Utrecht tra storia e specialità gastronomiche

Entrare nella città di Utrecht dalla sua antica e più importante via d’acqua, l’Oudegracht, è un privilegio che pochi possono vantare.
Patemi d’animo a parte, causati dalle dimensioni della Clipper (volete leggere delle nostre avventure a bordo di una houseboat?) e dagli stretti e bassi ponti del centro storico, solo dopo ti rendi conto di quello che ti è passato a fianco in quei lunghi istanti.

Per fortuna, appena ormeggiata la nostra houseboat a pochi passi dal centro, in sella alle nostre bici ci avventuriamo alla scoperta della città.

L’arduo passaggio in barca sotto i ponticelli del centro

 

Il Tour de France 2015 partirà da qui!

Ad attenderci c’è Alrik, guida di Toerisme Utrecht, che ci guida per un’ora e mezzo alla scoperta del cuore della città.
Il centro è molto piccolo facilmente visitabile a piedi, ma la prima raccomandazione è, per chi non se ne fosse già accorto, di fare molta attenzione alle bici: Utrecht è la città con più biciclette in circolazione di tutta l’Olanda!

Una vera e propria passione, onorata dal fatto che il Tour de France 2015 prenderà il via proprio da qui e la città per questo è già ora in festa.

L’imponente torre del Duomo (120m x465 gradini), che ricorda molto quella di Bruges, è la più alta d’Olanda ed è strano vederla staccata di quasi 100 metri dalla chiesa.
In origine era collegata alla navata principale da un transetto, ma essendo la città a corto di fondi, si pensò di costruirlo con tecniche e materiali scadenti.
Restò in piedi meno di 100 anni, quando crollò (per fortuna senza danneggiare la torre) dopo un forte temporale.

L’inventore dei raggi x

Sapete che il Duomo oggi non è altro che un salone per concerti?
La riforma protestante ha sconsacrato tutte le chiese della città, tanto che oggi l’unica chiesa in funzione (che è anche diventata cattedrale) è la modesta chiesa di Santa Caterina.

Ricordatevi perciò che ogni altro campanile che vedrete a Utrecht, non indica una chiesa, ma piuttosto un salone multifunzionale, un museo, un teatro o persino una fabbrica!

 

Che sia una città strana sotto molti aspetti lo si nota anche dall’edificio rinascimentale sede dell’università (65.000 studenti) che stona non poco di fronte agli altri edifici gotici della piazza.

Volendo ricostituire la fama di un’università considerata tra le peggiori d’Europa, nel 1800 i nobili di Utrecht investirono molti soldi nella costruzione di nuovi edifici e nel reclutamento dei migliori professori europei, dando così nuovamente lustro all’istituzione che oggi è considerata la migliore d’Olanda.

Il chiostro del convento di San Martino

Varcata la finta porta medievale (non fatevi ingannare, è di fine ‘800!), scopriamo che il chiostro dell’antico convento di San Martino (patrono della città) è una rinfrescante scorciatoia per la casa del Papa.

La casa del Papa

Ebbene sì, forse non molti sanno che l’unico papa non italiano prima di Wojtyla fu papa Adriano, originario proprio di Utrecht, che salì al soglio pontificio nel 772 portando una vera e propria rivoluzione nei costumi vaticani, ormai degradati dallo sregolato stile di vita del predecessore Leone X.
Le bacchettate di Adriano furono così dure da far decidere all’unanimità ai cardinali di non eleggere per i successivi XX anni mai più un altro papa straniero!

Un’acquazzone primaverile ci coglie lungo le rive del Neuwegracht, il canale nuovo, costruito vicino all’Oudegracht l’arteria principale della vita economica della città.

Secoli fa, prima che Amsterdam divenisse capitale, era Utrecht il centro economico dell’Olanda grazie alla sua fitta rete fluviale che convogliava tutte le merci qui, sulle rive di questo canale, dove ogni bottega poteva vantare uno spazio sulla strada e una cantina di fronte all’attracco.

Riparati nell’ex convento di Santa Caterina (trasformato in ospedale dopo la riforma e oggi un museo), tagliamo lungo uno dei tanti vicoli che sbucano sull’Oudegracht.

Avete notato dalle foto che tutte le scale di fronte che portano al canale sono dipinte di bianco?
A causa dei frequenti incendi che nel medioevo devastarono parti di Utrecht, si decise prima di dividere la città in isolati e poi di costruire alla fine di ogni vicolo una scala che scendesse fino a riva.
Per poter essere vista anche di notte, i corrimano erano per legge dipinti di bianco, un’usanza mantenuta ancora oggi a distanza di oltre 5 secoli.

La prima birra del viaggio, all’Oudaen Staatkastel

Terminiamo il tour in tempo per una birra all’Oudaen Staatkastel, un palazzo nobiliare oggi sede di un birrificio.
Io scelgo una white (waizen) che si chiama Ouwe Daen, Greta invece sceglie una scura di cui non si dice molto bene ma che invece ha apprezzato: la Dubbele Dan.

[Ma se volete sapere tutto sulle birre Olandesi…]

Il piatto principale all’Humphrey’s

Per cena ci ospita il miglior ristorante di Utrecht, sia per il menu (squisito) che per la location: l’Humphrey’s (una catena olandese) è proprio all’interno delle antiche cantine sotto il palazzo del municipio… Un po’ claustrofobico ma davvero magnifico!

Il carpaccio con Grana e pesto ha quel tocco di inusuale che però cade proprio a pennello.
Il piatto principale mi ha stregato definitivamente: salmone croccante avvolto in alga nori con gamberi e salsa teriyaki. Gusti nuovi e deliziosi, accompagnati da un’atmosfera stregata e una cortesia impagabile!

Usciamo alle 22, in perfetto orario per osservare l’ultimo regalo inatteso di Utrecht. La Torre del Duomo di sera ad ogni ora si riempie di luci al suono del suo carillon che si illumina come se fosse un albero di Natale rispecchiandosi nelle acque del canale: uno spettacolo breve ed unico (che si ripete in briciole ad ogni mezz’ora, per chi non avesse tempo di aspettare il prossimo)!

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Non è necessario raggiungere Utrecht a bordo di una houseboat.
La splendida città olandese è meta perfetta per un weekend, romantico o meno: si raggiunge comodamente in treno da Amsterdam in una mezzora.
Per quanto riguarda la prenotazione dell’hotel in Utrecht, non avrete che l’imbarazzo della scelta.

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2 comments

goodnightandtravelwell 30/05/2015 - 12:46

Pur essendoci state proprio solo qualche ora è una delle cittadine olandesi che abbiamo apprezzato di più… viva ma allo stesso tempo più a misura d’uomo di altre 🙂 Bella bella!

Greta 30/05/2015 - 15:20

Anche a noi è piaciuta molto. Poi, come capita spesso, quando arrivi da realtà piccolissime (paesini in giro con la houseboat) non è semplice trovarsi bene in grandi città!

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