Serra San Quirico è un gioiello medievale delle Marche

All’interno del Parco della Gola della Rossa e di Frasassi è custodita una perla medievale: il paesino di Serra San Quirico, nei cui vicoli ho amato camminare.
L’ultimo giorno del blogtour #MarcheNatura è trascorso tra i molteplici tesori offerti da questo borgo di montagna dall’intatto aspetto medievale.

Scorci. Serra ne offre di molto belli e dal sapore umbro-medievale

La visita è iniziata dai camminamenti esterni detti copertelle. Qui i suggestivi affacci sulla valle dalla natura autunnale viva più che mai si susseguivano a viste d’insieme verso il borgo e i suoi edifici più antichi e, già, davo per scontato che fosse inserito tra “I Borghi più belli d’Italia”. Formalmente non lo è ma credetemi che ne avrebbe tutto il diritto!

Le copertelle, i camminamenti caratteristici di Serra San Quirico. Qui un tratto perfettamente intatto

Lo immagino poeticamente innevato d’inverno, i rumori attutiti dalla natura in letargo e la sua vivibilità a raggiungere il picco massimo.
Il nucleo principale di Serra San Quirico venne fondato precedentemente all’anno mille, mentre il nucleo odierno, e leggermente decentrato rispetto ad allora, è del 1300. C’è già aria densa di storia.

Dipinto originale sotto una delle volte delle copertelle di Serra San Quirico

Le copertelle, cui accennavo prima, sono un camminamento coperto filo mura che serviva per la ronda e per il commercio. Oggi favoriscono il passeggio lungo le mura esterne del borgo e ancora si vedono i vecchi portoni dei mercanti, le volte originarie, le soffittature in legno. È facile immaginare la vita medievale percorrendole lentamente e osservandone i dettagli.

Il camminamento scoperto prosegue dalle copertelle e favorisce la vista sulle colline dell’appennino marchigiano

Giunti al termine delle copertelle stesse, si apre una vista sui colli che invita alla sosta e a un paio di imperdibili scatti fotografici. Subito dopo siamo saliti in paese dove, tra ripide scale e strette stradine, scorci di una bellezza pazzesca si sono offerti a noi con fierezza. Viste che richiamano i borghi umbri e quelli toscani, luoghi che rimangono belli e vivaci nonostante il tempo (o forse grazie al tempo e agli uomini che li mantengono vivi).

Il nucleo antico del borgo, le case con mattoni a vista e i viottoli lo rendono un incanto

I mattoni a vista che cambiano tono a seconda della posizione del sole e la macchia verde tutt’intorno che li fa risaltare nella visione d’insieme disegnano un quadro perfetto di quest’angolo di Appennino umbro marchigiano.
Le chiese storiche sono più d’una, ma su tutte vorrei citare quella barocca, riccamente affrescata e dorata di Santa Lucia.

Gli interni della chiesa barocca riccamente affrescata e dorata di Santa Lucia

Varcare il portone mi ha sorpreso nonostante le anticipazioni avute dalla nostra guida. Se aperta, e siete a Serra San Quirico, entrateci: credo di non aver mai visto tanto fasto, ricco e sfrontato ma non del tutto fuori misura. Non qui. E’ un pullulare di ori e stucchi che rivestono gli altari, l’organo imponente sopra l’ingresso, i soffitti, le cappelle, le colonne, le balaustre e il pulpito.

Colline oltre i tetti. Il borgo è su più livelli e lo sguardo raggiunge facilmente colline coltivate e boschi

Il nostro percorso è proseguito a piedi, risalendo la collina ancora e ancora. Passando dall’ultimo tratto di camminamenti coperti volti a nord ovest si giunge a uno storico palazzo signorile. Esso ha ormai cambiato destinazione d’uso, ma la facciata e  l’ampio slargo di fronte all’ingresso riescono a far visualizzare a chiunque l’importanza avuta in passato da questo luogo. Nessun impedimento alla vista, massimo controllo della valle sottostante ed esposizione al sole che illumina, scalda e bacia i belli.

Tra storia e natura si incastra Serra San Quirico

Da qui alla Torre del Cassero il tratto è breve e siamo già circondati da boschi e natura incontrastata. Il baluardo eretto a protezione del paese è l’ultima testimonianza di un antico fortino atto alla difesa e alla resistenza. Per chi volesse fare piacevoli camminate su sentieri in area protetta, questo è il punto di partenza favorevole; in alternativa da qui si scende anche alla Piazza del Comune, dove si può ammirare la fontana cinquecentesca. Io quella piazza la farei pedonale tale è la valorizzazione che si merita.

La Torre del Cassero, testimonianza di un antico forte a difesa del borgo medievale

Dove prendere una guida a Serra San Quirico

Chiedete al Comune di Serra San Quirico: vi affideranno a guide volontarie tanto appassionate di questo luogo da sapervelo trasmettere con entusiasmo e amore, soffermandosi su dettagli interessanti e esaudendo le vostre curiosità.
In alternativa, contattate Naturlab per le escursioni guidate.

Uscendo dalle copertelle ho catturato questa bella vista

Dove Mangiare a Serra San Quirico

Ristorante Le Copertelle. Si trova all’ingresso del paese, appena dopo l’ultima curva, la cucina tipica è gustosa, il servizio casalingo mette tutti a proprio agio, le porzioni ricche e abbondanti non deludono gli stomaci più golosi. Il proprietario sa sempre suggerire il vino giusto da abbinare agli antipasti, alla pasta fatta in casa e ai secondi di carne. Cheers (rigorosamente con un bicchiere di Lacrima di Morro d’Alba).

Vista dalle mura del borgo sul fitto bosco facente parte del Parco della Gola della Rossa e di Frasassi

Educational

A Serra San Quirico ha sede l’Ente Parco della Gola della Rossa e di Frasassi dove si tengono giornate di educazione ambientale dedicate ai bambini. Vi consiglio una visita e due chiacchiere con l’appassionato team che ci lavora: vi insegneranno ad amare questo luogo. Il Parco di per sè è gestito dall’Unione Montana di Fabriano con il forte obiettivo di tutelare la parte naturalistica e di diffondere l’importanza del rispetto di questo ricco patrimonio locale.

Il campanile orientale della Chiesa di Santa Lucia, visto dall’alto

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