I percorsi di trekking più belli sulle colline del novarese

Visit Piemonte e il suo Osservatorio Turistico Regionale hanno decretato il Piemonte meta preferita da un quarto degli italiani per questa estate 2020. Il Novarese ha già registrato un incremento turistico e di contatti da inizio estate, quindi il trend è confermato.

Io, che vivo in provincia di Novara, mi riscopro orgogliosa di risiedere nella regione dall’appeal ritrovato. La provincia più a est della regione Piemonte è la stessa che per conformazione, vicinanza e carattere si è sempre sentita proiettata verso le vicine Varese e Milano. Oggi ha l’opportunità di farsi conoscere nella sua unicità.

Né piemontese convinta, né effettivamente lombarda, la provincia di Novara ha una sua identità da mostrare con generosità. Ha varietà di paesaggi soprattutto. Da scoprire a piedi per chi ama camminare sulle colline moreniche, percorrere itinerari storici o gastronomici, spaziare dalla pianura ai laghi. Io invento percorsi a piedi ogni settimana e qui ve ne racconto qualcuno. 

Come raggiungere la provincia di Novara?

Novara ha il grande vantaggio di essere in posizione strategica sull’asse Torino-Milano-Genova-Canton Ticino.
Si raggiunge facilmente con i treni delle Ferrovie dello Stato che percorrono la tratta MI-TO (non si ferma l’alta velocità), con le Ferrovie Nord o con mezzo privato.

La città conta oltre 100mila abitanti ed è in continuo ammodernamento e sviluppo. 

Cosa vedere a Novara e dintorni?

Non voglio assolutamente rubare il palcoscenico ad ATL Novara e al Corriere di Novara che nelle ultime settimane hanno fatto un importante lavoro di promozione del territorio. Non sarei nemmeno esaustiva nel rispondere a questa domanda in poche righe.

Voglio, però, citare un progetto su tutti che parla da sé: la raccolta degli Itinerari Cicloturistici del Novarese a cui ho collaborato anche io fornendo qualche foto. Percorsi in bici (ma fattibili anche a piedi) che si snodano tra risaie, borghi storici, tesori nascosti dalla vasta campagna che circonda la città e si trasforma in vigneti man mano che si procede verso nord.

Come raggiungere le colline del Novarese?

In treno, lungo l’asse Novara-Domodossola si può scendere a Momo, Vaprio d’Agogna o Suno. Tutti utili per i percorsi che sto per raccontarvi.
A Momo e a Suno sarà più facile anche trovare alloggi per il pernottamento e ristoranti,
cantine o agriturismi per una sosta culinaria. 

Ovviamente anche in auto.

Sentiero per un trekking tra i vigneti del novarese

PARTENZA e ARRIVO: Suno (NO) – Chiesa della Pieve di San Genesio

DISTANZA: 14 Km circa

TEMPI DI PERCORRENZA: 3 ore circa (visite alle cantine e pause pranzo escluse)

PERCORSO: sentiero sterrato e asfalto

CALZATURA CONSIGLIATA: scarpa da running o trekking leggera

DA NON PERDERE: il tramonto all’Osservatorio Astronomico G. Galilei e una serata a vedere le stelle

Il luogo di partenza è l’antica Pieve di San Genesio risalente alla prima metà dell’XI secolo. Il luogo è protetto dai boschi, ben segnalato lungo la strada che collega Suno a Vaprio d’Agogna e visitabile solo l’ultima settimana di Agosto, durante la festa patronale o su richiesta.

Da qui si prosegue su asfalto in direzione sud e si sale in collina svoltando in via Toppie fino ad incontrare il sentiero sterrato nei pressi dell’agriturismo Fano’s Farm. Oltre, è impossibile sbagliare: sempre dritto tra i campi, che in estate esplodono di un raccolto quasi pronto, si raggiungono le colline tra Suno e Mezzomerico. Iniziano i vigneti, il sentiero è tracciato anche per mountain bike e la vista dall’alto è spettacolare: di fronte a noi si staglia la catena del Monte Rosa.

La via Matacci, ancora sterrata, si riallaccia alla provinciale che conduce al paese di Mezzomerico. Passato il Ristorante Rià, anche cantina, si risale a sinistra fino alla Cantina Crola. Entrambi luoghi di estrema bellezza, gestiti con garbo, ideali per una degustazione, un aperitivo, un pranzo tra le vigne.

A questo punto si prosegue di nuovo verso Suno, passando dall’imperdibile Osservatorio Astronomico Galileo Galilei. Se ci capitate durante l’ora del tramonto, vedrete colori indimenticabili. La sera è regolarmente aperto ai visitatori, da verificare la situazione per l’estate 2020 causa regole di distanziamento sociale.

Rientrati a Suno, da segnalare, è anche la Cantina Brigatti dove poter degustare vini locali nati dalle uve coltivate sulle colline appena percorse a piedi.

Scorci stupendi e inattesi, distese di filari, profumo di uva matura nel pieno del mese di agosto e settembre sono i regali che questo percorso fa a ogni camminatore. 

Osservatorio Astronomico, incastonato nelle colline e circondato dai vigneti

Sentiero per un trekking tra pianura e colline moreniche

PARTENZA e ARRIVO: Suno (NO) – Chiesa della Pieve di San Genesio

DISTANZA: 13 Km circa

TEMPI DI PERCORRENZA: 3 ore circa (visite alle cantine e pause pranzo escluse)

PERCORSO: sentiero pianeggiante su sterrato e asfalto

CALZATURA CONSIGLIATA: scarpa da running o trekking leggera

DA NON PERDERE: il tramonto sulla collina di Mezzomerico prima di rientrare a Suno

Il luogo di partenza è sempre l’antica Pieve di San Genesio. In direzione Vaprio, su asfalto, si incrocia Via Cascina Botticella, che diventa presto sterrata e, mantenendo la destra a un paio di bivi, porta al paese successivo. I passaggi sono pianeggianti e molto semplici, sebbene sempre esposti al sole.

Lungo questo sentiero è da segnalare la Cantina Rinaldi, produttrice di un vino bianco, vitigno erbaluce, di tutto rispetto. 

Una volta sbucati sulla provinciale che collega Vaprio d’Agogna a Mezzomerico, si procede in direzione di quest’ultimo e, poco oltre l’agriturismo Cargandino, si torna su sterrato svoltando a sinistra. L’unica salita decisa del percorso conduce su colline caratterizzate da vigneti e una bella vista tutto intorno. Tra casotti e filari si giunge a uno steccato con vista Monte Rosa. Imperdibile al tramonto. 

Una discesa sconnessa anticipa l’arrivo a Fano’s Farm e il rientro alla Pieve di San Genesio

Camminare sulle colline del Novarese promette e mantiene viste panoramiche e dettagli caratteristici, i profumi della natura liberano la mente e il viaggio diventa insolito e davvero bello. 

Se un quarto degli italiani ha scelto il Piemonte e molti di loro le colline Novaresi, tra cibo, ottimo vino, vita di campagna e camminate, un motivo ci sarà!

 

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