Curiose specialità al floating market di Amphawa

Un mercato galleggiante tipico orientale, o forse un interminabile e unico ristorante sul fiume. Arrivati ad Amphawa non  è subito chiaro cosa ci troviamo davanti.
Filippo aveva letto di questo floating market a diversi chilometri da Bangkok che sta mantenendo ancora le originali caratteristiche senza piegarsi completamente alle esigenze del turismo.
Effettivamente la folla è numerosa ma di occidentali nemmeno l’ombra.
Tutto è strutturato a misura di thailandese, di abitante della zona, che sa perfettamente muoversi tra artigianato, pesce fresco, dolcetti e tante altre specialità.

Le barche-ristorante

Ripidissimi gradini ci fanno scavalcare il canale che raccoglie acque calme e torbide.
Su entrambe le rive sono ormeggiate numerose barche, lunghe e sottili, simili a canoe con il bordo che sfiora il livello dell’acqua. Alcune vendono frutta e verdura con anziane donne a bordo coperte da cappelli a tesa larga.
La maggior parte però sono fornite di grande griglia dove cuocere il pesce direttamente davanti al cliente che attende, seduto sulle gradinate,  a riva. Un po’ scomodo, certo, ma decisamente pittoresco.

I menù non sono particolarmente vari ma gamberi e granchi spopolano e si alza un profumino molto allettante.
Tra i piatti principali ci sono dei particolari pesci  – pare sgombri – che troviamo anche in vendita, esposti a coppie in piccoli basket circolari di bambù.

Gli sgombri nei cestini di bambù

Primo assaggio: sacchettini di aglio e funghi

Ci lasciamo affascinare dall’atmosfera e posticipiamo di continuo il pranzo approfittando dei numerosi assaggini che le bancarelle lungo il canale sono liete di offrici.
La prima a lanciarsi sono io, come al solito, ed una gentile signora, fiera del mio interessamento, mi scarta un piccolo cono di pellicola trasparente e me lo porge. Si sente immediatamente un fortissimo odore di aglio fuoriuscirne, da sterminare una famiglia di vampiri e mamma mia quanto avrei voluto tirarmi indietro. Eppure ero sotto lo sguardo entusiasta della generosa signora e l’ho mangiato. Prima un piccolo boccone ma poi, che buono! All’interno aglio tritato in maggioranza con alcuni funghetti e peperoncino. Uno però era davvero sufficiente!

Filippo assaggia un dolcetto che però successivamente troviamo anche in versione salata. Sono dei piccoli nidi di color giallo-arancio, croccanti e saporiti. Tutti i prodotti sono difficilmente identificabili da noi profani ma quasi sempre buoni ed è  sicuramente impossibile non apprezzarne il confezionamento e la presentazione.
Le piccole confezioni sono curate nei minimi dettagli con nastri, rafia e decori. Paiono graziosi regali.

Graziosi cestini di dolcetti

Tantissime coloratissime caramelle ravvivano banchi e cestini.
Dei dolci gommosi di colore verde trasparente sono avvolti in foglie di banano e riposti in piccoli cesti cilindrici di color pastello. La forma finale somiglia ad una bottiglia di paglia rustica ed ornamentale. E anche i dolcetti sono buoni!
Piccoli frutti che somigliano al nostro marzapane si alternano a frutta vera, fresca, sempre confezionata in limpidi sacchettini posizionati minuziosamente per allettare l’occhio del cliente.

Dessert venduti nella terracotta

Pagnotte decorate con scritte thailandesi

Zucchero filato multicolor

Ad un prezzo davvero irrisorio, dei budini somiglianti a creme brulè vengono venduti direttamente nelle piccole ciotole in terracotta nelle quali sono stati preparati. Piccoli panini dolci sono decorati in rosso sulla parte superiore con scritte thailandesi. Zucchero filato di mille colori viene venduto in piccoli contenitori di plastica trasparente: sembrano dei giocattoli!
Sicuramente la presentazione gioca un ruolo fondamentale per attrarre il passante che, anche se inizialmente non interessato all’acquisto, a fatica riesce a trattenersi.

Specialità piccanti

Ci lasciamo convincere da uno strano self service. Una decina di fumanti pentoloni brontolano a ridosso dei passanti. Senza nessun tipo, ovviamente, di indicazione si sceglie alla cieca; i profumi sono tutti simili ma invitanti.
La gentilezza non manca mai ed una cuoca allunga un mestolo a Filippo che senza indugio ingurgita una badilata di sugo rosso fuoco.
Doveva essere solo un assaggio ma siam finiti a dividerci un piatto di piccantissimo spezzatino di carne leggermente smorzato dall’immancabile riso in bianco. Persino la Coca Cola che accompagnava la pietanza non aveva più il solito gusto conosciuto. Le papille gustative inizialmente soddisfatte si sono completamente fuse dinnanzi al volere di quel peperoncino, bruciavano gli occhi e colava il naso!

Le barche dove si griglia il pesce

Il pranzo si ordina così, seduti sulle sponde del canale

Poco prima, appena in tempo, avevo assaggiato uno spiedino di palline di carne con salsa agrodolce che da lì in poi segnerà l’intero mio viaggio thailandese: una delizia! A quanto pare, specialità molto diffusa da bancarella, per mia fortuna! Ne gusterò di squisiti a Kanchanaburi, proprio davanti al ponte sul fiume Kwai, dove potrò scegliere tra pollo, manzo e maiale.

Siamo talmente soddisfatti e sazi che al rientro a Bangkok, dopo un paio d’ore di tragitto burrascoso in autostrada a causa di un temporale spaventoso, rientriamo in hotel saltando la cena. Disfiamo i vari sacchetti degli acquisti e, come sempre, inizia il dilemma di come conservarli integri fino a casa. Siamo soltanto al secondo giorno di viaggio in Thailandia. Sarà molto dura!