I mille colori della Napoli popolare

Pino Daniele cantava Napule è mille culure e credo che in questa espressione provasse a racchiudere l’infinità di sfumature che questa città ha, soprattutto nei suoi quartieri più popolari.

Da una decina di anni, nel Rione Sanità, è in atto una spinta dal basso che vuole elevare a bellezza ognuno dei mille colori presenti nel quartiere, contrastando e vincendo le enormi difficoltà sociali, culturali ed economiche qui radicate.
Di togliere la polvere, affinchè i colori possano brillare, si occupa la Cooperativa La Paranza, composta da giovani cresciuti in queste vie con la voglia di cambiare le cose.
Uno spin-off recente, e già di successo, è la Cooperativa San Nicola da Tolentino che si occupa di ridonare luce e valore ai Quartieri Spagnoli offrendo, tra l’altro, ospitalità nel nuovissimo B&B Casa Tolentino.

Con i ragazzi del quartiere è possibile conoscere l’altra faccia di questa pagina disordinatamente scritta, quella meno letta ma sicuramente più viva e positiva. Siccome ho avuto la grande opportunità di vedere oltre la superficie, vi racconto i mille colori che rendono unica, nonostante le innegabili complessità, la Napoli popolare.

Case popolari del Rione Sanità, dove si trovano le spinte rivoluzionarie dell’Associazione La Paranza

Il giardino di Casa Tolentino è rigogliosissimo tutto l’anno

Case e vicoli stretti a Napoli

La domenica è il giorno in cui tutti stanno in famiglia per un pranzo che si protrae fino al tardo pomeriggio, neanche fosse Natale. Approfittatene!
L’ingorgo nei vicoli si riduce e si può camminare osservando luoghi intrisi di una forte personalità fatta di contrasti, di bellezze celate, di tradizioni esposte.
Sono luoghi in cui la riservatezza è sconosciuta, la condivisione spinta, le porte delle case aperte e la gente accalcata intorno ai negozietti e ai bar dello sport. Sono vicoli in cui la religiosità è ostentata e le urla sono frequenti, in cui i panni si stendono e il cibo si cucina per ore. Tutto è di un colore deciso, senza attenuanti (ma attenzione ai motorini che sono delle vere mine vaganti).

Panni stesi nei Quartieri Spagnoli

I quartieri vista mare di Napoli

I Quartieri Spagnoli ed il Rione Sanità si arrampicano sui colli alle spalle del più moderno centro cittadino. Il Vomero e Capodimonte si ergono a protezione dall’alto.
E’ qui che gli alberi più diffusi sono quelli di arance e limoni, che il verde delle chiome è interrotto dai toni di arancio e dal giallo carico e che sembra eterna primavera.

In questa posizione di prestigio si vedono il Golfo di Napoli dall’alto, il Vesuvio che sbuca tra i vicoli, il Maschio Angioino fare capolino in fondo alle discese. Scorci e panorami unici che tolgono il fiato e diventano imperdibili!

Il B&B Casa Tolentino nei Quartieri Spagnoli offre una vista pazzesca sul Golfo e su Capri

Nell’immenso giardino di Casa Tolentino, gli aranci

Cibo tradizionale e convivialità

Abbondanza, varietà e condivisione. Questi termini racchiudono i messaggi che mi sono arrivati amalgamati con i sughi, i fritti e gli impasti di farina.
Ovunque ti giri ti avvolgono i profumi del soffritto sul fuoco, la vista di pizze fritte e di pagniuttielli strabordanti dalle vetrine, il colore deciso dei babbà e la profusione di ripieno nelle zeppole, la varietà infinita di verdure al negozietto sulla strada.
Ovunque e comunque, impossibile non incapparci e non condividerlo con chi ti circonda.

Ho associato a questo aspetto una convivialità quasi africana: un pezzo di tarallo a te e uno a me, un assaggio di friarielli e una fettina di salsiccia pepata, una fetta di pizza a testa e una forchettata di genovese. Lasciarsi coinvolgere da tutto questo è un dovere!

Il dolce dei dolci napoletani è senz’altro la zeppola di San Giuseppe. Golosissimo!

La sfogliatella riccia napoletana appena sfornata è dorata e dal profumo super invitante

La pizza napoletana di Concettina Ai Tre Santi ai bordi del Rione Sanità

La bellezza artistica sotterranea di Napoli

In quartieri in cui la vita è spesso condotta oltre le regole non ci si aspetta proprio che ci siano tesori nascosti tutti da scoprire e invece…
Invece sotto le case, scavate nel tufo ci sono le Catacombe più grandi di tutto il sud Italia.

Si tratta delle catacombe di San Gennaro e di San Gaudioso ridonate al pubblico dopo anni di lavori da parte di Don Antonio e dei ragazzi della Cooperativa La Paranza. Sono loro ad aver scelto di contrastare una vita sociale fuori dagli schemi portando l’attenzione sulla vivacità culturale e sulla bellezza storico artistica assoluta.

In questa Napoli colorata e rumorosa, dietro i portoni delle chiese c’è un mondo fatto di determinazione e speranza per un futuro nuovo e possibile.
I sorrisi dei ragazzi, che raccontano con passione di storia, catacombe, santi, cimiteri non convenzionali, arte di strada, cibo, passione per il calcio e molto altro, allontanano i fatti di cronaca dalla memoria e restituiscono dignità al Rione Sanità e ai Quartieri Spagnoli.
Perchè tra i mille colori il nero possiamo provare a dimenticarlo.

Nelle Catacombe di San Gaudioso mosaici intatti in oro e madreperla

Nelle Catacombe di San Gaudioso il corridoio dei nobili con i crani incastonati nelle pareti

Il Cimitero delle Fontanelle è qualcosa di unico al mondo

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