Trekking al Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi

Ci accoglie un lago. Un lago di montagna, abbracciato da pini verdi e folti, che riflette fedelmente sulle sue acque calme tutto quel che lo circonda.

I riflessi al lago della Stua

Lago della Stua

La nostra vista è confusa, non si distinguono le sponde, cosa è vero e cosa è riflesso. Sembra magico, senza una fine e senza un inizio. Restiamo incantati, con i gomiti appoggiati alla staccionata in legno, e respiriamo l’aria buona.

Siamo nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi in Val Canzoi e siamo pronti ad addentrarci nella boscaglia, a piedi, col solo rumore dei nostri passi.

Relax sulle panche in legno al Frassen

La auto restano al bar e noi ci dirigiamo verso il Frassen, dove le lunghe panche in legno, benché ricoperte di umidità, ci donano un piacevole momento di relax.
Lo chalet è un edificio perfettamente immerso nella natura dove gli ospiti posso trovare ben 22 posti letto in camerate, cucina e tutto quel che è necessario per un soggiorno nel bosco.

Il rifugio al Frassen

Il rifugio ha ottenuto la prestigiosa certificazione europea Ecolabel: è completamente autonomo sotto ogni punto di vista (“off grid”) e “fossil free”. L’acqua giunge direttamente dal torrente Caorame, il riscaldamento è a biomassa, l’elettricità è fornita dai pannelli fotovoltaici solari e vi è persino un amplificatore di segnale per i telefoni cellulari (per garantire la sicurezza degli ospiti: qui non c’è linea con nessun operatore!).

Il sole oggi è coperto e non fa molto caldo.

Piccolo di vipera

Incontriamo le guide Yuri e Jack che ci accompagneranno alla scoperta di splendide cascate nascoste del torrente Caorame.
Ma intanto ci fanno fare amicizia con una specie molto poco diffusa nel parco: un piccolo di vipera. È stato recuperato da Yuri e, trasportandolo in un secchio, è stato possibile liberarlo in un luogo sicuro. Sicuro per lui, perchè a dispetto di quel che si pensa, le vipere non sono affatto aggressive. Velenose sì, ma non attaccano mai per prime. Si posizionano nella classica forma ad S di difesa e il loro primo istinto sarà sempre quello di scappare.
Filippo non è certissimo di questa spiegazione di Yuri e preferisce stare a debita distanza dalla bestiola. La sua fobia per i rettili è ben nota!

Il Caorame in Val Canzoi

È ben nota anche la mia innata avversione al trekking. Che poi mi lamento tanto ma quando parto, vado! E qui bisogna andare perché i sentieri verso le nostre mete diventano sempre più ripidi e stretti. Ciottoli ed erba umida rendono scivolosa la camminata ma scorgere ad ogni passo qualche brillante ciclamino selvatico sparso qua e là ricarica spirito e muscoli delle gambe!

La cascata delle Anguane

Chi ha ancora un briciolo di fiato da sprecare, chiacchiera durante il percorso ma, d’un tratto, restiamo tutti muti, immobili, a fissare dinnanzi a noi.
Scala e scala siamo arrivati in Paradiso? Perché la visione della cascata delle Angulane pare davvero celestiale. Con un’acqua di turchese limpido difficile da immaginare. È bellissimo, una visione stile “Laguna Blu”.

Uno scorcio da “Laguna Blu”

Il torrente si fa strada tra rocce e bosco

Poco ci importa di inzuppare le scarpe saltando da un sasso all’altro. Uno alla volta raggiungiamo la piccola piscina naturale sotto al flusso del torrente che, da un’altezza ragguardevole, continua a cadere inarrestabile. Il forte rumore non ci permette di udire le nostre voci eppure non è fastidioso, anzi, è rilassante, piacevole. È una dolce melodia interminabile che ci culla e ci permetterebbe di riposare come ghiri se solo ci fosse una amaca!

Dissetarsi al torrente

La ripida discesa del torrente Caorame

Sulla via del rientro, una piccola deviazione di un paio di minuti ci permette di raggiungere il livello sottostante della cascata, un angolo più nascosto.
Qualcuno osa scatti più complessi e finisce dritto nel gelido torrente (vedi Filippo ma anche Pier Francesco…), altri si accontentano di dissetarsi con la buonissima acqua fresca e invitante.

La scarpinata non è stata cosa da poco per chi è meno allenato ma lo spettacolo ha pagato ogni forzo! Siamo soddisfatti, entusiasti: abbiamo raggiunto un piccolo angolo di paradiso tanto ben nascosto eppur così vicino a noi.

Atmosfera magica sulle Dolomiti Bellunesi

I sentieri tracciati delle Dolomiti coprono però migliaia di chilometri.

Ed ecco la sorpresa inaspettata!
Da settembre il Parco delle Dolomiti Bellunesi, in collaborazione con Google, inizierà un progetto di mappatura Streetview di tutti i sentieri dolomitici!
Un progetto mastodontico e pionieristico (si calcolano circa 14000km di sentieri a piedi), il primo al mondo in un parco nazionale, che impegnerà quotidianamente diverse guide alpine volontarie le quali, munite di zaino con tecnologia Streetview, cammineranno estate ed inverno lungo i sentieri di trekking o percorsi innevati con ciaspole o sci.
Si pensa di terminare la mappatura entro il 2018, con la possibilità di poter vedere, una volta elaborate l’enorme mole di immagini, tutti i sentieri delle Dolomiti sia con la neve che senza.

Ai pigri cibernauti non resta che aspettare, ma se siete impazienti di godervi in prima persona l’aria pura e lo splendido paesaggio dolomitico il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi è lì ad aspettarvi!

La camminata vi ha fatto venire fame? C’è solo l’imbarazzo della scelta tra i migliori ristoranti e agriturismo nel bellunese!

 

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ValleUnica: tre giornate alla scoperta del territorio  - Bellunopress - news dalle Dolomiti 26/09/2014 - 14:06

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