Copenhagen e il Natale a Tivoli
Partiti da Malpensa con Easyjet, un breve percorso in treno fino alla Central Station a 36dkk (circa 4€).
Una bella sorpresa appena scesi in città!
Una spanna di neve ricopriva strade e marciapiedi e copiosa stava continuando a scendere. Copenhagen avvolta da un’atmosfera fantastica!
La seconda cosa che ha colpito la mia attenzione sono state le numerose biciclette che sfrecciavano sulle immancabili piste ciclabili, noncuranti del maltempo. Pochissime auto, tutti i cittadini abituati a muoversi coi mezzi pubblici o ordinatamente con biciclette.
Eravamo elettrizzati…se solo non avessimo avuto trolley al seguito e scarpe molto poco adatte alla situazione meteo.
Con grande felicità scopriamo che lo Star Hotel, prenotato online, non era vicino alla stazione centrale, ma vicinissimo, ed in un attimo facciamo il check in e siamo in stanza. Quinto piano, camera piccolina ma calda e ovattata con finestrona (con spifferi ovunque) rivolta verso il tranquillo interno palazzo.
I classici sacconi monoposto con piumone enorme rendevano caldissime le nottate anche con -10 gradi fuori. Wifi gratuito. Il bagno cieco e un po’ vecchiotto era una pecca, con due dita di spazio sotto alla porta. E per me non è un punto a favore nemmeno la moquette. La colazione non era compresa e al bar della hall era costosissima.
Ogni dettaglio negativo però spariva completamente quando con estrema velocità raggiungevamo ogni nostra meta. Fantastico! Tornavamo spesso in hotel anche solo per riposarci un attimo o scaldarci un pochino.
Era il nostro consueto weekend fuori porta per il compleanno di mio marito. Dal 10 al 12 dicembre 2012, per goderci appieno i mercatini e l’atmosfera natalizia.
In realtà ce n’erano molto meno del previsto.
Sia di mercatini, uno soltanto e abbastanza piccolino a Højbro plads quasi completamente alimentare, dove ci siamo gustati un caldo glühwein.
Sia di atmosfera, con lo stretto necessario di luminarie e addobbi concentrate quasi esclusivamente In Strøget.
Il vero Natale l’abbiamo vissuto un tardo pomeriggio, trascorso nei giardini di Tivoli. Un grande giardino in centro città, stile vecchio luna park, dove è possibile farsi fotografare con Babbo Natale su un divano di fronte al camino, oppure bere un caldo grog passeggiando sulle sponde di un laghetto ricoperto di lucine colorate.
Pini addobbati ovunque, piccoli negozi di decorazioni e artigianato locale, abbastanza costosi.
I vialetti purtroppo non erano molto puliti dalla neve e la fanghiglia causava qualche disagio. Eppure l’intero parco è a prova di disabile.
Faceva troppo freddo per testare le numerose giostre, anche estreme, ma qualcuno osava comunque.
Uno dopo l’altro ci si trovava in un luogo diverso, con palazzi in stile russo, vascelli di vichinghi, pagode cinesi, castelli fiabeschi con cigni stilizzati…
Sicuramente da dedicare almeno 2/3 ore alla visita e se possibile vederla sia di giorno che la notte. Anche se l’ingresso costa 100dkk.
Per nulla a buon prezzo anche i mezzi pubblici. La singola corsa costa 24dkk e l’abbonamento di 10 corse 150dkk.
Ci siamo visti costretti a scegliere quest’ultima opzione nonostante le visite in Copenaghen non siano molto numerose nè tantomeno distanti.
Il percorso più lungo è stato per raggiungere la statua della sirenetta, prendendo un treno che ci ha lasciati comunque a centinaia di metri dal noto obiettivo.
Questa si trova infatti proprio su alcuni scogli in riva al mare.
Con qualche agile mossa, attenti a non scivolare, ci si può avvicinare per scattare qualche foto.
È più piccola di quanto ci aspettassimo, ma diventando simbolo della città, non si poteva trascurare.
Per il ritorno niente mezzi, abbiamo deciso di camminare, apprezzando suggestivi panorami sul lungomare, e soffermandoci alcuni minuti in Amalienborg dove si stava tenendo il cambio della guardia.
Lì vicino abbiamo acquistato una bellissima pallina natalizia dipinta a mano con una delle fiabe di Andersen, noto autore Danese. Da non perdere per i collezionisti.
Camminando per Copenaghen si fanno le foto più belle.
Pulizia e ordine in ogni strada, in ogni angolo.
Fuori dalle righe sicuramente Christiania dove non sono addirittura ammesse fotografie. Un quartiere ben definito con pannello di ‘istruzioni’ all’ingresso, ex base navale occupata dagli hippie nel ’71, ora dimora di fricchettoni e anarchici, dove è ammesso tacitamente il commercio e l’uso di marijuana.
(Un altro curioso villaggio degli artisti? La repubblica indipendente di Uzupis, in Lituania.)
D’obbligo, affrontando il freddo pungente, una passeggiata a Christianavn costeggiando le barche ormeggiate lungo un canale che entra in città.
Una visita a Nihavn, una via pedonale tra caratteristiche case coloratissime, insegne in metallo dei numerosi locali dove poter gustare un caldo grog (abbastanza costoso) seduti ai tavolini esterni, con un plaid fornito su ogni sedia.
Magari anche un giro allo store ufficiale Lego, nella via principale.
Numerosi negozi di souvenirs, costosissime ceramiche e oggettistica di design.
Per cena consigliamo uno fra i tanti pub dove ci siamo trovati bene come cibo, cortesia e prezzo, The Viking House.
Mentre per una serata un po’ più speciale, noi abbiamo festeggiato al Tight Filosofi 101, dove un bel barista ci ha offerto lo spumante, una bella cameriera ha allietato lo sguardo di mio marito e due sostanziosi piatti ci hanno ridato le energie necessarie per affrontare l’imprevisto del giorno della partenza.
Rientrati in hotel per prendere la valigia, ci comunicano che la central station è stata chiusa per un allarme bomba.
E che a causa di questo disagio, l’attesa per un taxi è di circa 1ora.
Nonostante la gentile disponibilità del receptionist, beh, noi avevamo fatto tutt’altri conti per raggiungere in tempo l’aeroporto e così, con la solita spanna di neve, ci siamo avventurati a caccia di bus e treni alternativi.
Grazie al solito perfetto orientamento di Filippo, tutto è filato liscio.
L’impresa più grande: trovare un passante o un negozio disposto a cambiare banconote in moneta x acquistare i biglietti dei mezzi ai distributori automatici.
Ricordate di cambiare gli euro in corone danesi (dkk), magari al change in aeroporto.
Se siete appassionati di mercatini di Natale, vi racconto i mercatini di Praga, i mercatini di Vienna e i mercatini di Berlino.
2 comments
Come sempre informazioni precise e puntuali: mai più partire senza verificare se Greta ha esplorato per noi 😀
Ah ah Grazie Ila, che fiducia!
Allora aspetto anche suggerimenti da voi per i prossimi nostri viaggi… Che paese vi incuriosisce?