Ad una prima occhiata ci sono tanti controsensi in questo titolo, non trovate?
A partire dalla domanda che, ovviamente, nasce spontanea: “Cosa c’entrano i fossili col Monferrato?“.
Per chi vive sulle colline monferrine e si aggira spesso tra i vigneti per lavoro o per semplici passeggiate, negli ultimi anni non è così difficile imbattersi in speciali e curiose installazioni in ferro battuto. La particolarità è che queste opere d’arte rappresentano pesci e altri abitanti del mare, che cosa ci fanno quindi sulle colline del Monferrato?
Certo non ci sono arrivati da soli. Ce li ha portati un’artista, una giovane artista locale e più precisamente di Casorzo. Parliamo di un piccolo paese in provincia di asti particolarmente rinomato per la produzione di deliziosa malvasia dolce: la Malvasia di Casorzo.
Ma cosa ci fanno dei fossili nel Monferrato?
Giorgia Sanlorenzo ha realizzato una curiosa tesi di laurea che spiega le origini della sua terra.
In Monferrato, tanti ma tanti ma così tanti anni fa che è meglio che non dica una cifra per evitare figuracce, c’era il mare. Incredibile vero? Le bellissime colline ricoperte di vigneti erano un’enorme distesa di acqua salata habitat di pesci, molluschi, tartarughe marine…
Giorgia ha voluto riportare a casa alcuni degli abitanti di questo territorio dopo tutti quegli anni (che non dico) ed integrarli, direi perfettamente, nell’ambiente che oggi siamo abituati a vedere e vivere noi nella quotidianità.
Dove sono i fossili in ferro battuto nel Monferrato?
La mia prima caccia, o forse dovrei dire pesca, ai fossili in ferro battuto nel Monferrato è stata accompagnata dal maltempo. Oddio, il fascino è comunque tanto con il cielo plumbeo sullo sfondo, ma vi giuro che non è affatto comodo avventurarsi nelle vigne appena vendemmiate con i piedi che sprofondano nel fango di 20 cm!
Affiancata dalla mia amica Patrizia dell’azienda Accornero Vini (se non ci siete ancora stati, vi attende per una degustazione di ottimo vino monferrino davvero imperdibile!) e dal suo fedele pandino 4X4 abbiamo scelto di dedicare la nostra prima ricerca alle installazioni più vicine alla strada.
Più semplici da individuare, più agevoli da raggiungere. Ci sembrava un buon compromesso e così facendo siamo in effetti riuscite a collezionare numerosi fossili di Terremerse Monferrato senza far troppi danni a noi stesse!
Quindi il mio primo consiglio è: scegliete la giornata adatta. Se è la giornata a scegliere voi, beh, allora scegliete i fossili più opportuni!
Vi lascio una breve lista dei fossili in ferro battuto che sono riuscita a vedere in un minaccioso pomeriggio di metà autunno.
Fossile n.1 – 7 pesciolini a Casorzo, Cascina Moncucchetto 48
Fossile n.2 – chiocciola a Casorzo, via San Lodovico
Fossile n.6 – acciuga a Castagnole Monferrato, SP94
Fossile n.7 – cavalluccio marino a Vignale, Ca Cima 1
Fossile n.8 – tartaruga marina a Castagnole Monferrato, SP 14, 39
Fossile n.9 – pesce virgola a Scurzolengo, via Guglielmo Marconi 94
Come trovare i fossili di Terremerse Monferrato
Per un turista, un amante dell’arte o un semplice curioso che non è solito frequentare vigneti, molte di queste installazioni saranno un po’ più complesse da scovare e soprattutto da raggiungere. Ma è proprio quello il bello del progetto, no?
Vi corre in aiuto una cartina interattiva che potete consultare sul sito ufficiale Terremerse Monferrato.
Qui è indicato dove si trovano tutte le installazioni già “operative” ed anche quelle commissionate ed in fase di ultimazione. Non avete scuse: maps alla mano, scarponcini per escursioni e via, a pesca di fossili nel Monferrato!
Come faccio ad avere un fossile anche io?
Se anche tu vuoi un fossile installato nella tua vigna, nel tuo orto, nel tuo campo, contatta Giorgia su Instagram e lascia che lei ti proponga un bozzetto: la sua fantasia è solo il punto di partenza per la realizzazione di un’opera d’arte originale
che sta rendendo ancora più bello il Monferrato.
Ci sono tante cose belle da vedere in Monferrato tutto l’anno, a cominciare dalla sua capitale, la mia città. Qui vi racconto come visitare Casale Monferrato come se foste accompagnati da un local (che sarei io!).
E un bel tour a caccia di panchine giganti? Eh certo, le Big Bench sono arrivate anche qui, e sono numerosissime!