5 esperienze da fare a San Francisco

Aggrapparsi al cable car

Simbolo della città, anche se sicuramente in buona compagnia, è il mitico cable car, il vecchio tram che percorre le strade più ripide e che per questo è ancorato ad un grosso cavo di acciaio che lo traina in salita.
Il mezzo è abbastanza piccolo, monocarrozza, con una parte chiusa e una parte aperta, coperta da tettoia. Di color giallo e marrone, è fatto in gran parte di legno, come le panche su cui sedersi.

È spesso affollato, da chi lo usa come mezzo di trasporto e da chi ci vuole soltanto fare un giro, una esperienza da ricordare.
In questo secondo caso allora, d’obbligo restare ‘appesi’ fuori tenendosi ai pali di sostegno. Pare di esser su una giostra, con l’aria in viso, scendere velocemente giù dalle scoscese vie del centro sentendo suonare la tipica campanella che annuncia la fermata.
Meglio evitare di attendere il cable car al capolinea se si vogliono evitare lunghe code.

il capolinea del Cable car

Cable car

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I vecchi tram di tutto il mondo

Un altro mezzo da non perdere sono i numerosi – ma mai sufficienti e purtroppo poco efficienti – tram d’epoca.
La città ha recuperato un gran numero di vecchi tram dismessi da tutte le città del Mondo. Li ha rimessi a nuovo, con colori sgargianti e fattezze tutte diverse tra loro, e ora fungono come principale mezzo di trasporto pubblico. Uno arriva anche da Milano!

Sono affascinanti e divertenti da fotografare. Contribuiscono a rendere pittoresco ogni scatto. Anche gli interni sono da vedere.

Peccato che l’enorme mole di turismo e di abitanti – sicuramente disincentivati al muoversi in auto da strade strette e parcheggi assenti – renda questi mezzi sempre troppo affollati e insufficienti a coprire adeguatamente la rete cittadina. Le attese spesso sono snervanti, ma non ci sono alternative.

Vecchio tram di San Francisco

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Lombard street, la via coi tornanti in città

Con un breve giretto in Cable car si arriva a Lombard street, meta da non perdere per il turista.
L’ormai noto, breve tratto di strada talmente ripido da formare un susseguirsi di strettissimi tornanti. In piena città!

Abbellito da siepi e fiori ben curati, anche i palazzi che lo affiancano sono elitari: è un bellissimo quartiere. Ovviamente è a senso unico. Sarebbe davvero difficile percorrerlo in salita!

La pittoresca Lombard street

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Assaggiare granchi reali al Fisherman’s Wharf

Un paio di moli più in là dal Pier 39 ci si ritrova tra i granchi Reali del Fisherman’s Wharf, un pier esclusivamente dedicato al crostaceo prelibato. I
n realtà io non ne sono una grande estimatrice. Troppo costoso per la quantità di polpa che offre, ancora più ridotta di astice e aragosta. Inoltre acquistarlo a peso crea qualche disguido, per non parlare dei pounds al posto degli etti!

Pare di essere ad una sagra perchè il granchio viene conservato in grandi vasche ma poi cucinato sul momento su griglie fornelli all’aperto.
Anche tavoli e sedie in plastica rendono l’atmosfera informale. Un po’ meno il conto finale, ma è comunque una cifra allettante rispetto ai nostri standard.

Fisherman’s Wharf

Al fondo di questo pier abbiam avuto la grande fortuna di trovare un container con la divertente e interattiva mostra di vecchie macchine per sala giochi.
In realtà si trattava di quelle macchine da intrattenimento delle annate dei juke box. Vecchi precursori del calciobalilla, quei paesaggi che si muovono infilando la monetina, pesca di pupazzetti con braccia meccaniche e molte altre chicche curiose e nostalgiche.
Beh, magari nostalgiche non per noi che non eravamo nemmeno nati nel loro momento di gloria! Non so se fosse una mostra fissa o ambulante.

Ovviamente non potevano mancare le macchinette schiaccia-centesimo.
Disseminate in ogni luogo turistico negli USA.
Si inserisce un cent e una moneta (50cent.) come pagamento e 1cent che verrà pressato imprimendo sui due lati una immagine relativa al luogo in cui si trova. Vendono anche i raccoglitori. Ma noi – forse è stato un bene – ce ne siamo appassionati soltanto quando il viaggio era ormai alla fine.

Vecchio test sull’amore

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Shopping a Chinatown

Dopo il granchio al Fisherman’s Wharf, la seconda tappa gastronomica deve essere Chinatown!
L’ingresso con arco e statue in pietra è degno di una giostra di DisneyWorld. E si parte subito con un susseguirsi di negozi e ristoranti.
Abbiamo mangiato i ‘chow mein’ più buoni in assoluto, ancora ce li sogniamo! I prezzi sono modestissimi, anche se si sceglie un ristorante di sushi.

Attenzione agli orari però. Siamo arrivati alle 21:30 e abbiam quasi dovuto supplicare per poterci ancora sedere. Chiudono prestissimo, un po’ come tutti i ristoranti della città.
(Se tornate dalla gita ad Alcatraz con l’ultimo traghetto, boicottati anche dal ritardo dei tram, vi conviene cenare sul Pier 39 o al Mc Donald’s di fronte. In centro città trovereste tutto chiuso).

Non resisterete nemmeno allo shopping in chinatown. Impossibile. Troppi oggettini, troppi colori, stoffe cangianti, ombrellini in carta, lanterne rosse, set di chopstiks, nappine portafortuna… Tutto a prezzi ridottissimi, ci si può lasciar andare!

L’ingresso a Chinatown

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Ancora non vi basta? Allora qui trovate alcune chicche davvero imperdibili, il meglio di San Francisco.

Pedalando sul Golden Gate

Una giornata in galera. Ad Alcatraz!

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2 comments

Alberto Ferrara 12/08/2013 - 22:40

San Francisco è una città da vivere per conoscerla e capirla, e poi non ti resterà che amarla.
Le indicazioni di Greta sono essenziali se passate da SF, ma personalmente SF è tutt’altro che le attrazioni più turistiche.
Se volete conosce l’anima della città, non potete perdere:
The Ice cream bar nel quartiere di Haight Ashbury, dove berrete i cocktails analcolici del proibizionismo, prenderei un aereo per bere una seconda volta un Eggcream.
L’hamburger top della città lo mangiate da Pearl in post street, non fatevi impressionare dal locale.
The library è il locale più segreto della città, 505 tra Jones e oO’Farrel… Troverete solo una porta nera senza numero ma con un campanello dove dovrete dire una password per entrare a bere i cocktail alcolici del proibizionismo.. Dimenticavo, la password è BOOKS.
I quartieri che dovete visitare rigorosamente a piedi e mettere il naso in tutti i luoghi in cui riuscire sono Mission cominciando da Valencia st. , Castro il quartiere gay e Haight Ashbury il quartiere hippie. Su Valencia St. Passate da Radio Habana a bere una sangria il giovedì sera.
Guardate le caserme dei pompieri e tentate di salire sui roof top dei palazzi più storici.
Potrei elencarne altri 100 ma dovreste viverci per più di un mese, e se lo fate, a quel punto tanto vale scoprirli…

Greta 13/08/2013 - 14:28

Grazie mille! Ottime dritte! Invidio molto la vostra esperienza!!

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