Levataccia alle 5 del mattino. Per fortuna la notte l’abbiamo passata in un letto e non su un bus! Abbastanza riposati e tanto emozionati, ci attende una giornata speciale: la visita al Machu Picchu! Stiamo per trovarci davanti ad un’altra delle 7 meraviglie del mondo, l’affascinante città inca costruita in cima alle ripide montagne delle Ande.
Una veloce colazione con mate de coca, il tipico infuso caldo energizzante e ci rechiamo subito alla stazione dei bus.
La coda è già lunga di prima mattina ma è anche molto veloce e dopo aver pagato ben 19$ a testa per 20 minuti di tragitto, prendiamo posto ordinatamente sul pullman e iniziamo la ripida e spericolata risalita della montagna. Il bus costeggia burroni da togliere il fiato. Le ruote passano a pochi centrimetri dal precipizio e la strada è un continuo zig zag tra polvere e fitta vegetazione.
Arriviamo all’ingresso del sito quando ancora pochi turisti ci hanno preceduto. Da casa avevamo acquistato con largo anticipo (è una procedura online un po’ complessa) il biglietto, circa 40€, che comprende anche l’impervia salita sulla montagna a fianco, il Wayna Picchu. Facciamo parte del primo gruppo (eletto!) di 200 persone che alle 7 hanno accesso al piccolo sentiero – per fortuna all’ombra – che prevede la salita sulla cima in un’ora.
Non siamo grandi camminatori, fin da casa temevo questa prova atletica. E invece, non senza grande fatica, raggiungiamo la vetta in 40 minuti spaccati, fierissimi e senza fiato.
La vista è stupenda. Non tanto quella sul complesso archeologico quanto quella più generale, giù dalla vallata, col torrente che sembra un filo d’acqua tanto è lontano.
Il sole è ormai spuntato del tutto dalle montagne e il cielo è diventato di un azzurro profondo.
Siamo a 2600 metri di altitudine eppure alte piante, arbusti, muschi e licheni ricoprono perfettamente ogni roccia tranne gli umidi e dissestati gradini del percorso. Alcuni punti sono davvero spaventosi, a picco sul baratro senza alcun appiglio, bisogna stare molto attenti!
Sicuramente sono consigliate scarpe sportive con una buona suola di gomma, pantaloni comodi e maniche corte. La mattina presto fa un po’ freddo: noi ci siamo trovati benissimo con un sottomaglia termico aderente e una felpa. Dopo poco però abbiamo tolto tutto!
Lo zainetto meglio che sia il più leggero possibile, o valutate di lasciarlo all’ingresso, custodito (3S-0,90€), portando con voi solo acqua e fotocamera, essenziali!
Dopo le foto di rito sulla vetta del Wayna Picchu, troviamo la discesa quasi più faticosa della salita, per le sollecitazioni alle ginocchia più che altro.
In tutto l’avventura è durata 3 ore e ritornati tra le rovine il sole è alto e rovente. Il clima è ottimo e siamo molto soddisfatti di aver scelto l’inverno come periodo per questo viaggio (a giugno in Perú inizia la stagione fredda e secca).
Iniziamo la nostra visita alla città di Machu Picchu. Siamo un po’ stanchi ma proviamo entrambi la stessa piacevole sensazione. Dopo la “grande impresa” del Wayna, ci sembra di stare vivendo in modo più completo, profondo e appassionato quel che la superba visita ci sta regalando. Ci sembra di far parte del luogo e che, avendo affrontato tutta quella fatica, quelle meravigliose rovine appartengano a noi più che ad altri.
Ci aggiriamo tra i vari edifici, la maggior parte senza tetto ma con solide pareti – pensate, già coibentate all’interno!- formate da enormi massi perfettamente incastrati l’un l’altro senza l’uso di alcun materiale cementizio. Filippo è estasiato da questa tecnica!
Il continuo sali-scendi non finisce mai. Ogni tanto si incontra un lama che bruca avidamente la verdissima erba. Non sono molto socievoli e continuano a fare la loro vita senza curarsi minimamente dei nostri numerosi tentativi di fotografarli.
Il complesso abitativo è un vero e proprio labirinto dove non è semplice orientarsi.
Raggiungiamo la zona sacra con la Casa del Sacerdote e il famoso Tempio delle Tre Finestre, saliamo all’Osservatorio Astronomico dove è presente l’antica meridiana, Intihuatana, unica superstite delle incursioni spagnole e poi scendiamo al Tempio del Condor sormontato da una roccia enorme dalle sembianze molto simili all’uccello sacro Inca.
Visitiamo la Casa Inka, il Tempio del Sole e poi l’ultimo sforzo fino alla capanna del custode della Rocca Funeraria dove scattiamo probabilmente le più belle foto della giornata, da cartolina!
Respiriamo a pieni polmoni quest’aria fresca di montagna e i nostri occhi brillano dinnanzi ad una immagine che sogniamo fin da piccoli.
È incredibile, siamo al Machu Picchu, fieri e felici, pervasi da un’incredula soddisfazione che non dimenticheremo mai!
9 comments
Ciao e complimenti per l’articolo e le foto.
Avrei una domanda alla quale non riesco a dare risposta cercando in rete.
Andro’ in Peru’ ad ottobre e ovunque ho letto che le file per il bus da Aguas per MP sono lunghissime e che cominciano alle 2 di notte. Ora mi chiedo, se e’ possibile arrivarci in bus, non ci sono anche taxi, carretti o cose simili che fanno il tragitto? e se no, c’e’ gente che fa il tragitto a piedi?
grazie se vorrai rispondere
Ciao
Jesse De Santis
Ciao! Beh, le 2 di notte magari è eccessivo. Ti consiglio però di acquistare il ticket di ingresso in anticipo. Il biglietto del bus lo puoi fare sul momento. Penso che il tragitto sia riservato al sito archeologico: non ci sono assolutamente mezzi privati, taxi o carretti. Il tragitto non è breve, con tornanti ripidissimi. A piedi dovresti partire la sera prima, credo! He he!
Buon viaggio! 🙂
Ciao, sto programmando il viaggio proprio per maggio 2018, vorrei tanto fare la salita della montagna Waina ma ho paura che non facciamo in tempo a fare tutto, purtroppo abbiamo il treno alle 15:40.
Volevo chiederti due cose, l’ultima foto è spettacolare hai scritto che l’hai scattata nel punto più panoramico, per arrivare fino a li basta il biglietto semplice del MP senza nessuna montagna?
Hai scelto una guida? o hai fatto tutto da solo?
Un ultimissima cosa, è vero che sul treno non si possono portare bagagli grandi?
Grazie mille.
Ciao Serena. Dunque, io la salita al Wayna te la consiglio vivamente e safari in tempo perchè la prima salita se non ricordo male è programmata per le 7 del mattino. L’ultima foto è stata scattata da un’altura a fianco all’insediamento del Machu Picchu, ci si arriva in 5 minuti. Non abbiamo preso guide. Sul treno abbiamo caricato due trolley medi ma ci hanno fatto storie. Abbiamo dovuto insistere parecchio ma il nostro itinerario ci imponeva di portarci dietro tutto il bagaglio. Se puoi, vai di zainetto. Buon viaggio!
[…] il post di una collega blogger che ha avuto il coraggio di farsi tutta la scarpinata fino al Wayna, leggete l’articolo di Greta di The Greta […]
Greta hai reso benissimo l’idea e mi hai riportato alla mente il ricordo di uno dei viaggi più belli mai fatti!!!
Thanks… ^_^
E’ bello raccontare qualcosa e sapere che chi ha vissuto la stessa esperienza si ritrova nelle tue parole! Grazie. Sono una blogger che dice il vero, allora!! Hi hi…
Che emozione! Fra meno di una settimana parto e sono davvero curiosa di vedere questi bellissimi posti *_*
Proverai delle emozioni uniche! Preparati! Ti invidio sposina!! 🙂