Il famosissimo molo di Santa Monica, costruito nel 1909, segna la fine dell’altrettanto conosciuta Route 66 che attraversa buona parte degli Stati Uniti.
Superato il grande scoglio del parcheggio – ne consiglio uno appena sotto il molo, sulla sinistra, 1$ l’ora ma è talmente comodo che si può andare a pagare un’ora alla volta – è tutto un divertimento!
Il pontile è in legno: grosse assi di legno spesso e pesante che scricchiola sotto i piedi ad ogni passo. Eppure è robusto e resistente perchè da anni sorregge un coloratissimo luna park, un po’ vintage e malinconico ma che ci sta a pennello.
Quante volte l’avrete visto nelle riprese di un film o immortalato in innumerevoli fotografie e dipinti?! E’ diventato un simbolo californiano, anzi, degli interi Stati Uniti.
Se non siete amanti del brivido e fate volentieri a meno di scompigliarvi i capelli e perdere la voce a suon di grida, potete anche ammirare le giostre tenendo i piedi a terra, vi divertirete ugualmente.
E’ l’atmosfera di tutto il ponte che vi entrerà dentro.
La ruota panoramica e l’otto volante somigliano a giocattoli old style con tinte pastello e design da vecchio film.
Banchetti di zucchero filato e venditori con decine di coloratissimi palloncini vi staranno tutto intorno facendovi sentire l’invitato ad una grande festa.
Il colore è ovunque, anche se si trova una giornata grigia e a tratti piovigginosa come è capitato a noi.
Se invece ci si vuol lasciare andare alla malinconia, per me funziona benissimo restare ad ammirare i pescatori. Più di un una canna a testa, immobili ad attendere…
E al di sotto, oltre ai pesci, ci sono i surfisti che da grandi atleti quali sono danno spettacolo, instancabili, per ore ed ore.
Noi siamo capitati proprio il giorno in cui si stava svolgendo una importante manifestazione con gara di padding surf.
Un nuovo sport che da noi non è ancora molto conosciuto.
Decine di atleti sopra alla propria tavola che somiglia a quella da surf ma più grande e più pesante.
Si sta sempre in piedi e si rema con una grossa pagaia. Sembra abbastanza faticoso e necessita di molto equilibrio.
Se tutto questo movimento vi mette fame, non dovete allarmarvi. Dolciumi, noccioline e hotdog sono dietro ad ogni angolo.
Preferite un pranzo seduti? Se le vostre tasche non piangono, potete accomodarvi in una classica caffetteria americana o gustarvi gamberi al Bubba Gump direttamente sul molo.
Per chi vuole risparmiare si può fare 100 metri verso la città per incontrare un economico Mc Donald’s.
Tra uno snack e l’altro troverete anche molti souvenir.
Alcuni dozzinali, classici da parco giochi, altri più preziosi e ricercati.
Come l’abilissimo pittore che, proprio sull’estremità del molo, ha allestito un rudimentale banchetto per esercitare le sua arte e mettere in vendita luminosi quadretti dipinti ovviamente a mano: tutti pezzi unici!
Alcune sono miniature talmente piccole da farne magneti, per la mia collezione!
Uno dei pezzi più belli! Ovviamente con raffigurato lui, uno dei moli più famosi del Mondo!
Noi non abbiamo avuto questa fortuna ma pare che dopo il tramonto dia il meglio di sè, fateci un pensierino!
7 comments
Appena rientrato da un viaggio che mi ha portato anche a Santa Monica… stupendo! E poi sinceramente prima di vedere il famoso cartello, non sapevo fosse la fine della Route 66 🙂 Consiglio anche di noleggiare una bici e girare sulle piste ciclabili intorno, fino a Venice Beach.
Grazie del consiglio Gianluca, e del tuo commento. Chissà che bel viaggio avrai fatto… Ho tanta voglia anche io di tornare negli USA!
Ciao, dove avete noleggiato a Santa Monica le bici per arrivare poi a Venice?
Ciao Lia, puoi trovare comodamente 2 o 3 negozi di bike rental all’inizio del Pier 39, accanto all’Hard Rock Cafè. Non necessitano di prenotazione, ce n’è sempre a disposizione!
A Santa Monica non abbiamo noleggiato biciclette e non saprei dove indirizzarti, tuttavia la zona del Pier è molto turistica… Partendo da Venice Beach avrai certo più chanches: esistono molti noleggi sia sul lungomare che nelle vie interne dove peraltro è più semplice (ed economico) parcheggiare l’auto.
Buon viaggio!
Mamma che ricordi…
Bisogna proprio che ci torni… 🙂
Eh, noi lo valutiamo seriamente per il 2015! Ma cambiando zona…