Monteriggioni è uno dei borghi medievali italiani più affascinanti che io abbia avuto la fortuna di visitare.
In cima al monte Ala si trova il castello con un diametro di 172 metri, circondato da una robusta cinta muraria spessa addirittura due metri! Le mura sono intervallate da 15 torri, 4 delle quali sono state “cimate” abbassandole all’altezza delle mura.
Dietro la Porta Franca o Romea, orientata verso Siena, è stata ricostruita una parte del camminamento che costeggia l’interno delle mura e con 1,50 euro è possibile percorrerla godendosi una vista privilegiata sul borgo ma anche un panorama toscano mozzafiato.
Sul lato opposto si trova la porta di sotto che è orientata verso Firenze e si apre direttamente sulla antica via Francigena.
Nel mezzo della fortificazione, in Piazza Roma, troviamo giorno di mercatino.
Artigianato locale, collezionismo e prodotti enogastronomici tipici affollano la raccolta piazzetta che in origine era “a sterro” ovvero priva di pavimentazione.
Questa è tutt’oggi circondata da giardini e orti che in passato avevano un ruolo fondamentale per la sopravvivenza della popolazione in caso di assedio.
Tra le basse casupole in pietra semi coperte da edere e glicini, spicca la Chiesa di Santa Maria Assunta e alla sua destra, un ostello per pellegrini attira la nostra attenzione. E’ una idea originale e molto apprezzata!
Esattamente di fronte è stato allestito un Museo delle armi e delle armature che racchiude fedeli riproduzioni di armi e armature medievali e rinascimentali di fattura artigianale. E’ gratuito e si visita in pochi minuti.
Siamo tornati a Monteriggioni per la seconda volta dopo 5 anni e, nonostante l’intero borgo si visiti in pochi minuti gironzolando per le ombreggiate viuzze (tra cui il mitico Vicolo Stretto del Monopoli), non stanca mai.
Paffuti gattoni sbucano dalle colorate persiane delle botteghe artigianali o dormivano beati nel piccolo giardino pubblico dove il silenzio regna sovrano.
Lo splendido borgo da anni ospita spot televisivi di case automobilistiche e altri brand internazionali come Fiat, Nissan Ford, calze Sanpellegrino, Banca Sanpaolo, Mulino Bianco…
Particolarmente interessante è la scelta di Monteriggioni come set di alcuni famosissimi film che hanno segnato la storia del cinema. Primo tra tutti, a parere mio, Il Gladiatore di Ridley Scott (2000) ma anche Il paziente inglese di Anthony Minghella (1996) e Io ballo da sola di Bernardo Bertolucci (1996).
Più di ogni altro, però, è stato un videogioco a rendere famosa la fortezza toscana. Il grande successo dello strategico Assassin’s Creed è legato alle suggestive ambientazioni in città italiane quali Siena e Venezia.
Assassin’s Creed II e Assassin’s Creed: Brotherhood si ispirano chiaramente alla topografia di Monteriggioni in qualità di residenza della famiglia Auditore da Firenze e sede della cripta degli Assassini.
In particolare, nel terzo capitolo della nota saga viene riprodotta una battaglia tra Monteriggioni e l’esercito dello Stato Pontificio comandato da Cesare Borgia nel 1500 anche se questo scontro non si è mai verificato.