Salerno e le luci d’artista, ma non solo

Nonostante in Campania il clima notoriamente mite stia regalando delle giornate fredde, è sempre un piacere visitare questi luoghi intrisi di storia e cultura.
Salerno è la seconda città più popolosa dopo Napoli ed insieme con Partenope è una delle più visitate del centro sud, anche grazie all’ iniziativa “luci d’artista” che è divenuta ormai consuetudine dal 2015 ed è giunta alla sua IV edizione.

Tale evento, che si tiene ogni anno da novembre a gennaio, rappresenta la volontà da parte dell’amministrazione di allungare la stagione estiva. L’obiettivo raggiunto è quello di portare visitatori ed intrattenimento nel capoluogo anche durante i mesi più freddi.

Lo spettacolo che ci si ritrova ad ammirare camminando su Via Roma o sul Corso è particolarmente emozionante. La passeggiata sul Corso Vittorio Emanuele ha una tappa irrinunciabile che si completa con il selfie sotto l’albero di Natale (fra i più alti d’Europa), situato in Piazza Portanova, nel cuore della Salerno vecchia.

Le luci non mancano sulla zona del Lungomare. A fare compagnia ai pinguini posizionati sui frangiflutti compaiono come funghi le tante e colorate “bancarelle” dei mercatini di Natale, altro elemento che sta diventando di tradizione nel capoluogo salernitano.

Oltre alle luci: Paestum, il Castello, il Duomo

Ovviamente oltre alle luci c’è molto altro. Qui a Salerno è nata la prima scuola medica italiana, la Hippocratica civitas. Leggermente più a sud invece, percorrendo il lungo litorale che si estende fino a Sapri, troviamo le rovine di Paestum, un vero e proprio museo a cielo aperto. Paestum: antica colonia greca rimasta pressoché intatta, famosa per i suoi templi che spesso fanno da cornice ai concerti al tramonto per un’esperienza unica.

Salerno da tipica città del Sud è anche calcio: se ci si dovesse trovare nel capoluogo durante una delle partite della squadra locale in casa, esperienza consigliata è recarsi allo stadio Arechi per vedere giocare la Salernitana.
La squadra quest’anno è data da molti addetti ai lavori e siti specializzati nello scommettere online come bet365 fra le possibili partecipanti ai play off per la promozione in Serie A.
E’ un piacere vivere una partita in questo stadio con una tifoseria che è, a detta di tutti, fra le più “calde” d’Italia, lasciandosi trasportare dai cori di derivazione argentina dei “supporters” granata.

Salerno è anche il magnifico castello Arechi, nome derivante dal duca longobardo Arechi II che si insediò a Salerno dopo essere stato duca di Benevento.
Il castello è pressochè intatto, di pianta triangolare. Dalla cima si può godere di una vista splendida, quasi tutta rivolta a sud, mentre a nord si possono notare i cannoni che difendevano le mura dagli attacchi che venivano da Cava.
Tutt’ora il castello è attivo da molti punti di vista, come ristorante, come sala eventi e come museo.

Scendendo verso il centro della città proprio dal castello, ci imbattiamo nel Giardino della Minerva, uno dei primi orti botanici della storia dell’umanità. E’ stato fondato da Matteo Silvatico, medico della Scuola Salernitana, che raccolse queste piante medicinali in un giardino che inizialmente comprendeva solo due livelli (oggi sono cinque).

Sono tanti, insomma, i motivi per visitare questa città sia d’inverno che d’estate, la manifestazione “luci d’artista” è ormai conosciuta in tutta Italia ed ha conferito a Salerno la palma di una delle città più visitate.
Sono diversi anni, infatti, che in città si vedono anche turisti stranieri, affascinati da una città di mare, che offre intrattenimento invernale.

[Foto copertina thanks to Massimo Pica, gradenapoli.it]

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