La nota guida Lonely Planet ha pubblicato, come di consueto, la guida Best in Travel dedicata ai migliori viaggi da organizzare nel 2020.
Ogni anno chiede ai propri autori e ai redattori sparsi per il mondo di indicare le migliori mete turistiche per l’anno successivo e, dopo lunghe riflessioni, l’elenco iniziale viene ridotto a soli 10 paesi, 10 regioni, 10 città e 10 destinazioni convenienti.
Nella lista dei migliori 10 paesi svetta in prima posizione il Bhutan.
Il Bhutan è un piccolo paese asiatico, incastonato tra le vette himalayane, che sta adottando una rigorosa politica volta ad un turismo di qualità, di alto valore sociale e basso impatto ambientale. Promuove un turismo responsabile e sostenibile che obbliga i viaggiatori a pagare un’elevata tariffa giornaliera per poter mettere piede tra i suoi monti profumati di pino e coronati da monasteri.
La ricompensa per il viaggiatore sarà quella di poter camminare lungo sentieri di montagna immacolati, in compagnia di persone che, in virtù delle credenze buddhiste, sono in totale sintonia con l’ambiente.
Al Bhutan sta a cuore la sostenibilità ambientale
In materia di sostenibilità ambientale il Bhutan è un vero fuoriclasse: non solo è l’unico paese del mondo a emissioni negative di carbonio, ma addirittura entro il 2020 diventerà la prima nazione interamente biologica. Una meta sempre più bella e, grazie alla tassa d’ingresso, mai troppo affollata.
Il Bhutan è un luogo straordinario, rimasto quasi completamente immune al passare del tempo. È vissuto per secoli in una sorta di isolamento volontario, lontano dallo sviluppo del resto del mondo.
Da quando le sue porte sono state aperte al turismo, con diffidenza, nel 1974, molti visitatori ne sono rimasti affascinati: in effetti l’ambiente è incontaminato, il paesaggio e l’architettura sono maestosi, la gente è ospitale e la cultura conserva ancora le caratteristiche autentiche e pure di un tempo.
Nonostante l’immenso potenziale delle sue risorse naturali, il Bhutan resta uno dei paesi più poveri dell’Asia, che sfugge alla mentalità del “profitto a tutti i costi”, concezione tipica del resto del mondo.
Ragiona proprio con una logica diversa: non misura la ricchezza con parametri economici, contrapponendo al PIL (Prodotto Interno Lordo) concetti come il FIL, Felicità Interna Lorda.
Con un piede nel passato e un altro nel futuro, si avvia con fiducia verso la modernizzazione, intesa, dal suo punto di vista, come protezione fiera della sua antica cultura, delle risorse naturali e dello stile di vita profondamente buddhista.
Viaggio in Bhutan
Come detto all’inizio di questo articolo, il costo di un viaggio in Bhutan è stabilito dal governo del Paese, per monitorare gli accessi ed evitare sovraffollamenti, scremando le visite e producendo un turismo di qualità.
Generalmente viene richiesta una tariffa base giornaliera di 200 / 250 dollari USA per persona a notte (varia tra alta stagione e bassa stagione). I tour di 1 o 2 persone prevedono un supplemento di 40 e 30 dollari per persona. I bambini fino a cinque anni di età accedono gratuitamente, mentre quelli da 6 ai 12 anni pagano il 50% della tariffa giornaliera degli adulti.
A meno che non viviate in Bhutan non è possibile evitare la tariffa giornaliera e di conseguenza c’è poca differenza di prezzo tra le varie proposte di viaggio dei tour operator.
C’è da chiarire comunque che la tariffa giornaliera, per quanto possa sembrare elevata, comprende il soggiorno in alberghi, i pasti, i trasporti privati (tranne i voli aerei), le guide, gli ingressi ai siti turistici. Quindi in realtà non si tratta di un costo così proibitivo.
In Bhutan con un tour operator locale
Il Bhutan ha stilato un elenco di tour operator autorizzati a far accedere turisti, quindi per poter accedere alla meraviglie di questo paese, dovrete rivolgervi ad uno di loro.
Vorrei segnalarvi Conscious Journeys, un tour operator locale di Turismo Responsabile, che propone diverse tipologie di viaggio in Bhutan. Alcuni più brevi ed altri più lunghi, comprendono sempre delle attività di turismo esperienziale e permetteranno al viaggiatore di entrare nel cuore profondo della cultura del paese.
I tour di Conscious Journeys sono progettati per coinvolgere le comunità locali e tribali, e grazie al governo che ha deciso di aprire qualche villaggio ai visitatori, queste ne riescono a trarre beneficio, non tralasciando mai la tutela delle risorse naturali e degli stili di vita locali.
Le comunità sono sensibili alla sostenibilità ambientale e collaborano per la tutela di scuole, biblioteche e patrimonio naturale.
Non vi resta che programmare il vostro prossimo viaggio in Bhutan.