Vi racconto i nostri 3 giorni nella capitale thailandese con visite ed esperienze imperdibili.
Consigli su dove dormire e dove mangiare low cost in città (con prezzi) che abbiamo testato personalmente. Come organizzare un tour di Bangkok di soli tre giorni.
1* giorno: Bangkok
Arriviamo in aeroporto a Bangkok alle 15 locali, dopo un volo Austrian Airlines con scalo a Vienna, e il caldo si fa subito sentire. Prendiamo l’airport link (45baht) per una mezzora, poi con il bts (in base alle fermate, molto economico) raggiungiamo il nostro hotel.
Il Siam Swana Hotel è a pochi passi dai mezzi pubblici, in una piccola strada tranquilla con di fronte un SevenEleven. Non fornisce la colazione ma mette a disposizione una piccola graziosa piscina con lettini e un bar all’aperto con personale gentilissimo. Il wifi è gratuito ma è coperto solo nella zona hall e piscina. La stanza è abbastanza piccola e senza finestre, ovviamente, di conseguenza, anche il bagno, con una grandissima doccia però. Pulita e climatizzata, suggeriamo un comodo piano terra. Prezzo molto competitivo se consideriamo la posizione. Una pecca: se volete lasciare in deposito un bagaglio, è a pagamento!
Check in veloce, avvisato casa con il wifi gratuito, indossato abiti più leggeri ma sono ormai già le 17 e a Bangkok i luoghi con apertura al pubblico sono già tutti chiusi.
Raggiungiamo chinatown, un po’ deludente, senza le tipiche lanterne rosse, senza bancarelle alimentare, senza negozietti colorati. Fotografiamo il Wat Traimit dall’esterno (perchè chiuso) e ammiriamo un paio di bellissimi mici, smilzi, con occhi di colore verde trasparente.
Con il bts torniamo indietro all’enorme mall Silom Center dove ci ripariamo appena in tempo da una tempesta di pioggia e vento. Impressionante. Decidiamo di cenare lì, il food court offre una buona scelta.
Il Bar-b-q plaza pare essere una catena che propone nel menù uno strano arnese, parte piastra e parte contenitore con brodo. Si scelgono diverse portate tra carne, verdura, pollo e pesce, oppure un mix completo e si cuociono al tavolo in completa autonomia. Divertente, gustoso e a buon prezzo! (circa 15€ in due con birra).
Un altro paio di fermate di bts e siamo nella zona Siam, con tante bancarelle a bordo strada, affollate, ricolme di oggettini inutili e abbigliamento discutibile. A pochi passi si trova anche l’Hard Rock cafè. Molto frequentato, come tutti i ristoranti del centro, sempre pieni di gente locale più che di turisti.
2* giorno: Bangkok e Amphawa
Giornata splendida!
La mattina ci muoviamo alle 9:30 e raggiungiamo il Palazzo Reale con un taxi (150baht). Al di fuori delle mura di cinta, piccoli negozi vendono o affittano (30baht al pezzo) pantaloni lunghi, parei e camicette per coprirsi adeguatamente durante la visita al palazzo.
Da lì, è comodo raggiungere il Wat Pho a piedi con la sua immensa statua del Buddha coricato. Non dimenticatevi di ammirare i minuziosi intarsi della pianta dei piedi e poi seguite anche voi il rito delle monetine nelle urne in ottone.
Raggiungendo il Wat Pho, intrattenetevi al mercatino degli amuleti, molto curioso.
Tre visite davvero imperdibili dove vi tufferete nello splendore dorato di questa incantevole città.
Dopo ci rifugiamo su un taxi rilassandoci per un’ora e mezza con aria condizionata, raggiungendo il floating market di Amphawa, fuori Bangkok.
Questo mercato galleggiate non ha nulla a che vedere con quelli proposti in città, completamente turistici, snaturati. Meno comodo da raggiungere ma vivamente consigliato!
Pensavamo che due ore sarebbero state fin troppe, invece dobbiam quasi correre per raggiungere nuovamente il taxi che ci aspetta per riportarci a Bangkok con una spesa totale di 1600baht a/r ampiamente meritati dalla gita fuori porta.
E per cena siamo già in astinenza: Sushi Masa, affollato appena sotto all’hotel. Lo ricorderemo come il sushi per giganti. I roll con un diametro di 8 cm e i tranci di sashimi spessi 2 cm, incredibile! Un po’ costoso. Quanto in Italia. (Volete sapere di più sul Sushi Masa e su tutti i tipi di sushi che abbiamo assaggiato per il mondo?)
3*giorno: Bangkok
La mattina alle 10, con un paio di cambi di bts, raggiungiamo la Jim Thompson House, meta turistica poco affollata dove troviamo per la prima volta un discreto numero di occidentali.
L’ingresso di 100baht comprende visita libera ai giardini e visita guidata in inglese alla casa di questo facoltoso mercante americano che ha portato alla ribalta i tessuti thailandesi. Collezionista d’arte, si possono trovare antiche statue di Buddha, vasellame dipinto e arazzi in seta e cotone.
Per tornare al Wat Traimit, il bellissimo tempio dall’enorme Buddha d’oro, e questa volta poterlo visitare dall’interno (40baht per la stanza del Buddha d’oro, spalle coperte) prendiamo finalmente un tuc-tuc thailandese. Ecco che ci scontriamo con l’unico lato negativo di questa sorridente popolazione!
La nostra esperienza è stata un po’ “irritante” diciamo, ma la volta in cui meta e prezzo sono stati concordati: puro divertimento! Da fare!
Volenti o nolenti, questa volta ci facciamo una bella passeggiata lungo il quartiere cinese, curiosando nelle serrande dei ‘negozi’ aperti che vendevano oggetti in plastica, spezie all’ingrosso e deliziosi secchi e mastelli artigianali.
Raggiungiamo il molo dove, su un battello, con pochi baht, arriviamo al Wat Arun, bellissimo tempio in stile Khmer (50baht, spalle coperte) dove però la salita uccide le nostre ginocchia e il caldo stronca il nostro spirito. Tanto the freddo, un buon ananas sbucciato e confezionato ad hoc e decidiamo di tornare in hotel, per goderci la piscina. In fondo, siamo in vacanza!
Un paio d’ore dopo ci lanciamo nel famoso massaggio thailandese, nella spa dell’hotel. Un’esperienza che mi lascerà il segno…
Per cena ci viene suggerita la vasta scelta proposta negli 8 piani del centro commerciale MBK. Tentati da una steak house e da uno strano sushi bar con carne nei piattini, da cuocersi al posto, scegliamo poi il Shanghai. Cucina cinese ma molto più buona di quel che abbiamo rimediato in Cina! Ottimi noodles fritti con maiale e verdure, buoni i ravioli di maiale al vapore, l’anatra arrosto e il tipico bao (circa 15 euro totali con una birra).
Stanchi e soddisfatti torniamo in hotel ma ci soffermiamo prima su un sovrappasso pedonale, lunghissimo, articolato. Sopra di noi due livelli di treno sopraelevato, sotto di noi un incrocio stradale di 10 corsie trafficate, stretti fra alti grattacieli.
Auto, taxi, motorini, tuc-tuc, il rumore dei treni che si confonde con quello di forti tuoni: è ora di correre in hotel, al riparo sotto al dehor della piscina. Il diluvio, come sempre verso sera. La nostra avventura a Bangkok finirà domattina, raggiungendo la stazione alle 6, per Kanchanaburi e il fiume Kwai.
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Bangkok è tra le metropoli più grandi al mondo ed è in continua espansione e modernizzazione. Il nostro viaggio è datato giugno 2013 e tutti i prezzi e le esperienze che vi raccontiamo potrebbero avere subito alcune modifiche, oggi.