Si trova in Val di Nievole, sulle montagne pistoiesi, un tour sconosciuto ai più da affrontare in completa autonomia. La zona viene chiamata anche Svizzera Pesciatina e i borghi sono tutti frazioni del comune di Pescia.
Il bello degli on the road è proprio quello di organizzarsi tempi e tappe seguendo i propri gusti e le proprie esigenze. Le castella sono 10 ma voi potrete visitarne 4, oppure 6, oppure 5 il primo giorno e le altre 5 il secondo giorno.
Insomma, mettetevi al volante della vostra auto e risalite queste montagne che somigliano più a colline selvagge e verdeggiati! Non vi attendono castelli, bensì castellA, al femminile: si tratta di borghi toscani accomunati dalla pietra serena con cui sono stati costruiti gli edifici.
Attenzione!
Le castella sono segnalate a volte bene, a volte poco. Le stradine di collina hanno una ricezione telefonica quasi nulla che rende impossibile l’utilizzo di Google Maps.
1. Visita ad Aramo
Il mio tour, in compagnia della collega e amica Claudia, comincia da Aramo, a 387 m slm, e diciamo che comincia alla grande. Parcheggiamo l’auto davanti all’arco che ci apre il borgo e vediamo passare un gruppo di persone a cavallo. Sentire gli zoccoli sul selciato, nel silenzio assoluto della montagna, è stato rilassante e romantico.
Il borgo di Aramo è davvero piccolino ma abitato. Quasi tutte le case sono ben tenute, decorate con gerani e ortensie sulle soglie o alle finestre. Le poche persone che incrociamo ci salutano calorosamente e scambiano volentieri due parole. Probabilmente non è così frequente incontrare turisti su alle 10 castella. Soprattutto ora.
Gli edifici sono posizionati su diversi livelli in un labirinto di vicoli, scale, ballatoi, affacci sulla valle. Ci si perde in un attimo e ci ritrova subito l’attimo dopo.
Una particolarità: incontro tantissime ciotoline, piattini e cuccette per gatti nei luoghi in ombra e riparati. Qui i baffuti a 4 zampe sono amati!
2. Visita a San Quirico
Il secondo borgo del nostro tour delle 10 castella sui monti pistoiesi prosegue con San Quirico, borgo a 529 m slm. Il paese, che nulla ha a che vedere con San Quirico d’Orcia e i suoi famosi cipressi, sembra già un pochino più grande e vivace.
Il parcheggio si trova a 50 mt dall’ingresso al borgo e da qui comincia un susseguirsi di fiori curati, giardini, cani e gatti molto socievoli. Socievoli anche i loro padroni che chiacchierano volentieri con la scusa di raccontarci le abitudini dei loro animali.
Percorrendo i soliti vicoli ripidissimi e scalinate impervie raggiungiamo la piazza di San Quirico, molto grande, quasi sproporzionata alle dimensioni del borgo toscano. Qui ci rifocilliamo con l’acqua ghiacciata della fontanella: la giornata è davvero molto calda e all’interno dei borghi non circola molta aria.
Un abitante ci indica una stradina selvaggia che esce sul fianco destro del borgo verso una piccola chiesetta. La seguiamo e, nel percorrerla, scopriamo essere anche una stradina panoramica che regala la veduta più bella di San Quirico e della valle sottostante.
3. Visita a Castelvecchio
Forse il borgo che mi è piaciuto di più in questa prima tappa del mio tour delle 10 castella sui monti pistoiesi. Castelvecchio, a 430 m slm, ha alcuni scorci davvero instagrammabili, si direbbe oggi. Per me sono semplicemente tanto tanto graziosi ed accoglienti. Profumano di antico, medievale, ma anche di accogliente, vivo, abitato (cosa rara oggigiorno in questi borghi d’Italia storici.
Vado pazza per le vedute che si aprono da sotto gli archi. Che sia un piccolo angolino con un vaso di fiori o una immensa vallata verde, io mi ci fermo un attimo e fantastico di abitare lì.
Per un attimo dimentico la scomodità del recarsi a fare commissioni, al buio del periodo invernale, all’impossibilità di comunicare per l’assenza di segnale. Ecco, penso solo a quanta pace ne ricaverei, e a quanti momenti sereni con i miei animali.
4. Visita a Sorana
Di nuovo un altro borgo toscano piccolissimo.
La cosa più simpatica? Il cartello nella piccola piazzetta che indica il “Circolo di Sorana”. Si tratta di un bar proporzionato alla dimensione del borgo che però, sulla balconata ombreggiata, stava accogliendo una decina di pensionati (e non) intenti a bersi una birra ghiacciata e a giocare a carte. Ahhh la vita che piacerebbe a me!
La mia prima tappa sulle montagne pistoiesi per visitare le 10 castella finisce qui.
I borghi sono piccoli, sembra di riuscire a fare in fretta, ma poi ci si perde ad ammirare ogni angolino e il tempo passa.
Devo ancora visitare 6 borghi e non vedo l’ora di tornarci.
Prestissimo vi racconterò del mio on the road tra le 10 castella raggiungendo: Pietrabuona, Medicina, Fibbialla, Vellano, Stiappa e Pontito.
Tour delle 10 castella: dove mangiare
La nostra sosta pranzo ci ha portato al ristorante La Pieve, all’ingresso di Castelvecchio.
Subito, siamo state attirate dalla bellissima balconata panoramica, all’ombra e dall’insegna:”birreria“. Io sognavo una birra gelata almeno da un paio d’ore.
L’interno del ristorante è in pietra e somiglia tanto ad un accogliente chalet.
Noi però ci sediamo in un tavolino all’esterno e, prima ancora di togliere la mascherina, ordino la mia birra. Ed ecco, ora sono felice!
Ordiniamo entrambe un antipasto misto toscano con salumi, crostini, formaggi, giardiniera e insalata di tonno, fagioli e cipolla. Tutto decisamente abbondante e davvero buono. Scappa così la seconda birra. Ma il clima e l’atmosfera cordiale del personale la chiamano, eccome!