 euro a lanterna, l’incasso devoluto al Comune.
Noi abbiamo ancora vivo il ricordo della nostra singola e personale lanterna sulla spiaggia di Koh Samui del giugno scorso e decidiamo di trovarci una postazione preferenziale per scattare alcune foto dello spettacolo e magari fare anche un breve filmato.
Le lanterne sono vendute. Tutti sono stati accontentati.
Si parte.
Si scarta la lanterna con molta cura, è in sottilissima carta di riso.
Si accende il corposo stoppino imbevuto di cera d’api e si attende che prenda bene fuoco in tutta la sua dimensione, tenendo la lanterna a testa in giù.
Quando il fuoco ha preso in tutto lo stoppino, si capovolge con un gesto rapido ma delicato la lanterna, che, come una mongolfiera, si riempirà di lì a poco di aria calda creata dal vapore dello stoppino in fiamme.
Bisogna rigorosamente attendere che il “pallone” si riempia di aria calda – tenendolo possibilmente in due – ed è vietato gettarlo con una spinta perchè con tutta probabilità cadrà a picco tra i rovi sottostanti, come purtroppo alcuni hanno fatto.
In realtà il terreno e le sterpaglie sono brinati e quindi non si corre alcun rischio di incendio in questa occasione. Anzi, spesso i palloni incastrati, si sono riusciti comunque a gonfiare di aria calda e con calma han preso poi il volo da soli.
Precisiamo che queste lanterne sono fatte rigorosamente ed interamente con materiali riciclabili. Ecologiche al 100% quindi, con carta di riso, cera d’api e bambù per l’intelaiatura.
Il via è stato dato per tutti: si lancia!
… anche se qualche lanterna è già sfuggita di mano ad alcuni e sta prendendo l’orizzonte in solitaria…
Uno spettacolo splendido ed emozionante!
Ok che ho la lacrima facile ma mai avrei pensato di commuovermi vedendo salire nel buio decine e decine e decine di lanterne illuminate di un caldo giallo oro.
Sono tantissime!
Come grossi funghi si levano dalla folla di gente come se si creassero dal nulla.
Salgono in cielo lente, dolci, con un leggero dondolio iniziale e si uniscono alle altre formando una costellazione sempre più numerosa.
La luna quasi piena corona il tutto.
E casulamente, anche noi dopo le numerose foto riusciamo ad esprimere un desiderio e mandarlo in volo con una lanterna.
Eh sì, perchè una famigliola probabilmente un po’ spaventata dal fuoco ha lasciato andare il pallone troppo presto. Questo non è riuscito a librarsi in volo e ci è praticamente caduto sulla testa.
Così, con la nostra nota abilità di piromani (hi hi…), ripristiniamo la lanterna, attendiamo i giusti tempi e, in coda agli altri, ecco salire anche lei … e andare lontano!