Girare una grande metropoli a piedi si può fare!
Qui vi do cinque spunti per percorrere a piedi alcune zone di Londra, brevi tratti alla portata di tutti.
Ecco anche un piccolo rinforzo: solo camminando si scoprono chicche e dettagli, si osserva con più enfasi e ci si lascia coinvolgere da meravigliosi angoli della città!
1. Da Camden Town a Little Venice: 45 minuti lungo i canali
Dalla fermata della tube di Camden Town o Chalk Farm si raggiunge il canale nei pressi del famoso Camden Market. Qui vi suggerisco una colazione o uno spuntino in uno dei numerosi localini ambulanti della terrazza esterna: avrete l’imbarazzo della scelta e vi ricaricherete per la camminata.Imboccate il viottolo ciclo-pedonale che costeggia il canale lasciandovi Camden Town alle spalle e godetevi l’atmosfera tutt’altro che metropolitana. Proseguite lungo il canale anche una volta raggiunto Regent’s Park: non potete sbagliare, vi ritroverete a Little Venice con nuovi scorci negli occhi e nel cuore.
Londra è sorprendente anche in questo: ci sei e ti sembra di essere altrove.
2. Da Covent Garden a Trafalfar Squadre: 10 minuti tra vie storiche
Un giro danzante completo attorno alla struttura del Jubilee Market, un classico percorso interno, l’ispezione di ogni angolo e negozietto degustando tè e cospargendosi di profumi è un must, ma poi uscitene!
La piazza ha ancora dettagli seicenteschi, i palazzi eleganti sono stati ridestinati a un ovvio utilizzo moderno, Henrietta Street che parte da qui comunica ancora i fasti neoclassici e porta a Chandos Pl. che culmina con l’inglesissimo pub omonimo che invita a prendersi una birra.
Trafalgar Square è ormai dietro l’angolo in tutta la sua imponenza.
3. Da Liverpool Street Station a Brick Lane: 20 minuti di East End
In arrivo a Londra con lo Stansted Express si sbuca dalla Liverpool Street Station, alla quale si potrebbero dedicare due ore di visita per quanto è grande la sua offerta commerciale interna. Con l’intento di raggiungere a piedi un brulicante quartiere in forte evoluzione dal post guerra a oggi, si esce in direzione Old Spitafield Market.
Dedicarci del tempo, lasciarsi affascinare dai negozi, dagli allestimenti esterni delle caffetterie interne, spulciare tra vestiti appesi e oggetti artigianato dal mondo nella grande piazza coperta è molto stimolante.
Da qui a Brick Lane manca poco, la lunga via di questo quartiere residenziale è una sorpresa: piccoli mercati, ristoranti asiatici, street art di Banksy (nientemeno), vita popolare, session musicali dietro i portoni, scouting di moda in capannoni industriali, negozi dei più disparati e il Cereal Killer Café per una pausa unica al mondo.
4. Dalla Cattedrale di St. Paul alla Tate Modern: 20 minuti
…che possono dilatarsi all’infinito tra sguardo ammirato e scatti fotografici.
La Cattedrale di St. Paul con il suo candore e la sua immensa cupola artisticamente collegata a quella di San Pietro richiama le attenzioni pre-partenza.
A metà del suo lato lungo si diparte la via che conduce al pedonale Millennium Bridge dal quale avere una delle viste più belle sullo skyline della City, sul Tower Bridge con alle spalle Canary Wharf e sul Southwark, Tate Modern compresa.
5. Da Piccadilly Circus a Neil’s Yard: 15 minuti per raggiungere una chicca
Dalla coloratissima Piccadilly Circus tra negozi e ristoranti si arriva a Leicester Square dove godersi la via pedonale, il parco, il cinema, gli spettacoli pomeridiani e chi più ne ha più ne metta.
Una deviazione possibile è quella per Gerrard Street: lo storico quartiere cinese londinese ha qui il suo ingresso ufficiale e al crepuscolo si colora di rosso vivo degno della più vera delle Chinatown sparse nel mondo.
Risalendo Monmouth fino a oltre l’incrocio circolare a sei strade, si arriva alla frizzante piazzetta di Neil’s Yard. Un luogo dove l’attenzione al biologico, all’ecologico, al vegano e al solidale per l’ambiente si concentrano e si esprimono in mille vivaci colori sui palazzi circostanti.
E per un giorno a Londra, qui trovate quale abbonamento dei mezzi conviene fare.
Photo credits: Little Venice di Christopher Chan;