Sono entrata in molti negozi temporanei che, negli ultimi anni, hanno preso piede e sono diventati una moda specialmente nelle grandi città.
Ma hai mai sentito parlare di un ristorante temporaneo?
Cos’è un’osmizza e dove si trova?
In realtà si tratta di un’osteria, un agriturismo che propone vino e piatti locali della tradizione, poco lavorati e rigorosamente di stagione. Tutto ovviamente di propria produzione. Ti presento le osmizze, o osmize.
L’osmizza non è aperta tutto l’anno ma soltanto in due occasioni, per 10 giorni: a San Martino (novembre) e a Pasqua.
Siamo in Slovenia, più precisamente nell’altopiano del Carso, vicino al confine con l’Italia all’altezza di Nova Gorica/Gorizia.
Ma le osmize si possono trovare anche in Italia (in provincia di Trieste) e nell’Istria, in Austria e altri luoghi dell’ex Imprero Austroungarico dove vengono chiamate Buschenschank.
Anche la Valle di Vipava ospita diverse osmizze. Questa zona è conosciuta per vigneti e ottime etichette apprezzate in Slovenia e all’estero. Sono stata qui diverse volte: è davvero magnifica.
Per approfondire: “Tour e degustazioni di vino nella Vipava Valley, in Slovenia“
Qui l’aspetto rurale e contadino viene esaltato ancora oggi come tradizione da conservare, portare avanti e tramandare.
Sono molte le aziende agricole che producono vino, coltivano il terreno e allevano animali. Spesso si tratta di realtà più simili a fattorie che ad aziende vere e proprie. Le produzioni sono limitate, attente al rispetto della tradizione e, ovviamente, rigorosamente stagionali.
La mia esperienza in un’osmiza
Io ho avuto modo di provare questa tradizione durante i giorni di San Martino, momento in cui la Slovenia si anima di feste del vino.
A proposito di festa del vino, non perdete i festeggiamenti a Smartno (lo sloveno di San Martino), piccolo borgo del Carso che si affolla di bancarelle di artigianato e degustazioni di vini locali negli ambienti delle vecchie stalle e cantine.
L’osmiza Vrban David mi ha ospitata con una jota deliziosa che io amo alla follia, vino novello in caraffa e un prosciutto crudo tra i più buoni e delicati che io abbia mai mangiato!
L’ambiente è informale: panche di legno e tavoli spesso da condividere con altri commensali. In cucina e al servizio si alternano proprietari dell’azienda agricola e dipendenti, fieri di portare direttamente al tavolo i loro prodotti genuini.
Sono molte le osmize nella Vipava Valley, consulta qui l’elenco completo.
La storia: come nascono le Osmizze
Un permesso speciale: i contadini, per un periodo ben preciso, hanno la possibilità di vendere i loro prodotti nuovi (vino e alimentari) direttamente al consumatore. In questo caso ad un ospite che si reca in azienda o in fattoria per consumare in loco i prodotti.
Fonti scritte fanno risalire questo diritto dei contadini ai tempi di Carlo Magno, nel XVI secolo.
In particolare, nella Valle di Vipava è stato introdotto con il decreto dell’imperatrice Maria Teresa nel XVIII secolo. Con questo decreto i viticoltori avevano il permesso di vendere otto giorni all’anno il proprio vino direttamente a casa.
Come riconoscere un’osmiza?
Ovviamente, non trattandosi di un ristorante sempre aperto, non troverete segnaletica verticale o insegne luminose. Diciamo che in zona tutti sapranno indicarvi l’osmiza aperta e come raggiungerla ma che, per conferma, dovrete cercare una frasca (piccola fascina di rami) appesa lungo la strada.
Ci sono osmize che si possono trovare aperte anche fuori dai due periodi convenzionali ma sempre per un tempo limitato.
Per sapere quali osmize sono aperte ora, consulta questo sito.