A cosa ricolleghiamo immediatamente la cultura Maori tipica della Nuova Zelanda? A maschere tribali spesso spaventose, a vistosi tatuaggi neri che ricoprono gran parte del corpo, agli All Blacks con la loro danza rituale prima di ogni match…
Eppure di loro non sappiamo molto. Complice la distanza (la Nuova Zelanda si trova quasi esattamente dall’altro capo del mondo per noi italiani) siamo in molti a non sapere se la cultura maori viene portata avanti dalla popolazione odierna.
Ci sono ancora villaggi maori che seguono la tradizione? Oltre all’affascinante canto/danza Haka, quali sono le caratteristiche che contraddistinguono la popolazione indigena della Nuova Zelanda e dove possiamo incontrarla?
Te Puia, il centro che insegna la cultura Maori
Te Puia, nel Distretto di Rotorua (Isola del nord) è un centro che accoglie i turisti per mostrare loro i tratti salienti della cultura maori. Qui si può prendere parte alla dimostrazione che, con canti e balli, ci permette di immergerci nelle antiche tradizioni.
Attività geotermica
La località non è stata scelta a caso. Il Distretto di Rotorua è noto per la vivace attività geotermica. Non è raro incontrare solfatare e acque che ribollono dal terreno ma anche magnifici geyser con getti di acqua rovente fino a 70 mt come il Pohutu Geyser che si trova proprio all’interno del centro Te Puia.
Con la sua continua attività, negli anni, il geyser ha formato una “soffice” (solo alla vista) collina calcarea bianca dove l’acqua rovente crea piccole cascatelle fino a raggiungere il laghetto di un verde incantevole.
È possibile ammirarlo molto da vicino ma sempre in totale sicurezza. Ci sono diversi punti panoramici ideali per scattare foto anche se, state pronti, il getto d’acqua non mancherà di farvi un po’ il bagno a volte, complice il vento.
Se sentite uno strano gracidio, non lontano dal geyser, andate a curiosare. “La piscina delle rane” ,viene chiamata dagli europei. Si tratta di una pozza di fango rovente profonda dai 6 ai 10 metri che ribolle letteralmente come la polenta in una pentola. Le temperature di questi fanghi raggiungono anche i 100 gradi. Sono fanghi benefici ma bisogna farli raffreddare! 😉 Li troverete in vendita allo shop, prima di lasciare Te Puia, insieme prodotti per il corpo al miele, bigiotteria con il coloratissimo guscio di cozze neozelandesi, t-shirt e kiwi peluche.
Dove vedere il kiwi
Perché anche qui il kiwi? Oddio, lo troverete un po’ ovunque sotto forma di gadget di ogni tipo, ma qui a Te Puia lo potrete anche incontrare. Una sezione del centro è stata dedicata alla salvaguardia del raro pennuto (che poi le penne non le ha!) e mantenuta al buio perché si possa sentire a suo agio.
Il kiwi è un animale indifeso ed in via di estinzione, simbolo della Nuova Zelanda. Poterlo vedere è stato incredibilmente emozionante. Auguro anche a voi questa grande fortuna.
Vi si stamperà in volto un immenso sorriso: il kiwi è davvero buffo! Sembra un pollo senza ali, dal corpo tondissimo con zampe e becco sproporzionati. Si muove in modo goffo ma rapidissimo, sembra sempre agitato e mi ricorda un sacco un personaggio da cartone animato!
Scuola di intaglio maori
Non perdete una visita alla scuola di intaglio maori. La NZMACI school insegna l’antica arte di intaglio del legno, della pietra, dell’osso per realizzare le affascinanti sculture (ma anche monili, quadri, statuine) tipiche della cultura maori. Avete presente quelle facce a metà tra il buffo ed il terrificante, con la lingua fuori e gli occhi assatanati?
I ragazzi sono bravissimi e vedrete dei capolavori!
Ci troviamo a circa 63 km dal porto di Tauranga. Sono sbarcata qui durante la mia crociera con Norwegian Cruise Line e ho potuto scegliere un tour di 7 ore che mi mostrasse sia il lato culturale che quello naturalistico nella zona.
Cosa fare e vedere nel Distretto di Rotorua
Oltre alle due ore di sosta a Te Puia (nel mio tour l’ingresso era compreso, altrimenti le attività che ho svolto io hanno un costo di 79 NZD per gli adulti) abbiamo potuto visitare una coltivazione di kiwi (questa volta parlo del frutto!).
Sapete che l’Italia è il secondo produttore di kiwi al mondo dopo la Cina? Bene, la Nuova Zelanda è il terzo ma qui si possono trovare sia i kiwi verdi, ben conosciuti da tutti, che i kiwi gold, autoctoni e con tasse di esportazione troppo costose per uscire dal Paese.
Approfittatene e fate una degustazione alla coltivazione Kiwi Fruit Country: kiwi freschi, marmellate, gelatine, mostarde, caramelle, kiwi secchi e un deliziosissimo miele coltivato in fattoria.
Il Distretto di Rotorua è già esso stesso un’attrazione che merita il viaggio.
Le cascate di Okere ne fanno luogo ideale per gli appassionati di kayak estremo e rafting. Potete prenotare escursioni dedicate o, se siete esperti, noleggiare l’attrezzatura e un pulmino ad hoc per realizzare il vostro viaggio wild lungo la Nuova Zelanda.
Il limpido lago e le ripide colline che lo abbracciano fanno da sfondo a panorami naturalistici unici e tutte le nuovissime case, rigorosamente in legno, che sono state costruite nella zona come se fossero graziosi villaggi turistici non vanno a rovinare la bucolica atmosfera. Anzi.
Godetevi anche il tragitto quindi, ma se soffrite l’auto, prendete le dovute precauzioni!
Attività geotermica, geyser e vulcani in Nuova Zelanda
Se siete affascinati come lo sono io da attività geotermica, geyser e vulcani, Tauranga è il punto di partenza perfetto per numerose escursioni. Geyser, spa polinesiana, canopy tour, rafting e numerose altre attività all’aria aperta come piacciono a me vi aspettano in questa località della Nuova Zelanda.
Vengono proposte anche escursioni sui crateri di vulcani. La Nuova Zelanda è un territorio molto attivo a livello geotermico e nonostante si prendano sempre le dovute precauzioni, sono arrivata a Tauranga proprio il giorno seguente l’esplosione del Vulcano sulla White Island che ha causato morti e dispersi tra i turisti stranieri che la stavano visitando.
E’ stato un incidente imprevedibile che non deve mettere eccessivo allarmismo nel cuore di chi ama viaggiare. Una grande tristezza assistere alla funzione in lingua neozelandese svoltasi sulla banchina del porto con i passeggeri delle due navi da crociera, autorità e media. Vi racconto qui la mia esperienza: Eruzione del vulcano in Nuova Zelanda: noi eravamo lì!