Arancini o arancine? Ricetta tradizionale siciliana

Prima l’assaggio e poi il grande dilemma: si dice arancinA o arancinO?

Ma come dicevo: prima l’assaggio, che nel caso specifico è proprio anche il mio primissimo assaggio di questa specialità siciliana per eccellenza.
Mi trovo in una tavola calda storica del centro di Catania. Sono appena atterrata con un volo da Malpensa, sveglia all’alba, la fame è tanta!

Una guida d’eccezione mi conduce dove non rimarrò sicuramente delusa.
Ancora non ho fatto in tempo a vedere tutte le squisitezze che offre lo sterminato bancone che Giuseppe (72enne ex prof di lettere) mi ha messo in mano un triangolo di carta oleata, già unto, contenente un arancino rovente. “E’ ricolmo di ragù e piselli, non puoi aspettare che ordinino anche gli altri del gruppo, mangialo subito che si fredda!”. Il consiglio è risuonato nel bar più come un undicesimo comandamento e a malincuore non ho potuto far altro che obbedire.

Ho addentato quel dorato cono ancora sfrigolante come se non mangiassi da una settimana. Fantastico!
Croccante, saporito, rovente. I primi morsi si susseguono con imbarazzante voracità mentre poi mi ritrovo alle prese con la parte più complessa, colante, sbriciolosa… Insomma, si parte spavaldi ma se siete novellini vi accorgerete presto che non è così facile approcciare questo tipico street food fino all’ultimo morso!

Ho “dovuto” fare il bis anche se sono porzioni corpose che saziano decisamente l’appetito. Ma l’offerta era troppo vasta ed invogliante. Così mi ritrovo nella mano libera (l’altra teneva ancora un paio di morsi del primo arancino) un nuovo scartoccio con una pallina questa volta. Trattasi di arancino vegetariano, con verdure e formaggio. Preferite il pollo? C’è anche l’arancino col pollo!

Come avrete notato, vi parlo di arancinO. Sì, perchè dopo infinite correzioni anche dai toni accesi sui social networks, ne è venuta fuori una regola:
– dicesi “arancina” a Palermo ed ovest Sicilia
– dicesi “arancino” a Catania ed est Sicilia
Pare siano quasi tutti d’accordo! 🙂

L’arancino piemontese della mia nonna

Qui in Piemonte si usa tranquillamente il termine arancinO senza porsi troppe domande.
Ho un ricordo di queste palline dorate fin dall’infanzia, quando mia nonna (piemontese DOC e mai stata in Sicilia) mi faceva (e fa tutt’ora) gli arancini di zucca ripieni di Fontina. Se non li avete mai assaggiati non immaginate la bontà.
Il riso si sposa benissimo con la zucca e la Fontina diventa una filante e saporita farcitura.
La difficoltà più grande? Farli friggere in padella senza che si aprano. In questo, una friggitrice semi-professionale, potrebbe aiutarvi molto!

Ricetta dell’arancina di Palermo

(Ringrazio la provetta cuoca siciliana Letizia Lo Gioco per aver condiviso con noi il suo prezioso segreto!)

Per il riso: Usare riso Arborio e preparare un buon risotto con olio, cipolla, brodo vegetale, burro.
Per il ripieno: Ci sono due varianti classiche: al burro o al ragù.

– Variante al ragù. Preparare un buon ragù con tritato e piselli. E’ preferibile prepararlo un giorno prima.
– Variante al burro. Inserire in ogni arancina un pezzo di burro, alcuni cubetti di mozzarella e di prosciutto cotto.

Procedimento: con una mano prendere un pugno di riso, spianarlo sull’altra mano come a rivestirne il palmo. Prendere un cucchiaio di ragù e disporlo al centro, chiudere un po’ la mano e con l’altra aggiungere del riso formando una palla.
Preparare una pastella di acqua  e farina. In un’altra ciotola porre invece del pangrattato.
Passare l’arancina prima nella pastella e successivamente nel pangrattato.
Quando saranno tutte pronte, friggerle in abbondante olio a fiamma moderata e servire ancora calde.

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Chi indovina quale sarà la prossima specialità siciliana di cui vi parlerò?