Arzachena è una piccola città dell’entroterra sardo a pochi km dalle località di mare più frequentate della Gallura. A pochi minuti di auto da Olbia, Golfo Aranci e Portisco, è una meta che vi consiglio per scoprire alcuni dei punti salienti della Sardegna, tra cui i nuraghi e gli ottimi vini.
Raggiungere la Gallura è facilissimo. L’aeroporto di Olbia è raggiungibile in un’ora di volo dai principali aeroporti italiani: qui vi sarà possibile noleggiare l’auto più adatta alle vostre esigenze di viaggio. Se siete in due e non volete perdere tempo a cercare parcheggio, una piccola utilitaria potrebbe fare al caso vostro. Al contrario, se siete una famiglia numerosa, potreste orientarvi su un auto spaziosa o, se siete amanti dell’avventura, un camper.
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Cos’è un nuraghe?
I nuraghi sono tipiche costruzioni sarde in pietra dalla forma tronco-conica.
La loro funzione era di case-fortezza preistoriche, per questo venivano costruiti in zone rialzate come i castelli, vicino ai villaggi.
In Sardegna ne sono stati ritrovati circa 7000 ma pochi si trovano nelle ottime condizioni in cui è stato rinvenuto il nuraghe “La Prisgiona”, nel comune di Arzachena.
Visita al nuraghe La Prisgiona
Tomba dei Giganti
Vi consiglio vivamente di scoprire il territorio di Arzachena in compagnia di Anna, una guida esperta e simpaticissima che sarà coinvolgervi completamente.
Anna vi racconterà curiosità e storia legati al nuraghe La Prisgiona, un complesso di un centinaio di edifici che lo rendono unico in Gallura. Poi vi accompagnerà alla scoperta della Tomba dei Giganti, un sepolcro collettivo dove si pensa venissero sepolti i defunti del vicino nuraghe.
La stele ha dimensioni davvero impressionanti: pensate che un tempo si credeva che la Sardegna fosse abitata da giganti!
Il “fungo” di granito
In città invece, immancabile la piccola scalata al fungo monumentale: una roccia dalle curiose sembianze di un fungo che domina sulla città. Oltre ad esserne diventato il simbolo, questo fungo di granito dona anche il nome alla città di Arzachena. Dall’età romana infatti, Turubulus Maior significa appunto “grande fungo”.
Due scatti fotografici qui assicurano un panorama da ricordare, parola di Arzachena Turismo!
Se siete fortunati, capiterete ad Arzachena in giorno di mercato. L’acquisto più tipico è sicuramente un formaggio. Che ne dite di pecorino sardo stagionato? Io non ho proprio resistito!
Degustazioni alle Vigne Surrau
I curatissimi filari con splendidi cespugli di rose in fiore ci accolgono alle Vigne Surrau nel migliore dei modi. L’edificio che ospita le cantine Surrau e le sale degustazioni è moderno ma perfettamente integrato nell’ambiente circostante, ovvero nella natura.
Una breve visita tra le botti, i barrique, le “uova” in cemento e le anfore in terracotta ci informa delle tecniche di produzione e della tradizione che i fratelli De Muro hanno riportato in auge nel 2001.
I vini sardi stanno acquistando sempre più spazio nel panorama vitivinicolo d’Italia e questo anche grazie al nuovo approccio che viene offerto ad esperti del settore e turisti curiosi.
Sala degustazioni
Ci accomodiamo nella luminosissima sala degustazione. Qui è possibile degustare 5 calici dei vini prodotti dall’azienda accompagnati da piatti della tradizione sarda (35 euro). Noi, reduci da un pranzo coi fiocchi, ci “accontentiamo” di un abbondante e gustosissimo aperitivo (3 calici a 25 euro) a base di salumi, olive, formaggi con salse e marmellate realizzate col mosto: una delizia!
I vini in abbinamento sono freschi e dal profumo intenso. Davvero impossibile dire di no, anche al terzo bicchiere!
Agriturismo Parco degli Ulivi
Cercate un agriturismo sul territorio di Arzachena che vi permetta di assaggiare piatti della tradizione in una location accogliente e tipica?
Qui ho scritto dei migliori ristoranti della Gallura che, a parere mio, potete scegliere .
Le immagini dei nuraghi e del parco archeologico sono su concessione del Ministero per i beni e le attività culturali – Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro.
Greta per #discovergallura by Vira