Sentieri di tekking in Ciociaria

Il mio primo incontro col Parco Nazionale d’Abruzzo è avvenuto in Lazio.
Sembra incredibile, vero?

No, non ci siamo dati appuntamento alla stazione. Il Parco ormai famoso come d’Abruzzo oggi ha il nome di Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise perchè, in effetti, il suo territorio è suddiviso tra queste tre regioni del centro Italia.
La parte più estesa resta nella regione abruzzese, un buon lembo fa parte i quella laziale e una piccola parte, più a sud, è sul territorio molisano. Fa parte dei siti Patrimonio UNESCO.

Torrente

Sorgente

Sorgente

Trekking in Ciociaria:
la mia esperienza sui sentieri del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Durante il mio viaggio di 6 giorni in Ciociaria, una mattinata è stata dedicata al trekking su di uno dei sentieri più semplici della Valle di Canneto.
La località Settefrati, in particolare, è un ideale punto di partenza per diversi sentieri. Inoltre, nell’ampia zona dove potrete lasciare la vostra auto, trovate già un bellissimo torrente dall’acqua limpida che sgorga da due sorgenti sotterranee poco più a monte. Imperdibili!

Ovviamente, come sempre, i sentieri del Parco presentano difficoltà differenti.
Per scegliere il percorso di trekking più adatto a voi dovete sempre prestare attenzione non soltanto alla lunghezza ma soprattutto al dislivello. La ripidità di un sentiero è la caratteristica che affaticherà di più il vostro fisico e che vi taglierà il fiato.

Il mio gruppo, avendo poco tempo e poca preparazione, sotto consiglio di due guide esperte che ci hanno accompagnato, ha scelto un trekking semplice su sentiero ben battuto.
Non per questo l’esperienza ne ha risentito. Abbiamo raggiunto, in poco più di 2 km, delle bellissime cascate rinfrescanti e ci hanno accompagnato lungo il percorso decine e decine di arvicole.

Cosa sono le arvicole?
Si tratta di piccoli topolini selvatici dal mantello rossiccio che popolano il terreno delle foreste. Scavano veri e propri labirinti sotterranei di cui scorgiamo soltanto i buchi di accesso.

Arvicola
(ita.agromassidayu.com/)

La flora del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise

La vegetazione è fitta e varia ma il re indiscusso resta il faggio che occupa circa il 60% del territorio del parco.
Meravigliose faggete sono presenti nelle zone paesaggisticamente più belle come la Val Canneto, la Val Fondillo, la Camosciara, la Cicerana e la Valle di Mezzo.

Troviamo anche cerri, aceri (i miei amati), tassi e, con rari esemplari, betulle e pini neri.

Il limite superiore del bosco poi lascia spazio a vaste praterie d’altitudine, a formazioni rocciose e vallate erbose dove in primavera si assiste allo scioglimento delle nevi.
Ancora più su ci sono soltanto pietraie e canaloni che sorvegliano dall’alto le vallate.

Tra i fiori più amati, nel Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise potrete scorgere le rarissime orchidee Scarpetta di Venere.

Faggeta

La fauna del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise

Pensate: la fauna del parco è la più ricca di tutta l’Europa occidentale. Ci sono specie importanti come il camoscio d’Abruzzo che nonostante sia uno degli animali più belli e rari al mondo, qui è presente con centinaia di esemplari.
E vogliamo parlare dell’Orso Bruno Marsicano? Accidenti, nemmeno nei famosi parchi della California sono riuscita ad incontrare un orso! Mi piacerebbe così tanto! È un animale così buono e amato che è stato scelto come simbolo del parco.

Poi ci sono i lupi appenninici e le guide naturalistiche si divertono un sacco a cercare le tracce dei branchi che si spostano prevalentemente nelle ore notturne.
E ancora cervi, caprioli, lepri, tassi, martore, le simpatiche arvicole.

Per gli appassionati di ornitologia c’è da divertirsi!
Aquila Reale e Gufo Reale li metterei al primo posto, per i miei gusti. Potrete avvistare picchi, tra cui il raro dorsobianco, il falco lanario, il corvo imperiale.

Sugli specchi d’acqua trovano ristoro nel loro habitat naturale i germani reali, gli svassi e le morette.

Orso Marsicano (ilcapoluogo.it)

Nel parco, non solo fauna e flora ma anche l’uomo

Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise sono disponibili numerosi percorsi di trekking ma anche sentieri adatti al cavallo e alla bicicletta.

Le regole restano le stesse: seguire sentieri segnalati, non raccogliere fiori, non danneggiare le piante e raccogliere i propri rifiuti. È sempre consigliato portare con sè una buona scorta di acqua, soprattutto nei mesi più caldi.

Rispettiamo questa natura magnifica e rigogliosa, anche noi facciamo parte di essa. Quando visitate il parco, soffermatevi a curiosare tra i graziosi borghi medievali. Qui non vengono protetti solo il parco e la biodiversità ma ogni aspetto del territorio come l’agricoltura, le tradizioni e l’artigianato artistico.

Fate tappa nelle aree faunistiche e nei centri di visita: troverete sicuramente informazioni interessanti.

La visita al Parco è una splendida esperienza da vivere in ogni stagione. E ogni volta sarà differente, con i suoi colori, i suoi paesaggi ed i suoi suoni.

 

Si ringrazia il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per le informazioni.

 

 

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