“Per il nostro quinto anniversario vorrei qualcosa di speciale. Nulla di costoso ma che possa essere un bellissimo ricordo.”
Così, un paio di mesi fa, avevo messo in crisi Filippo.
Il rientro previsto per la traversata d’Italia in Ape calessino con thegira.it cadeva proprio il giorno prima del nostro anniversario ed ero certa sarei stata troppo stanca e nostalgica di casa per ripartire il giorno subito dopo, anche solo per un weekend.
Così, volenti o nolenti, niente viaggio per festeggiare l’anniversario. Ci saremmo fatti bastare una cena romantica o un bigliettino da rileggere in futuro con un lacrima agli occhi.
Il 4 settembre esordisce con un meteo un po’ nuvolo e un po’ no. Filippo mi parla di un bel prato da raggiungere in Vespa, dove andare a far merenda distesi su un plaid.
A me va benissimo. Sono ancora elettrizzata dall’impresa in Ape appena compiuta ma ho anche tanto bisogno di rilassarmi con la mia famiglia.
In sella alla Vespa ci dirigiamo appena fuori città ma dopo pochi metri Fil inizia a farmi un discorso con la voce tremante… non capisco molto bene dove voglia andare a parare ma la Vespa vira stretto ed entriamo nell’aeroporto di Casale, molto noto per la sua accademia di paracadutismo.
Mi scoppia il cuore in un istante. Tra felicità, adrenalina ed entusiasmo. La sorpresa gli è incredibilmente riuscita fino all’ultimo secondo: era l’ultima cosa che mi aspettavo!
Non sono il tipo da sorprese. Reggo molto male gli imprevisti ed i cambi di programma. Se non mi fascio la testa almeno con due settimane di anticipo non sono contenta. E invece questa volta è stato tutto perfetto così!
Sono scoppiata in lacrime. Non gestivo molto bene le mie emozioni che in un attimo si sono trasformate in un caos totale che anche ora, a mente lucida, non saprei minimamente descrivere.
Da qualche tempo la mia opinione sul salto nel vuoto era cambiata. Da sempre mi sono rifiutata anche solo di valutare l’ipotesi, terrorizzata dalla bruttissima sensazione di vuoto che provo sulle giostre o anche soltanto tuffandomi da un basso trampolino. Per anni l’ho visto un gesto estremo dedicato a pazzi furiosi.
Da quando viaggio con questa frequenza sono cambiata sotto mille aspetti. In blog tour mi ritrovo a fare cose che proprio non mi sarei mai sognata e sto imparando a non tirarmi indietro mai. Ogni lasciata è persa. Ogni paura ti preclude un nuovo ricordo, una nuova emozione.
Ho ancora diversi “divieti” che impongo a me stessa ma il paracadutismo non era più tra quelli da un po’ di tempo, e Fil lo sapeva. Lui non si sentiva pronto quanto me ma ha valuto farlo comunque perchè diventasse un ricordo vissuto insieme. Stupendo: io non ce l’avrei mai fatta!
Preparativi, spiegazioni e salto da 4000 metri li potete vedere nel video. Non so se vedrete anche le emozioni che ho provato. Fortissime, stranissime, che ancora adesso fatico ad ordinare nella mia mente.
Nessuna paura al momento del lancio, nessuna paura stretta con altri 8 pazzi su quel piccolo aereo, nessuna paura quando l’aria non riusciva ad arrivarmi ai polmoni, quando sono caduta per 3000 metri in un solo minuto, quando roteando su casa mia siamo arrivati a terra ancora carichi di adrenalina.
Nessuna paura.
Invecchio ma nulla mi ferma dal fare quel che desidero. Dal provare nuove cose. Dal riempire fino all’orlo la stanza delle esperienze e dei ricordi.
Grazie al mio amore che ha saputo realizzare alla perfezione quello che intendevo chiedergli. E grazie per avermi dimostrato quanto mi ama e quanto arriveremo sempre lontano, insieme. <3
“Batti il cinque, e adesso goditi il salto perchè è magnifico ma dura poco!”