Quanti di voi sognano di volare su una romantica mongolfiera bi-posto dal cesto in vimini?
Io, dopo averlo provato, non posso fare altro che sognare di ripeterlo al più presto!
L’inizio di gennaio ci regala una giornata splendida. Calda, limpida e senza un alito di vento, l’ideale per alzarsi in volo con un pallone aerostatico.
Io e Filippo raggiungiamo Mondovì, in provincia di Cuneo, per il 27th Raduno Aerostatico Internazionale dell’Epifania.
Siamo ospiti dell’Aero Club Mongolfiere di Mondovì e il ritrovo è proprio alla loro sede dove, dopo un breve briefing, conosco i proprietari della mongolfiera su cui volerò.
Heaven e Paul sono marito e moglie, inglesi, proprietari di Floating Sensations. L’azienda famigliare organizza voli privati sul loro intimo pallone da 2/3 persone. Sono stati davvero gentilissimi ad accogliermi a bordo!
Insieme, raggiungiamo Parco Europa dove, in pochissimi minuti, tutte le mongolfiere vengono gonfiate e man mano si staccano lentamente dal prato.
La mia compagna di volo, e pilota, sarà Heaven, grintosissima rossa!
Ci spogliamo dei giubbotti (in cielo farà più caldo che a terra), entriamo nel cesto e prendiamo le nostre posizioni tra le 4 grosse bombole di gas. La chiassosa fiamma riempie completamente il pallone che si alza senza quasi che io me ne renda conto.
Sono emozionatissima ma per nulla spaventata. Il cesto è stabile, Heaven è un’ottimo pilota e non mi resta che restare a bocca aperta ad ammirare l’ascesa nostra e di più di 30 altri palloni, attorno a noi!
L’aria profuma di fresco e il completo silenzio è interrotto soltanto dall’apertura della fiamma per spostare il pallone. Sento il sole caldo sulle guance e il cielo è uno schermo azzurro intenso che fa da sfondo perfetto per ogni scatto.
Si vedono bene le montagne anche se pare che col volo della mattinata si vedessero addirittura Milano e la Corsica, incredibile!
Non so spiegare cosa si prova sospesi lì sopra. Ti senti pervaso da una inebriante sensazione di benessere. E’ incredibilmente eccitante eppure rilassante. I movimenti sembrano lentissimi, pare quasi di essere immobili con gli altri palloni che ti ruotano intorno andando su e giù.
Heaven mi spiega che è fondamentale trovare la corrente d’aria giusta. Si fa salire e scendere il pallone in senso verticale finchè non si entra nella corrette adatta a trasportarti nella direzione desiderata.
Non sembra esattamente un gioco da ragazzi anche se sono circondata da professionisti e grandi appassionati! Non dimentichiamoci che stiamo correndo una gara, un rally! 😉
Siamo due donne competitive e mentre io giro e rigiro nel cesto per scattare tutte le foto possibili, Heaven è completamente concentrata sul target da raggiungere. Lei lo vede subito: una X bianca nel mezzo di un prato.
Con una walkie-talkie la coppia si scambia consigli ed informazioni tra cielo e terra, un tablet con speciale navigatore ci indica il percorso ma io ci capisco poco e mi incanto a guardare le coloratissime mongolfiere con le Alpi sullo sfondo.
Stiamo correndo una Targeting race: tutte le mongolfiere partono insieme per raggiungere un target, una meta, indicata con una X a qualche km di distanza. Spesso, come in questo caso, i target sono due, a scelta del pilota.
Io credevo bisognasse atterrarci sopra… non mi ero posta il problema di come potessero atterrare 30 mongolfiere nell’arco di 2 metri, he he!
In realtà, ogni pallone ha a disposizione un nastro arrotolato, da lanciare a terra il più vicino possibile al target.
Il nostro pallone non ha vinto, ma ho vinto io: emozioni che non dimenticherò mai!
Il volo è durato circa un’ora ma per me “il tempo è volato”.
L’atterraggio è molto strano. Bisogna tenere le gambe flesse e pronte ad ammortizzare il colpo. Noi facciamo tre saltelli, delicati ma che ti danno l’impressione che il cesto si rovesci da un momento all’altro. Divertentissimo fino all’ultimo secondo!
Filippo ci attende a terra con Paul, in un campo vicino al target.
Non ci resta che salutare la simpatica coppia e ringraziarla tanto, tantissimo, perchè non hanno idea dello splendido regalo che mi hanno fatto!
Torno a casa, guardo le numerose fotografie scattate e provo a rivivere quelle emozioni così, fino alla prossima occasione!
Il Raduno dura diversi giorni e prevede molte corse, diverse tra loro.
Oltre alla Targeting race che ho corso io, ci sono la Caccia alla volpe (tutte le mongolfiere devono rincorrerne una ed avvicinarsi il più possibile) e la Fly in (ogni mongolfiera si alza da un luogo differente, che reputa più adatto, per raggiungere un target prefissato).
Chissà se un giorno proverò anche quelle?!
8 comments
Deve essere un esperienza unica!!
Io non sono molto fifona per queste cose ma ti assicuro che non fa paura per niente! Sono tutte splendide sensazioni! Grazie dei commenti! 😉
Mai stato in mongolfiera.. Sembra divertente…
E’ stata la mia prima volta e non vedo l’ora di poterlo ripetere! Anche l’occasione è stata magica… partecipare ad una gara, in un cestello così piccolo, è stato emozionantissimo!
Che esperienza emozionante… e che foto stupende! Voglio assolutamente provarlo anch’io – ora lo scrivo nella mia travel wishlist! 😉
Grazie Chiara. E’ stata un po’ una sorpresa questo volo, capitato così, e apprezzato tantissimissimo!
Wow *.* una cosa bellissima!!!!!
E’ stato magnifico!! Indescrivibile!