Io e mio marito siamo stati in Australia, in visita da cugini, nel mese di gennaio, quindi in piena estate australe. L’esperienza è stata bellissima sotto numerosi punti di vista e quando Greta mi ha chiesto di scrivere questo post non avevo idea da dove iniziare a raccontare!
Poi però alcuni ricordi sono prevalsi su tutti gli altri: quelli dell’Australia Day, la festa nazionale australiana, che si celebra ogni anno il 26 gennaio.
L’Australia Day ricorda l’arrivo nel continente della prima flotta di navi britanniche, avvenuto a Port Jackson nel New South Wales nel 1788. Oggi è anche la festa della multiculturalità che caratterizza la società australiana. Ogni comunità infatti partecipa ai festeggiamenti con i propri mezzi e il risultato è una grande manifestazione in cui tutti – grandi e bambini – dimostrano in ogni angolo del Paese quanto sono fieri di essere australiani!
Tutti gli Stati australiani sono invasi da concerti all’aperto, competizioni sportive, manifestazioni culturali di ogni tipo e, soprattutto, dall’attività preferita dagli abitanti: il barbecue! Lo fanno tutti: famiglie nei loro spaziosissimi cortili, gruppi di ragazzi in spiaggia, turisti..
Il cuore pulsante della festa, tuttavia, è Darlin Harbour a Sydney, ed è proprio lì che noi eravamo!
I nostri cugini abitano in un sobborgo residenziale, ci siamo così recati in treno fino al centro della città. I treni quel giorno erano stati presi d’assalto da comitive festaiole di ogni età e abbiamo fatto fatica a sederci!
Una volta in centro, abbiamo trascorso la mattinata passeggiando tra la folla festante intorno al porto e a The Rocks, poi siamo saliti a bordo di un’imbarcazione che ci ha portato nel centro di Darling Harbour.
Da lì abbiamo assistito alle regate delle barche, una delle più celebri attività delle festa!
Il nostro era un punto di vista davvero ottimo e oltre alle corse delle barche abbiamo goduto di un’ottima visuale della città in festa dal mare, passando davanti a Sydney Opera House e sotto al caratteristico Sydney Harbour Bridge.
Nel pomeriggio abbiamo continuato i festeggiamenti facendo un giro per i pub vicini al ponte, appunto. Fortunatamente il meteo ci ha favorito e nel pomeriggio le nubi del mattino si sono definitivamente dissipate lasciando il posto ad un gradevolissimo sole estivo.
Abbiamo proseguito a piedi nel centro e intorno all’harbour, in attesa del grande evento: il culmine dei festeggiamenti è il discorso del Primo ministro, seguito dalla sfilata delle barche che rappresentano le varie comunità etniche e per finire… lo spettacolo pirotecnico più sensazionale che io abbia mai visto!
Nell’attesa, abbiamo mangiato in locale proprio affacciato su Darlin Harbour, dove abbiamo assaggiato la carne di canguro marinata. Il gusto è molto particolare, forastico, forse per il nostro palato può essere paragonata a quella del cinghiale.
Il locale era allegramente affollato, la sosta è stata piacevole.
Il primo ministro parla da una piattaforma che galleggia sull’acqua, in mare, nel centro dell’harbour. La nazione segue il discorso dalla terraferma o dai maxi schermi.
Sul finire del discorso il sole sta ormai tramontando, l’atmosfera si fa molto suggestiva quando iniziano a sfilare le barche, che devono passare a pelo d’acqua fra la piattaforma del Primo Ministro e la terraferma. Ogni barca rappresenta una comunità residente in Australia: cinesi, indiani, italiani, britannici, polinesiani..per rendere l’idea, la sfilata pare un carnevale, ma senza intenti satirici, e con le barche al posto dei carri.
La sfilata è accompagnata da giochi di luce su tutto il porto e da musiche. E’ il momento più toccante della festa, soprattutto per l’armonia di coesistenza dimostrata dai residenti!
Subito dopo la boat parade, viene dato il via ai fuochi d’artificio. Sono durati ininterrottamente tre quarti d’ora e hanno del tutto soddisfatto le nostre aspettative! Ci hanno poi spiegato che i fuochi vengono fatti anche in tutte le altre città australiane in contemporanea e sono un tripudio di colori e combinazioni che ti fa stare con il naso all’insù senza sosta, i grandi come i piccini!
Se state organizzando un viaggio down under, vi consiglio di includere, se possibile, il 26 gennaio nella vostra permanenza. Tenete anche presente un’altra cosa: la giornata è particolarmente affollata, ma gli spazi e la densità di popolazione australiani sono nettamente diversi dagli standard europei.
I nostri cugini erano preoccupati che ci sarebbe stata tanta gente ma in verità quando abbiamo guardato i fuochi – momento culmine – avevo uno spazio di movimento del raggio di circa un metro intorno a me! C’era gente, ma c’era anche tanto spazio! L’unico problema è stato che… gli australiani sono alti, e se te li trovi davanti anche a mezzo metro sono un discreto ostacolo alla visuale!
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