Morón è la città più vicina a Jardines del Rey, a soli 35 km (45 minuti) dalle paradisiache spiagge di Cayo Coco.
A mio avviso merita una sosta o un viaggio per tre ottimi motivi:
1. L’antica stazione ferroviaria
Morón è lo snodo ferroviario più importante di Cuba: tutte le linee che attraversano l’isola passano da questa vecchia stazione e il fischiare dei ferrocarriles si ode ad ogni ora del giorno e della notte in tutta la città!
L’edificio della stazione è un vero gioiello, costruito nel 1923 in stile coloniale, il polveroso ed affollatissimo interno, con il tabellone degli orari scritto col gessetto su una lavagna, è un capolavoro liberty.
Una vera chicca in una cittadina dimenticata dal grande circuito turistico.
2. La posizione strategica e le casas particulares
Se il vostro budget è ridotto o non vi potete permettere una notte a 200CUC nei resort di Cayo Coco o di Cayo Guillermo, Morón è un ottimo compromesso tra comodità e prezzo.
Le casas particulares a Morón abbondano e c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Per scegliere la migliore potete fare come noi: concedere un passaggio a qualche autostoppista diretto in città e farsi consigliare. Le migliori sistemazioni non sono sempre quelle segnate sulle guide!
La città è fortunatamente ancora priva di jineterios e passeggiare per le vie del centro gustandosi un hielado o un jugo de guayaba preso in uno dei tanti baracchini è davvero rilassante ad ogni ora del giorno e della notte.
3. La cucina dei paladar
Morón è la città che non ti aspetti: a misura di turista ma con pochi turisti e forse proprio per questo ci è piaciuta moltissimo!
Molte casas particulares fanno anche da paladar e la cucina va ben oltre la tipica comida criolla, con ottimi piatti di pollo, carni, vini, pesce e aragosta alla griglia.
Nei dintorni a nord della città, un poco defilati rispetto alla strada che porta ai Jardines del Rey, si trovano due grandi laghi naturali, un paradiso gli appassionati di ornitologia, pesca e di fotografia.
La grande Laguna de Leche di quasi 70kmq, così chiamata per le sue acque torbide e biancastre, è molto particolare perchè metà dolce e metà salata.
Anche la fauna ittica, molto ricca di specie ed esemplari, cambia a seconda della zona del lago ed è possibile studiarla gettando l’amo in diverse zone con un’uscita di pesca in barca (i prezzi sono molto alti per i turisti).
Il lago è talmente grande da ospitare ogni anno gare di speedboat di F-1, oltre a numerose specie di uccelli e fenicotteri.
Più piccola (e leggermente più economica) è la Laguna la Redonda ideale per la pesca al persico trota: per gli amanti della cucina tipica e del relax (mosquitos permettendo) un paladar vicino all’ingresso vi delizierà cucinando il vostro (e altrui) bottino di pesca in un particolare modo (calentico) con ketchup e tabasco!
Vagando per le campagne, cercate i resti della Trocha de Júcaro, la lunga linea di fortificazioni costruita dagli spagnoli durante la prima guerra di indipendenza nel tentativo di tagliare in due l’isola e fermare l’avanzata dei ribelli. Difesa da 5000 uomini e con la ferrovia che le correva alle spalle, la Trocha resistette agli assalti di Maceo e Gómez.
Il rafforzamento al termine della prima guerra di indipendenza con il raddoppiamento del numero delle torrette e innalzamento delle mura, invece, non si dimostrò efficace: Maceo riuscì ad aprirsi un varco e marciare verso Pinar del Río cambiando le sorti del conflitto.
Non esiste un vero e proprio museo della Trocha de Júcaro: purtroppo le mura e le torri pericolanti sono lasciate da decenni in stato di abbandono e degrado e anche scovarle in mezzo alle lagune e alla fitta vegetazione non è facile.