Sorvolando le misteriose linee di Nazca

Mi sveglio già di prima mattina con l’entusiasmo alle stelle! Oggi si vola sulle linee di Nazca, una delle tappe che più ci hanno spinto a scegliere il Perù per il prossimo viaggio.

La sveglia è alle 7 ma preferiamo saltare la colazione per le raccomandazioni che ci sono state fatte da chi ha affrontato l’avventura prima di noi.
Una telefonata ci avvisa che i voli verranno posticipati dalle 10 causa bassa foschia che in questa stagione si presenta spesso la mattina presto.

Frutta al mercato di Nazca

Polleria al mercato di Nazca

Cogliamo l’occasione per farci un giro in città, tra botteghe, mercati e supermarket che tanto ci piacciono.
Il profumo di dolcissima frutta è molto forte e gran parte dei cibi è invitante e ben curata. Sono soliti confezionare buste trasparenti con mix di verdure pulite e tagliate, per insalate e condimenti immagino.
Acquistiamo in un fornitissimo market la prima confezione di mate de coca in bustine. Non l’abbiamo ancora assaggiato ma, che ci piaccia o meno, sono certa che a casa molti amici saranno curiosi di provarlo!

La figura della scimmia sulla pavimentazione della piazza

Tutte le vie di Nazca sono adornate da rappresentazioni delle famose figure. Le panchine del bus, i pavimenti della piazza principale, le insegne degli hotel e dei ristoranti. Persino le stanze del nostro albergo, a fianco del numero, hanno un disegno. La nostra 205 ha la scimmia, il mio preferito!

Lo staff di terra Aeronasca

Siamo ospiti di Aeronasca, che riconosce nel blogger la perfetta figura di promozione turistica di oggi. Ci siamo trovati molto bene con questa compagnia aerea: seria, professionale e puntuale coi tempi.
Una sua navetta ci viene a prendere direttamente in hotel al nuovo orario stabilito, alle 10. Raggiungiamo in pochi minuti l’aeroporto dove il veloce check in tocca un tasto dolente: mi pesa!! Eh eh eh…

Certificato di volo sulle linee

L’aereo Aeronasca

Da pagare ci sono le tasse aeroportuali, di 25 soles (8€ circa) e poi non resta che attendere il proprio turno. A volte anche per qualche ora. Ma noi siamo fortunati e il nostro piccolo aeromobile è subito pronto. Siamo 6 passeggeri e 2 esperti piloti e, dopo una accurata spiegazione su come si svolgerà il volo, veniamo muniti di certificato, di mappa delle figure e siamo liberi di scattare alcune foto al velivolo a terra.

Sul piccolo aereo della Aeronasca

Si sale, ad ognuno viene assegnato un posto specifico per distribuire correttamente il peso. Indossiamo le cuffie e si decolla! Il rullaggio è veloce e ci alziamo come una piuma al vento.
Il mio sorriso è da orecchio a orecchio. Pare di essere su una giostra e  leggerissimi dondoliamo a destra e sinistra per permettere a tutti i passeggeri di ammirare e fotografare ogni figura, accompagnati dalla voce guida del pilota.

L’astronauta

La scimmia

Il cane

Il percorso è fisso per ogni aeromobile. Si parte con la balena e si prosegue con  i triangoli. Le prime figure sono abbastanza difficili da avvistare perchè non sappiamo esattamente di che dimensione aspettarcele.
Siamo abbastanza alti da terra, più di quanto immaginassi. Si intravedono stradine e sentieri che si intrecciano un po’ ovunque e che in molti casi vanno a tagliare le figure rendendole più mimetiche  e meno nitide del previsto. 

La scimmia, la mia figura preferita, è purtroppo una delle meno visibili. Il solco nel terreno pare molto superficiale  e sottile ed il cambio di sfumatura non è sufficiente a delineare bene la forma.

Il condor

Il ragno

Il colibrì

Le mani e l’albero

Ma è sufficiente “farci l’occhio”, dopodichè ecco apparire chiaramente l’astronauta, disegnato in verticale su una roccia, e poi il condor, il ragno e più di tutti il colibrì che pare sia stato creato due giorni prima!
Filippo a destra ed io a sinistra, ognuno scatta le sue foto dal suo punto di vista ed io mi cimento anche in un filmato molto amatoriale ma che rende abbastanza l’idea dell’emozionante esperienza.

Il rumore all’interno è molto forte ed è difficile comunicare tra di noi.
Alcuni vuoti d’aria improvvisi si devono mettere in conto, ma tutto sommato l’esperienza è davvero divertente e affascinante! Suggeritissima!

Prima del tour a Cachuachi – penso un vero e proprio paradiso per gli appassionati di archeologia – dove potremo vedere da vicinissimo anche resti umani come non capita tutti i giorni, ci godiamo un bel pranzo in centro a Nazca.

Al ristorante Mamashana

Il Mamashana ci fa accomodare al piano di sopra, direttamente affacciati alla balconata. Ordiniamo due piatti da assaggiare a vicenda: tallarin con carne e verdure e un lomo grillado con patate. Piatti decisamente abbondanti e gustosi ed una gentilissima cameriera che ci rimpiva continuamente il bicchiere della nostra amata birra scura. Prezzi turistici ma corretti.

La sera invece, prima di recarci alla stazione di bus a lunga percorrenza Cruz del Sur optiamo per uno spuntino leggero con uno street food da coraggiosi: durelli ed interiora di pollo speziati alla piastra. Yeah!

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1 comment

Ricardo 21/11/2017 - 18:42

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