1. 6th floor museum
La vita, ma soprattutto le ultime ore di John Fitzgerald Kennedy rivivono tra le mura dell’antico deposito di libri scolastico dove Lee Oswald, nascosto dietro una finestra del sesto piano, sparò al presidente 3 (o più) colpi uccidendolo alle ore 12:30 del 22 novembre 1963.
Il museo ripercorre la storia politica del presidente forse più amato dagli americani: dalla campagna elettorale, alla sua vita da presidente-star, alla sua trionfante e tragica visita alla città di Dallas.
Audio, notizie telegrafiche, video e prime pagine di giornali ripercorrono nei dettagli i concitati istanti dalla sparatoria alla corsa in ospedale fino alla notizia che ha scosso un Paese intero: “Il presidente Jonh F. Kennedy è morto all’1 PM”.
Ma la storia non finisce qui: altri pannelli ed il grosso plastico dell’FBI ripercorrono le (stranamente) rapidissime indagini che portano in poche ore alla cattura del colpevole (?) Oswald, un impiegato della libreria vicino ad ambienti comunisti, che verrà freddato dopo 18 ore di interrogatori – in diretta tv – da Jack Ruby, losco titolare di un nightclub forse in cerca di gloria.
Un museo davvero interessante ed imperdibile che, visto con occhio critico e non patriottico, getta più ombre che luci su un momento storico mondiale come l’assassinio del Presidente degli Stati Uniti: peccato che le audioguide e i pannelli siano solo in inglese o spagnolo…
2. W.Bush library
All’interno del campus universitario della Southern Methodist University, la famiglia degli ex-presidenti Bush (George H.W. senior e George W.) ha costruito una libreria-memoriale (un po’ autocelebrativa, se posso permettermi) con tanto di museo dedicato alla storia della famiglia e delle due presidenze.
Le attenzioni si focalizzano in particolare sulla storia politica di G.W., dalla campagna elettorale alle cose buone fatte durante la sua carica, passando poi per l’11 settembre, la guerra in Afghanistan e Kathrina.
Anche qui, l’occhio critico di uno straniero mette in risalto molte incongruenze: strappa un amaro sorriso la motivazione data dallo staff alla famosa reazione del presidente rimasto imperterrito di fronte alla notizia sussurratagli all’orecchio dell’impatto del primo aereo sulla torre Nord, così come il grande mappamondo che spiega (in maniera molto arzigogolata) il perché si sia deciso di invadere l’Afghanistan (sebbene nessuno dei terroristi fosse afgano… no, non è il petrolio la risposta!)…
La ricostruzione dello studio ovale è perfetta (sia come dimensioni che come arredamento): ci si può mettere in coda per la foto di rito!
Ma la cosa più interessante è senza dubbio il Decision Point Theatre (in inglese).
Si possono affrontare 4 catastrofi immedesimandosi nel ruolo di Presidente degli USA cui spetta la decisione ultima.
Noi abbiamo scelto Kathrina: 10 minuti di tempo per prendere una decisione importante tra 3 possibili opzioni. La cosa non è così semplice perché tutti i collaboratori più fidati dicono tutto e il contrario di tutto confondendo, più che chiarendo le idee, se mandare l’esercito come supporto alla popolazione (distribuzione viveri, liberare case), fornirgli anche compiti di polizia (tra cui arrestare i ladri) o instaurare la legge marziale a seguito dei gravi disordini e atti di sciacallaggio post-uragano.
Ad ogni consiglio, cui si risponde spostando una barra tra Agree e Disagree, cambia la propria opinione e quella di tutto il teatro e alla fine… la decisione presa dalla media di tutti era quella sbagliata!
Non è così semplice essere Presidente degli USA, in fondo!
3. Perot museum of nature and science
Oltre alle sale dedicate ai dinosauri, ai fossili e alla fauna autoctona del Texas, qui trovate un intero piano firmato Texas Instruments dove noi credevamo di incontrare il Grillo Parlante ma invece ci siamo persi nei meandri della tecnologia più avanzata. E quando non era particolarmente avanzata era sbalorditiva.
Dopo aver “giocato a tennis” pilotando due macchinine robot abbiamo sfidato qualche legge della fisica e della dinamica con esempi pratici tanto semplici quanto curiosi.
I più piccoli possono indossare un camice, trasformarsi in topi di laboratorio e cimentarsi in qualche esperimento assistiti da esperti.
Trascorrerete più tempo del previsto all’interno di questo magico edificio che attira l’attenzione già dall’esterno con un’architettura all’avanguardia.
E non perdetevi gli spettacoli 4d nel cinema dinamico: noi abbiamo visto il film Pixar sugli astronauti della NASA!
4. Geo Deck Tower
Come tutte le torri panoramiche che si rispettino, vi consiglio di visitarla all’ora del tramonto. Lo spettacolo raddoppia.
Al momento di salire con l’ascensore potrete farvi scattare una foto con gli oggetti simbolo degli Stati Uniti. Noi abbiamo scelto un ambiguo mix messico-americano tra bandierine, scudo di Captain America e baffoni.
Arrivati in vetta è il momento di scegliere la vostra foto con lo sfondo che più preferite e mandarvela gratis via e-mail. Un simpatico ricordo, una volta rientrati a casa!
La torre è alta 143 m (470 piedi) e ospita un ristorante di lusso. Se come voi ne farete a meno, potete rimediare con un caffè affacciati su uno degli skyline più affascinanti al mondo: siete a Dallas!
5. Giro sul trolley storico, M.Line
Completamente gratuito e affollato di turisti ma anche di cittadini, il McKinney Avenue Trolley (M-Line) compie un percorso fisso che attraversa una buona parte del centro cittadino di Dallas (tra downtown e midtown).
Lento come una lumaca, cigolante e con le panche in legno, è una esperienza da non perdere, originale e nostalgica.
Il momento più divertente e curioso è sicuramente al capolinea quando il piccolo tram viene fermato su una piattaforma circolare girevole. Il guidatore scende dal mezzo e dall’esterno comanda la piattaforma che ruota su se stessa di 180 grandi finché il tram si trova a riprendere gli stessi binari ma in direzione opposta.
6. Cena all’Historic West End District
Per noi Texas = steak house e questo quartiere di Dallas finalmente ha realizzato le nostre aspettative. I caratteristici e gradevoli edifici storici del quartiere ospitano un susseguirsi di ristoranti tradizionali dai quali fuoriesce un profumo di carne alla brace davvero irresistibile. I costi variano e se cercate bene potrete mangiare un ottimo rib eye con contorno e birra a poco più di 20 $.
7. Pranzo ai food truck di Klyde Warren Park
Noi ci siamo capitati di domenica e, superato il panico per la folla, è stato alla luce dei fatti il momento e il modo migliore per conoscere la vita della vera Dallas.
Centinaia di persone ammassate per godersi ogni angolo di questo parco cittadino centralissimo ma non certo sterminato. Molto più piccolo dell’Olympic Park di Atlanta ma ugualmente molto ambito da famiglie, giovani e meno giovani desiderosi di trascorrere la domenica calda e assolata all’aria aperta.
Circondati dai grattacieli sembra di essere in un’oasi felice dove i bambini corrono, i ragazzi giocano a frisbee e i cani guardano speranzosi i mega hot dog che gli passano sotto il naso.
L’intera area verde è circondata dai famosi food truck: vietatissimo rinunciare ad un pranzo qui! Troverete di sicuro qualcosa che vi piace, questi furgoni riescono a trasformare in street food qualsiasi cosa sia commestibile. E così ci si trova combattuti tra sushi, hot dog con pastrami (che con me ha vinto!), gyros e altri piatti greci, tacos, thai food e persino aragosta!
Il cibo non è molto economico ma è una delle esperienze più American style che possiate mai fare!
Alcune sono “attrazioni” gratuite, altre sono incluse nel Dallas City Pass, ottimo mezzo per risparmiare.
Il Dallas City Pass è un carnet di buoni che vi dà accesso alle principali attrazioni della città saltando la fila più sconti in ristoranti, negozi e altre attività.
Per approfondire le informazioni su Dallas e sapere tutto in vista del vostro soggiorno, non esitate a contattare l’Ente per il Turismo di Dallas!
2 comments
E’ una tradizione di tutti i presidenti creare una library con la testimonianza e come legacy della loro presidenza. E’ un luogo per gli studiosi in quanto contengono tutti gli archivi personali. Di solito e’ presente una parte espositiva aperta al pubblico. Quella di Dallas non ‘E’ di famiglia” ma si riferisce specificatamente alla presesidenza di GW Bush. Quella del padre GHW Bush e’ a College Station
Ciao Valentina. Sei ferratissima! Grazie mille per la precisazione! 😉