Stromboli e la sciara di fuoco

Stromboli e la sciara di fuoco

Accompagnati da Alessandra, tour leader di Sicily4Seasons, ci attende una giornata in barca alla volta di Panarea e Stromboli. Navighiamo con Aliante Tour e sono garantiti professionalità e divertimento. Una ciurma di giovani ragazzi cordiali è a disposizione per soddisfare esigenze e necessità.

Si parte dal molo di Marina Corta nel primo pomeriggio e dopo circa un’ora di navigazione raggiungiamo Cala Junco per un tuffo nelle limpide acque eoliane, direttamente dalla barca.
Si riparte e via, verso un aperitivo nell’isola più chic che ci sia: Panarea!
Non incontriamo auto su questa piccolissima isola. Bisogna destreggiarsi tra Ape Piaggio e golf kart elettrici che, non facendo alcun rumore, permettono al piccolo paese di mantenere una pace invidiabile.

Da una parte, hotel di lusso con piscine e parchi. Dall’altra vicoli e cortili colmi di bouganville con grossi gatti beatamente rilassati all’ombra. Panarea mi è parsa avere due facce.
A partire dal porticciolo, con pescatori e bancarelle frammisti a boutique costose e concierge in attesa di illustri ospiti.

Al largo di Panarea ci soffermiamo con la barca per ammirare alcune fumarole che increspano la superficie liscia dell’acqua. Come quando si getta un sasso, numerosi cerchi concentrici racchiudono un’effervescenza naturale. Le bolle, ben visibili, sprigionano nell’aria il gas prodotto dall’attività geotermica sotterranea, e sottomarina.
E’ uno strano fenomeno, un po’ ipnotico.

La seconda sosta è a Stromboli dove veniamo letteralmente rapiti dal nero profondo della sua sabbia. Pensavo che più nera della sabbia di Vulcano non potesse esistere ma ho dovuto ricredermi. Sembra quasi finta, un materiale plastico lucido frammisto a brillantini iridescenti. In realtà è bellissima pietra lavica,
La spiaggia del porto è invasa da piccole imbarcazioni colorate e scrostate dal sole e dalla salsedine. Stormi chiassosi di albatross si rincorrono per contendersi un pesce passato a miglior vita e lasciano le loro impronte che hanno un non so che di esotico.

Dopo numerosi scatti, ci decidiamo a raggiungere, con un golf kart, la piazza panoramica accerchiata da bar e negozi. Ci sono boutique per tutte le tasche e, schivando i turisti, si conosce un borgo sereno e tranquillo, col colore bianco che la fa da padrone. Grossi vasi in terracotta, porte in legno e persiane colorate di blu o lilla danno un tocco di colore che fa somigliare Stromboli a un villaggio delle bambole.

La discesa a piedi è piacevole e incoraggiante perchè ci aspetta a bordo una spaghettata all’eoliana con vino, malvasia e sesamini (biscotti tipici).

Il gran finale arriva al tramonto, quando raggiungiamo la sciara del fuoco di Stromboli, la colata lavica che dal 7 agosto dà spettacolo. Da restare a bocca aperta, cullati dal dondolio delle onde, all’aperto sul secondo piano della motonave.
La lava incandescente è di un rosso fuoco che abbaglia e, se sarete fortunati, così abbondante da giungere in acqua sollevando altissime colonne di fumo bianco. Più alte del vulcano stesso!

Le scintille scoppiettano e svolazzano nell’aria come i resti di un fuoco d’artificio appena esploso. Un gioco pirotecnico senza fine, inarrestabile.
Uno di quegli spettacoli della natura che, sono certa, non dimenticherete mai!

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