Turisti o viaggiatori che siano, in molti hanno già calpestato il noto suolo cubano. E chi ancora non c’è stato, quante volte ne ha sentito parlare?! Nei racconti di amici, alla tv, su cataloghi e offerte di viaggio…
Eppure numerosi aspetti di questa isola caraibica sono ancora oscuri ai più e sono qui a raccontarvi proprio quelli più interessanti, curiosi o utili che abbiamo incontrato ed imparato lungo il nostro viaggio di 2200 chilometri.
Alcune informazioni utili che potrebbero fare la differenza in un viaggio a Cuba organizzato da soli.
1- La moneta cubana.
La valuta ufficiale è il peso cubano (Moneda Nacional) ma, si dice per comodità, è stata creata una seconda moneta utilizzata nel settore turistico e chiamata CUC (pronunciata “se u se”) che equivale al valore di un dollaro.
1 CUC = 24 pesos
Ma questa conversione raramente avrà un riscontro nella vita quotidiana!
Se il vostro soggiorno avrà luogo soltanto a L’Avana o nelle zone più turistiche come Trinidad e Varadero, potrete tranquillamente cavarvela coi CUC.
Ma se vi sposterete in paesi più remoti o a sud-est dell’isola, allora sarà per voi molto conveniente munirvi di pesos per due motivi.
Primo: la maggior parte degli esercizi pubblici è rivolta ai clienti locali e molto meno ai turisti. Loro preferiscono la moneta nazionale e raramente avranno il cambio da darvi in CUC.
Secondo: a volte troverete addirittura un doppio listino prezzi, in CUC e in pesos, dove la proporzione sarà quasi irritante! Non stupitevi di leggere un refresco (bibita) a 3 pesos o 1 CUC. Assurdo!
Una volta che avrete in mano i vostri pesos, potrete contrattare meglio quasi su tutto.
Per il cambio da CUC a Moneda Nacional (MN o pesos) – non è possibile convertire direttamente euro o dollari in MN – potete chiedere alla vostra casa particular, che spesso vi applicherà un tasso 1:25, oppure ad una banca.
Una dritta: a Cuba le banche sono prese d’assalto ad ogni ora del giorno! Spesso vedrete lunghe code di cubani all’ingresso degli istituti di credito. Non demoralizzatevi!
Rivolgetevi subito alla guardia, dicendo che avete necessità di cambiare denaro: vi farà accomodare ad uno sportello dedicato aperto, particamente, solo per voi!
Ci è stato consigliato, all’uscita dalle banche, di fare molta attenzione , specialmente a L’Avana, Trinidad o altre località turistiche, ai borseggiatori che adocchiano i turisti già dal momento dell’ingresso…
2- I taxi particulares.
Se anche a voi verrà caldamente sconsigliato di utilizzare gli affollatissimi autobus pubblici a L’Avana – anche se tutto sommato ci è parso un allarmismo eccessivo: i borseggiatori sono presenti come in ogni metropoli, anche italiana! – non rinunciate però ad utilizzare i taxi particulares, o taxi de linea.
Sono proprio le bellissime auto vintage americane che siamo soliti abbinare ai panorami cubani. Solo che queste, nella maggior parte dei casi, sono in pessime condizioni, corrose dalla ruggine così tanto da avere buchi che attraversano la lamiera delle portiere. Spesso vetri rotti, maniglie e specchietti mancanti, ma anche quelle ridotte peggio hanno un fascino irresistibile.
Le auto meglio conservate, dei veri gioielli, sono in mano agli chafeur che per una cifra abbastanza alta, ma contrattabile, sono disponibili a scorrazzarti per alcune ore o tutto il giorno seguendo le tue necessità.
I taxi particulares invece no! Anzi, loro seguono un tragitto ben preciso, medio-breve, e per tutto il giorno, per tutti i giorni, sarà sempre quello. Sono ben dislocati a ricoprire i quartieri de L’Avana e quasi tutti, dicendo al conducente “Habana Vieja“, hanno come capolinea in centro il Capitolio.
Più complicato è identificare il punto esatto, la via o l’incrocio dove fermare il taxi per il ritorno! Chiedete al tassista dell’andata: saprà certo darvi qualche dritta!
Eh sì, perchè loro non apportano la minima modifica al tragitto, come fossero dei tram sui binari!
Per il resto, come sempre, quando vedi passare una vecchia auto anni ’50 con la scritta TAXI, allunghi il braccio e se hanno anche un solo piccolo posto disponibile – sopra ci si sta anche in 6 stringendosi un po’ – puoi salire pagando sempre, e indipendentemente dalla durata del tragitto, 10 pesos o 0,50 CUC a testa nelle ore diurne; il prezzo raddoppia – 1 CUC o 20 pesos – dopo il calar del sole (anche qui, meglio i pesos, no?)
Per risparmio e per vostro piacere, non perdetevi una corsa con loro, anche se di turisti a bordo se ne vedono sempre molto pochi.
3- L’autostop a Cuba.
E appena usciamo da L’Avana, vi siete mai chiesti come si spostino su strada i cubani?
Il mezzo più frequente che abbiamo incontrato è sicuramente il carretto trainato da un cavallo. Nelle cittadine e nei paesi spopola la bici-taxi mentre le biciclette ad uso privato sembrano quasi un bene di lusso. Ma di questi strani mezzi, di camion e trattori vi parlerò in un altro post.
Qui vi voglio raccontare di un’abitudine vista poco di buon occhio qui in Italia ma che a Cuba diventa prassi comune: l’autostop.
Ci avevano già avvisato e non ne siamo rimasti stupiti, anche se probabilmente non ci aspettavamo tutta questa mole di gente lungo i bordi stradali e ad affollare incroci e rotonde. Persino all’ombra dei cavalcavia lungo l’autopista, l’equivalente della nostra autostrada (più o meno…).
Fermano le poche auto che passano e, guarda caso, a loro va sempre bene qualsiasi posto tu stia raggiungendo.
Salgono dietro, a volte uno solo, più spesso quando ti fermi ti riempiono l’auto.
Alcuni chiacchierano, parlando sempre e solo di Cuba, senza chiedere nulla a noi, nemmeno da dove veniamo. Altri dicono a malapena due parole tra loro, a bassa voce, o stanno zitti tutto il tempo.
C’è anche chi, da bordo strada, ti allunga una banconota per richiamare l’attenzione che tu, per buon cuore, non accetterai.
Chi invece non ha la fortuna di essere caricato in auto da un passante, attende – e davvero non si può sapere per quanto – il passaggio di un autobus di linea. Questi però sono rari, lentissimi e soprattutto somiglianti più ad un carro bestiame che ad un mezzo per trasporto passeggeri. Non si sa quando passano, non si sa quando giungeranno a destinazione. Ma pare che questa “perdita di tempo” non sconvolga comunque nessuno.
Lungo il percorso abbiamo incontrato numerosi “Punto de transporte” dove un addetto vestito di giallo (l’Amarillo) aveva il compito di organizzare la salita degli autostoppisti sulle auto che man mano sceglievano di accostare.
Se non si ha una vita frenetica come noi siamo abituati – o costretti – ad avere la trovo una soluzione furba, economica ed ecologica!
4- Rhum e sigari cubani.
Rhum e sigari sono i prodotti più famosi della cultura cubana. I turisti ne vanno matti e gli isolani ne fanno un vero e proprio punto di forza, di commercio e a volte anche di truffa.
State sempre attenti: prezzo basso non vuol necessariamente dire convenienza ma a volte vuol dire merce scadente.
Non vorrete mica portare in regalo al vostro migliore amico un sigaro di foglie di banano?
Badate al risparmio ma scegliete con accuratezza.
Se volete alcune dritte su come scegliere, acquistare e esportare i migliori sigari e il rhum più buono…
5- Casas de la trova.
In conclusione, una soffiata per i più mondani.
Nei locali serali come casas de la trova o jazz bar quasi sempre si paga un biglietto di ingresso. Questo biglietto comprende la consumazione, o meglio tutte le consumazioni che si vogliono scegliere fino ad arrivare al prezzo totale dell’ingresso.
Faccio un esempio. Paghiamo 10 CUC all’ingresso. Mi procuro un menù o una lista bevande e da questa posso scegliere anche 3/4 piatti o drinks finchè con la somma dei loro prezzi non arrivo a 10 CUC.
Questa modalità non viene mai spiegata all’ingresso e noi europei, come anche i numerosi turisti canadesi, siamo abituati a scegliere una sola consumazione compresa nell’ingresso, qualsiasi sia il suo valore a listino.
Comodo a sapersi, no?
2 comments
Grande! Segnato tutto!
He he he!! 🙂